Ridere è una cosa seria, è proprio il caso di dirlo. Questa è la
storia di Lucia, una ragazza di Ancona che – in seguito a vari lutti
familiari – ha visto peggiorare molto la sua salute. Il suo percorso di
crescita spazia in molti ambiti,
dal Reiki all’Ayurveda, ma è stato
l’incontro con lo Yoga della Risata a dare una vera svolta alla sua
vita.
Dopo aver fatto il Leader training in Yoga della Risata a Luglio sono
entrata sempre più in contatto con le persone che gravitano intorno a
questa disciplina incredibile. La mia teacher Lara Lucaccioni mi aveva
parlato di una leader da lei formata qualche mese prima che, grazie agli
esercizi di risata aveva riscontrato dei benefici che andavano oltre il
semplice benessere o un rinnovato buonumore. Così ho deciso di
incontrarla e farmi raccontare la sua storia.
ERNIA IATALE E GASTRITE CRONICA
Lucia è un’igienista dentale che vive ad Ancona e che, negli ultimi
anni, ha vissuto molti eventi che l’hanno destabilizzata emotivamente e
che influenzando il suo fisico, hanno aggravato la sua salute. I dolori
alla bocca dello stomaco si erano fatti sempre più forti e frequenti e
soffriva di un reflusso gastroesofageo costante. Decide quindi di fare
una gastroscopia unel novembre 2010 e scopre di avere un’ernia iatale,
un disturbo purtroppo molto diffuso, con conseguente gastrite cronica.
ESOMEPRAZOLO A VITA
Il suo gastroenterologo quindi le prescrive una dose giornaliera di
esomeprazolo. Fin quano dovrà prenderla? Purtroppo per sempre.
Lucia comincia la sua cura e inizialmente assume 80 mg al giorno, 40 la
mattina e 40 la sera. Riesce poi a diminuire la dose a 40mg per poi
finire con 20mg giornalieri di mantenimento. Nei periodi più duri risale
a 40mg al giorno, ad esempio durante i cambi di stagione o nei momenti
più stressanti.
LE ALTERNATIVE CHE NON FUNZIONANO
Sapere di dover assumere un farmaco per tutta la vita per poter star
bene non è un’aspettativa piacevole, quindi Lucia si mette alla ricerca
di alternative valide. Prova a sospendere l’uso dell’ esomeprazolo più
volte ma dopo 3 giorni al massimo senza farmaco i reflussi acidi le
corrodono la bocca, fino a toglierle la voce. Tenta con l‘aloe e vari
fitoterapici con i quali riesce a tenere a bada il suo problema per una
settimana al massimo ma la sua ernia rimane lì, e con lei i dolori
opprimenti e il reflusso.
LA SVOLTA CON LO YOGA DELLA RISATA
Finché, nel maggio di quest’anno, Lucia scopre lo Yoga della Risata e
decide di diventare Leader con Lara. Dopo il primo giorno di training
Lucia si sente particolarmente bene e la mattina seguente, al bar con un
amico, si rende conto di aver dimenticato di prendere l’esomeprazolo.
Le era successo altre volte e non si preoccupa molto, in più pensa che
potrebbe vedere come si sentirà la sera seguente, dopo altre 6 ore di
risate.
Incredibilmente la sera non sperimenta nessuna acidità e così decide
volontariamente, dal giorno dopo di interrompere l’assunzione del
farmaco, supportata dalla risate quotidiane che deve fare per la sfida
dei 40 giorni (dopo il leader training ogni partecipante deve accettare
una sfida: ridere almeno 10 minuti al giorno per 40 giorni, con degli
esercizi che si apprendono durante il corso).
I primi tre giorni passano e Lucia non sente nessun disturbo allo
stomaco, continua diligente con 10 minuti di risata dopo pranzo e dopo
cena e, con suo enorme stupore, arriva ad una settimana senza
esomeprazolo. Mi racconta anche che in quella settimana non era stata
particolarmente attenta all’alimentazione, concedendosi tre cene fuori
durante le quali si rilassa e si concede di tutto, bevendo anche vino e
caffè (notoriamente rschiosi per l’ernia iatale).
Passano altre due settimane e Lucia continua a stare bene.
L’esomeprazolo lo ritrova pulendo in cucina, impolverato. Ad oggi sono
passati 3 mesi e Lucia – nonostante ogni tanto abbia dovuto assumere un
antiacido in alcune giornate più pesanti di altre – ha interrotto una
cura che le era stata prescritta per tutta la vita e con la quale faceva
ormai i conti da 5 anni.
RIDERE FA BENE A TUTTO!
Il potere della risata di pancia è tale che, dopo 10 minuti, il corpo
comincia a donarci un cocktail di ormoni della gioia che rilassano la
muscolatura (quindi anche il diaframma e lo stomaco) e aumentano il
nostro benessere generale a ogni livello (leggete qui se volete saperne
di più). Lucia mi spiega che sicuramente la risata le dona una buona
dose di ormoni della felicità ma sente che è soprattutto una questione
fisica e meccanica ad averla aiutata: ridendo muove e stimola il
diaframma (centro del terzo chakra), dove si trova anche l’ernia, e
aiuta così il cibo che spesso non riesce a scendere ed essere digerito
correttamente – provocando quindi acidità e dolore – a fare il suo
percorso naturale.
Di storie incredibili come queste, legate alla risata, se ne sente
parlare sempre più ed è importante diffonderle perché questa dello Yoga
della Risata è una vera rivoluzione, forse l’unica possibile.
Se ognuno di noi si impegnasse a ridere ogni giorno, anche senza
nessun motivo per farlo, se lo Yoga della Risata entrasse in ogni
scuola, ospedale, governo, azienda… sono sicura che questo sarebbe un
mondo senza più guerre.
Tratto da: dionidream
2 commenti:
Se la dovesse sentire Renzi questa...
Perderete il lavoro?
Siete a spasso?
Vi crolla il mondo intorno?
Fatevi una bella e sana risata.
Non Gufate.
Un consiglio a tutte le donne vorrei dare;se in vecchiaia non volete un viso solcato dalle rughe dovete ridere il meno possibile. Lo posso affermare con certezza(o quasi)perchè ricercatori medici britannici hanno portato all'attenzione dei media internazionali il caso di una donna vecchia che aveva il viso come quello di una ragazzina,senza neanche una ruga,per il fatto di non avere mai riso e mai esternato emozioni in tutta la sua vita(non aveva mai esternato emozioni affettive neanche addirittura verso i propri figli).Oltretutto è anche cosa risaputa e logica che ridere spesso o fare il viso crucciato continuamente cambia la morfologia del viso predisponendolo alla rugosità.
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