di G.Cirillo - “Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all’infinito.”
JACQUES ATTALI.Lo so, è da anni che da più parti si parla dell’imminente caduta degli Stati Uniti, della loro decadenza, del mondo multipolare
e via dicendo e invece loro, nonostante
ciò, continuano ad essere
l’unica superpotenza del pianeta, con il dollaro che addirittura si
rivaluta su tutte le altre valute. Però, io credo che ora si vedano dei
segnali importantissimi direi segnali di fine impero, di fine regime.
Giusto di ieri, la notizia che gli USA hanno deciso di chiudere una storica base presente in Yemen
e di ritirare truppe e personale diplomatico, a causa della crescente
violenza tra milizie Houthi, jihadisti e governativi. Quindi, rendiamoci
conto, gli USA che si ritirano non alla fine di un conflitto, ma
proprio durante un’escalation. Gli stessi che per ogni accenno di
instabilità erano sempre pronti ad intervenire, ora si ritirano. Credo
che già questo, insieme agli altri che elencheremo, siano segnali che
l’Impero inizia a ritirarsi o perché schiacciato dal suo debito
pubblico, dalle sue difficoltà economiche e dalle proprie problematiche
interne o a causa di un ordine di poteri forti che probabilmente hanno
bisogno della decadenza degli States.
Ma quali sono gli altri segnali della decadenza degli USA? Eccone alcuni:
1) Presidente Obama irrilevante e senza potere, con
il Congresso in mano ai repubblicani. Stallo istituzionale decisamente
grave, che ha portato allo Shutdown e che potrebbe ritornare a
settembre. Stallo che potrebbe durare fino al 2016, quando ci saranno le
elezioni per il nuovo presidente. Umiliazione del presidente da parte
di Netanyahu che ha parlato al Congresso senza incontrarlo.
2) Crisi con i principali alleati, Arabia Saudita, Turchia e Qatar sembrano seguire una propria linea indipendente, con Israele in rottura, con l’Unione Europea rapporti raffreddati dallo scandalo delle intercettazioni ai principali leader europei.
3) Nascita di una Banca Mondiale Cinese alla quale hanno aderito anche paesi filoamericani come Italia o Giappone.
4) Graduale ma costante riduzione degli scambi in dollari, soprattutto in Asia, a causa degli accordi bilaterali organizzati principalmente da Cina e Russia.
5) Totale incapacità di affrontare le sfide in politica estera, caos in quasi tutto il Medio Oriente e inadeguatezza nei confronti della Russia di Putin.
6) Aumento esponenziale della criminalità interna.
7) Manifestazioni, scontri e morti a causa della tensione tra afroamericani e forze dell’ordine.
8) Flash Crash del dollaro, dopo il rinvio del rialzo del tasso di interesse da parte della Federal Reserve. Calo del biglietto verde giornaliero più alto degli ultimi 15 anni. Come scritto in questo articolo di Wall Street Italia.
9) Le posizioni in leva su Wall Street iniziano a ridursi e di solito questo è un segnale che anticipa il crollo della borsa come descritto da questo articolo di Rischio Calcolato.
2) Crisi con i principali alleati, Arabia Saudita, Turchia e Qatar sembrano seguire una propria linea indipendente, con Israele in rottura, con l’Unione Europea rapporti raffreddati dallo scandalo delle intercettazioni ai principali leader europei.
3) Nascita di una Banca Mondiale Cinese alla quale hanno aderito anche paesi filoamericani come Italia o Giappone.
4) Graduale ma costante riduzione degli scambi in dollari, soprattutto in Asia, a causa degli accordi bilaterali organizzati principalmente da Cina e Russia.
5) Totale incapacità di affrontare le sfide in politica estera, caos in quasi tutto il Medio Oriente e inadeguatezza nei confronti della Russia di Putin.
6) Aumento esponenziale della criminalità interna.
7) Manifestazioni, scontri e morti a causa della tensione tra afroamericani e forze dell’ordine.
