Questo brano di Romina Power è uno di quelli che dovremmo ascoltare molto attentamente poiché se a primo impatto sembra una canzone come tante, nasconde in realtà dei messaggi molto ma molto importanti. Questa sua personalissima canzone uscita nel 2014
non è stata vista di buon occhio da alcuni critici che l'hanno rinominata come "l'inno dei complottisti". Se seguite le parole del testo potete ascoltare la frase "Non vogliamo scie chimiche in un cielo blu". Molti di voi si staranno chiedendo cosa sono queste "scie chimiche in un cielo blu". In realtà i cieli di oggi hanno poco di quelli limpidi ed azzurri di 50 anni fa, persino la forma delle nuvole, in particolare in alcune zone hanno cambiato forma e consistenza. Sta diventando sempre più difficile vedere nuvole "a pecorelle", trovandoci invece con dei cieli ricoperti da strane scie. Parecchi studiosi mondiali hanno esaminato queste scie che molti dicevano si trattasse solo di "condensa", e hanno ritrovato in esse metalli altamente tossici come alluminio, bario e piombo. Queste scie non fanno altro che modificare la consistenza delle nuvole, arrivando a causare fenomeni di violente piogge o trombe d'aria. Inoltre questi veleni che inaliamo stanno sempre più causando malattie come Alzheimer, Parkinson e allergie, dovute all'accumulo di metalli pesanti nel nostro sangue e nei nostri organi. Le scie vengono rilasciate da aerei spesso Americani, con lo scopo di creare nuovi malati. La profondità di questa canzone tocca argomenti come l'inquinamento, la guerra e la cattiveria umana che per avidità farebbe di tutto, ma anche degli ultimi, sovrastati dalla schiavitù e dalla povertà. Un filo di speranza tra le parole di Romina, che ci ricorda come se tutti fossimo sensibili a certe tematiche forse il mondo non sarebbe ridotto in questo stato. La canzone è accompagnata da una ricca carrellata di foto che la ritraggono insieme al suo ex marito Al Bano Carrisi, percorrendo degli scatti dagli esordi fino ad oggi.
http://ascoltachemusica.it/romina-power-un-messaggio-contro-le-scie-chimiche-e-la-guerra-19871
non è stata vista di buon occhio da alcuni critici che l'hanno rinominata come "l'inno dei complottisti". Se seguite le parole del testo potete ascoltare la frase "Non vogliamo scie chimiche in un cielo blu". Molti di voi si staranno chiedendo cosa sono queste "scie chimiche in un cielo blu". In realtà i cieli di oggi hanno poco di quelli limpidi ed azzurri di 50 anni fa, persino la forma delle nuvole, in particolare in alcune zone hanno cambiato forma e consistenza. Sta diventando sempre più difficile vedere nuvole "a pecorelle", trovandoci invece con dei cieli ricoperti da strane scie. Parecchi studiosi mondiali hanno esaminato queste scie che molti dicevano si trattasse solo di "condensa", e hanno ritrovato in esse metalli altamente tossici come alluminio, bario e piombo. Queste scie non fanno altro che modificare la consistenza delle nuvole, arrivando a causare fenomeni di violente piogge o trombe d'aria. Inoltre questi veleni che inaliamo stanno sempre più causando malattie come Alzheimer, Parkinson e allergie, dovute all'accumulo di metalli pesanti nel nostro sangue e nei nostri organi. Le scie vengono rilasciate da aerei spesso Americani, con lo scopo di creare nuovi malati. La profondità di questa canzone tocca argomenti come l'inquinamento, la guerra e la cattiveria umana che per avidità farebbe di tutto, ma anche degli ultimi, sovrastati dalla schiavitù e dalla povertà. Un filo di speranza tra le parole di Romina, che ci ricorda come se tutti fossimo sensibili a certe tematiche forse il mondo non sarebbe ridotto in questo stato. La canzone è accompagnata da una ricca carrellata di foto che la ritraggono insieme al suo ex marito Al Bano Carrisi, percorrendo degli scatti dagli esordi fino ad oggi.
http://ascoltachemusica.it/romina-power-un-messaggio-contro-le-scie-chimiche-e-la-guerra-19871
3 commenti:
Grandissima, ha più palle lei di tanti suoi colleghi uomini compreso Pelù che salvo un accenno metaforico da Fazio non ha mai avuto il coraggio di fare una canzone denuncia!
Grazie quindi a lei come a Povia per il coraggio.
Sì pochi coraggiosi a fronte di tanti lecchini
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