I Robobees sostituiranno le nostre api?

Il nostro pianeta sta cambiando, per cause naturali o colpa dell’uomo?

Dal mio punto di vista direi entrambe le cose, anche se l’uomo ci sta mettendo del suo per peggiorare la situazione..
Vediamo sempre più spesso, in questi ultimi anni i danni all’ambiente di cui noi stessi facciamo parte.
Inquinamento atmosferico, onde radio… chi più ne ha più ne metta.
L’anno scorso in rete appaiono notizie di morie di milioni di pesci , in un fiume nel sud del Kalimantan in Indonesia, le foto hanno dell’incredibile.
Anche nella diga della Marciega a Siviglia, stesso scenario devastante.
Poi balene spiaggiate, in Spagna, leoni marini morti sulla costa del Perù.
Insomma questi scenari da rari, incominciano a vedersi sempre più spesso e in varie parti del mondo.
Oltre a questo insorge un’altro problema per noi la moria sempre più numerosa delle api.
In Canada vengono trovate circa 37 milioni di api morte e questo dopo aver piantato mais transgenico, la notizia era apparsa il 10 novembre 2014.
Da un reportage, sulla Radio Televisione Spagnola, parlano del problema delle api e questo è quello che emerge :
“Durante milioni di anni, gli insetti hanno impollinato le piante in cambio di nettare e polline.
Questa collaborazione costituisce la base stessa della nostra esistenza.
Ci proporziona un terzo del totale dei nostri alimenti ed è un requisito indispensabile per le società prospere di oggigiorno.

Bee Heaven

Se perdessimo i nostri calabroni e le api, i campi appassirebbero.
Senza gli impollinatori la nostra realtà sarebbe differente.
Ogni giorno sempre più specie scompaiono a causa dell’agricoltura intensiva.
La nostra produzione di alimenti ha bisogno d’impollinatori e allo stesso tempo contribuisce alla loro riduzione.
Dall’altra parte ci sono gli agenti chimici che si stanno usando per creare nuovi ed ingegnossi prodotti il cui obiettivo è ottenere un’agricoltura più efficente.
Nel reportage laa parola poi passa ad un apicultore:
“E’ la realtà che viviamo ora. Abbiamo cominciato ad utilizzare pesticidi che non ammazzano gli insetti, ma attaccano il loro sistema immunitario e lo facciamo con le nostre api ed altri insetti benefici.
Stiamo sopprimendo i loro sistemi immunologici.
Una delle mie maggiori preoccupazioni come apicultore, per cui non dispongo di nessuna prova, è che i prodotti chimici che si impiegano nell’agricoltura potrebbe cambiare la forma con cui le api si orientano, la forma con cui le api localizzano l’alimento, la forma con cui le api comunicano tra loro, la forma con cui le api percepiscono i cambiamenti attorno a loro e si adattano a quelli.
Se modifichiamo quest caratteristiche resilienti basilari, potremmo avere un problema molto serio.
Credo che questo potrebbe significare la fine delle api”.
Ma quale sarà il motivo della morte repentina in tutto il pianeta di api, pesci, uccelli ed altre specie animali?
Ci siamo forse dimenticati del valore della biodiversità nel nostro pianeta con tutta la sua ricchezza naturale, trasformandoci adesso in schiavi e vittime dell’industria farmaceutica?
Nei campi le api stanno morendo ed il miele si sta trasformando in un prodotto sempre più raro.
La gente parla del calo della popolazione delle api e dei rischi che ciò implica per l’impollinazione, ma spesso dimentica un’altro aspetto, la carenza sempre maggiore di un prodotto eccezionale, e di tutto quello che fabbricano le api all’interno dei loro alveari.

In Francia, il miele si usa anche come mezzo di guarigione.
Le qualità curative o di cicratizzazione del miele, funzionano con le scottature, piaghe e ferite, comprese le ferite post-operatorie.
Il miele dunque è un alimento basilare per la razza umana.
Le api stanno sparendo. Lo hanno detto in molti ed è un dato di fatto purtroppo e il fenomeno è a livello globale.
Anche Greenpeace si sta occupando di questo problema e da tempo ha attivato una campagna per salvare le api. Lanciando un messaggio forte e chiaro con un video dal titolo “Un futuro che è già qui”. Si parla di api robitiche.. Un video veramente inquietante.
Api robot che sostituiscono le normali api che siamo abituati a vedere sui nostri prati.
Potrebbe essere veramente questo l’obiettivo delle multinazionali come Monsanto ?
Piantare transgenici che resistano a tutto ed impollinazione artificiale da parte di api robot?
Sembra fantascienza, ma fino ad un certo punto.
Da una ricerca della Harvard’s School of Engineering and Applied Sciences che, in collaborazione con il Department of Organismic and Evolutionary Biology e con il Dipartimento di biologia della Northeastern University ha sviluppato delle api robot. Le hanno chiamate Robobees, e questi robot insetti hanno già imparato a volare. Questi robot stanno già “imparando” ad impollinare autonomamente campi e raccolti.
Questi piccoli insetti, prodigio della tecnologia sono alimentati da piccolissimi pannelli solari e si ricaricano molto rapidamente, quindi molto efficienti, programmate alla perfezione conoscono già le aree da impollinare e il tipo di pianta. Piccoli robot facilmente gestibili e in caso di guasto sostituibili.

Quindi hanno reso i robot praticamente autonomi come un vero sciame di api, ma con il “vantaggio” che possono compiere il loro lavoro in maniera più rapida ed efficiente. Ogni ape è programmata per portare a termine il proprio lavoro senza margini di errore.
Non so voi ma io preferisco vedere le api naturali sui nostri campi, anche se quelle robotiche a quanto pare non pungano l’uomo, almeno per ora.
Io sono dell’avviso che invece di creare api robot sarebbe meglio salvare i nostri indispensabili insetti, non credete?
di Sergio T.

http://www.hackthematrix.it/?p=6987

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come si spiega allora la moria di api anche in parchi naturali dove
non si utilizzano certo pesticidi?

Anonimo ha detto...

Il polline forse lo potranno anche portare, ma il miele non lo sapranno certo fare

 


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