8) Flash Crash del dollaro, dopo il rinvio del rialzo del tasso di interesse da parte della Federal Reserve. Calo del biglietto verde giornaliero più alto degli ultimi 15 anni. Come scritto in questo articolo di Wall Street Italia.
9) Le posizioni in leva su Wall Street iniziano a ridursi e di solito questo è un segnale che anticipa il crollo della borsa come descritto da questo articolo di Rischio Calcolato.
Questi, a nostro avviso, sono i principali segnali della decadenza strutturale dell’Impero Americano.
Nel titolo abbiamo parlato di guerra civile, una guerra civile è una
cosa grave, gli USA sono la maggiore potenza economica del pianeta,
sembra impossibile uno scenario del genere, ma se prima si verificasse
uno dei seguenti eventi noi non lo potremmo assolutamente escludere:
1) Crollo devastante del dollaro
2) Crollo altrettanto devastante di Wall Street
3) Importante attentato (uguale o più grande dell’11 Settembre)
4) Shutdown e scontro istituzionale
5) Morte di Obama
6) Evento climatico o naturale straordinario
2) Crollo altrettanto devastante di Wall Street
3) Importante attentato (uguale o più grande dell’11 Settembre)
4) Shutdown e scontro istituzionale
5) Morte di Obama
6) Evento climatico o naturale straordinario
Vediamo di analizzare brevemente ognuno di questi eventi che potrebbero anticipare una guerra civile:
1) Crollo devastante del dollaro
Il dollaro è il vero strumento e simbolo del potere americano sul resto del mondo. Possedere il vantaggio di poter stampare la valuta di riferimento mondiale, fornisce agli Stati Uniti la possibilità reale di vivere al di sopra delle proprie possibilità e quindi di poter sostenere il proprio costante deficit commerciale verso il resto del mondo e di sostenere il proprio bilancio pubblico sempre più deteriorato. Come sicuramente già sapete, è però in atto un graduale processo di sostituzione del dollaro come valuta di riferimento, processo a cui ha fortemente contribuito la nascita dell’Euro (che è la seconda valuta più importante del pianeta) ma che è soprattutto sostenuto dai paesi in rottura con gli States come Russia e Cina, che stanno procedendo verso una sempre più totale indipendenza dal dollaro. Molti di voi diranno che il dollaro è attualmente fortissimo, ma questo è a nostro avviso soltanto un enorme rimbalzo del gatto morto. Ed anzi il dollar standard come a suo tempo il gold standard, muore proprio quando le garanzie sono richieste quindi quando il dollaro o l’oro vengono richiesti al posto dei titoli di credito da essi derivati, come ho descritto nell’articolo Il colpo di coda del dollaro prima del suo collasso definitivo. Ora sarà interessante capire quando e come il crollo del dollaro avverrà. A nostro avviso, essendo il dollaro un sistema basato sulla fiducia, quando crollerà definitivamente avverrà in maniera molto veloce, come il Flash Crash avvenuto pochi giorni fa, ma sarà un Flash Crash spaventoso, che polverizzerà il dollaro e scatenerà l’iperinflazione negli USA. La situazione attuale vede l’economia americana che stenta a riprendersi e la Federal Reserve che di conseguenza ha rimandato l’innalzamento del tasso di interesse. Tutti se lo aspettano entro settembre. Se questo non dovesse avvenire a causa della situazione economica americana, i mercati potrebbero perdere fiducia nel dollaro e questo potrebbe iniziare a scendere, a quel punto non è escluso che paesi ostili come la Cina, che ha creato una sua Banca Mondiale, non sfruttino l’occasione per liberarsi dei titoli e delle riserve in dollari per distruggere gli USA e assumerne il ruolo di guida del pianeta. Alternativamente un rialzo dei tassi, produrrà un ulteriore ascesa del dollaro che danneggerà ancora di più l’economia americana e quella mondiale.
Il dollaro è il vero strumento e simbolo del potere americano sul resto del mondo. Possedere il vantaggio di poter stampare la valuta di riferimento mondiale, fornisce agli Stati Uniti la possibilità reale di vivere al di sopra delle proprie possibilità e quindi di poter sostenere il proprio costante deficit commerciale verso il resto del mondo e di sostenere il proprio bilancio pubblico sempre più deteriorato. Come sicuramente già sapete, è però in atto un graduale processo di sostituzione del dollaro come valuta di riferimento, processo a cui ha fortemente contribuito la nascita dell’Euro (che è la seconda valuta più importante del pianeta) ma che è soprattutto sostenuto dai paesi in rottura con gli States come Russia e Cina, che stanno procedendo verso una sempre più totale indipendenza dal dollaro. Molti di voi diranno che il dollaro è attualmente fortissimo, ma questo è a nostro avviso soltanto un enorme rimbalzo del gatto morto. Ed anzi il dollar standard come a suo tempo il gold standard, muore proprio quando le garanzie sono richieste quindi quando il dollaro o l’oro vengono richiesti al posto dei titoli di credito da essi derivati, come ho descritto nell’articolo Il colpo di coda del dollaro prima del suo collasso definitivo. Ora sarà interessante capire quando e come il crollo del dollaro avverrà. A nostro avviso, essendo il dollaro un sistema basato sulla fiducia, quando crollerà definitivamente avverrà in maniera molto veloce, come il Flash Crash avvenuto pochi giorni fa, ma sarà un Flash Crash spaventoso, che polverizzerà il dollaro e scatenerà l’iperinflazione negli USA. La situazione attuale vede l’economia americana che stenta a riprendersi e la Federal Reserve che di conseguenza ha rimandato l’innalzamento del tasso di interesse. Tutti se lo aspettano entro settembre. Se questo non dovesse avvenire a causa della situazione economica americana, i mercati potrebbero perdere fiducia nel dollaro e questo potrebbe iniziare a scendere, a quel punto non è escluso che paesi ostili come la Cina, che ha creato una sua Banca Mondiale, non sfruttino l’occasione per liberarsi dei titoli e delle riserve in dollari per distruggere gli USA e assumerne il ruolo di guida del pianeta. Alternativamente un rialzo dei tassi, produrrà un ulteriore ascesa del dollaro che danneggerà ancora di più l’economia americana e quella mondiale.
2) Crollo altrettanto devastante di Wall Street
Guardando questo grafico io vedo il più assurdo rialzo borsistico di
tutti i tempi, giustificato soltanto dell’immensa stampa di dollari
operata dalla Fed. A mio avviso, questo grafico rappresenta la più
grande bolla di tutti i tempi e come vedete, anche le due precedenti
sono scoppiate dolorosamente, questa scoppierà da un’altezza ancora
maggiore, stavolta gli USA ne saranno travolti. Sarà interessante capire
se il crollo di Wall Street precederà il crollo del dollaro, se ne sarà
contemporaneo o se sarà causato dall’innalzamento del tasso di
interesse o da un fatto esterno. Credo che comunque in questo caso la
divergenza tra dollaro e azionario ( di solito essendo il dollaro valuta
rifugio si alza quando l’azionario crolla e viceversa) non ci sarà e
potrebbero crollare entrambi come entrambi sono saliti. Quando questo
avverrà ovviamente non lo sappiamo, potrebbe succedere nella seconda
metà del 2015 o nel 2016, ma comunque ne siamo molto vicini e quando
succederà, sarà un lampo, un flash e il mondo sarà cambiato.
3) Importante attentato
Da sempre i servizi segreti americani avvertono del rischio di un attentato con un piccolo ordigno nucleare o con una bomba sporca sul suolo degli Stati Uniti. Se non ricordo male, alcuni esponenti del governo Bush lo davano per certo entro il 2020. Se dovesse succedere un evento del genere, è difficile immaginare le conseguenze che questo potrebbe avere sugli USA e sul resto del mondo. Sicuramente potrebbe preannunciare anche lo sfaldamento degli States, dato che la situazione attuale è enormemente diversa dal 2001 ( dove gli USA erano al culmine del loro potere).
Da sempre i servizi segreti americani avvertono del rischio di un attentato con un piccolo ordigno nucleare o con una bomba sporca sul suolo degli Stati Uniti. Se non ricordo male, alcuni esponenti del governo Bush lo davano per certo entro il 2020. Se dovesse succedere un evento del genere, è difficile immaginare le conseguenze che questo potrebbe avere sugli USA e sul resto del mondo. Sicuramente potrebbe preannunciare anche lo sfaldamento degli States, dato che la situazione attuale è enormemente diversa dal 2001 ( dove gli USA erano al culmine del loro potere).
4) Shutdown e scontro istituzionale
A settembre potrebbero ricominciare le trattative per evitare un ennesimo shutdown, cioè la sospensione dei servizi offerti dallo Stato Federale a causa del mancato accordo per il finanziamento del bilancio americano. A nostro avviso non crediamo tanto nella sua possibilità, dato che i repubblicani sono in vantaggio e gli basterebbe aspettare fino alle fine del 2016 per tornare al potere. Oppure potrebbero causarlo cercando di scaricarne le responsabilità su Obama danneggiando così tanto gli USA da aprire poi le porte ad una larga vittoria repubblicana. L’eventuale realizzazione di questo scenario sarebbe molto destabilizzante per gli Stati Uniti.
A settembre potrebbero ricominciare le trattative per evitare un ennesimo shutdown, cioè la sospensione dei servizi offerti dallo Stato Federale a causa del mancato accordo per il finanziamento del bilancio americano. A nostro avviso non crediamo tanto nella sua possibilità, dato che i repubblicani sono in vantaggio e gli basterebbe aspettare fino alle fine del 2016 per tornare al potere. Oppure potrebbero causarlo cercando di scaricarne le responsabilità su Obama danneggiando così tanto gli USA da aprire poi le porte ad una larga vittoria repubblicana. L’eventuale realizzazione di questo scenario sarebbe molto destabilizzante per gli Stati Uniti.
5) Morte di Obama
Obama sembra essersi fatto molti nemici sia nella lobby delle armi, sia nella lobby ebraica. Una sua eliminazione potrebbe però essere probabile, a causa del contestato accordo sul nucleare iraniano. A chi sarebbe data la colpa per la sua uccisione? O all’ISIS cosa che potrebbe favorire l’instaurazione di leggi ancora più liberticide sul suolo americano o a qualche estremista bianco, cosa che potrebbe aggravare ancora di più la tensione etnica esistente.
Obama sembra essersi fatto molti nemici sia nella lobby delle armi, sia nella lobby ebraica. Una sua eliminazione potrebbe però essere probabile, a causa del contestato accordo sul nucleare iraniano. A chi sarebbe data la colpa per la sua uccisione? O all’ISIS cosa che potrebbe favorire l’instaurazione di leggi ancora più liberticide sul suolo americano o a qualche estremista bianco, cosa che potrebbe aggravare ancora di più la tensione etnica esistente.
6) Evento climatico o naturale straordinario
Gli USA sembrano negli ultimi anni sempre più interessati da uragani e da incredibili gelate invernali. Inoltre c’è sempre il rischio di un enorme terremoto in California. Quindi, un evento naturale potrebbe essere sempre una possibile causa dell’inizio del crollo degli USA, soprattutto in questo già grave periodo storico ed economico.
Gli USA sembrano negli ultimi anni sempre più interessati da uragani e da incredibili gelate invernali. Inoltre c’è sempre il rischio di un enorme terremoto in California. Quindi, un evento naturale potrebbe essere sempre una possibile causa dell’inizio del crollo degli USA, soprattutto in questo già grave periodo storico ed economico.
Questi sono gli eventi che a nostro avviso potrebbero far iniziare il
crollo della superpotenza americana. Una guerra civile potrebbe
scoppiare o subito dopo il verificarsi di uno di questi o a causa di
qualche contestata scelta politica (vedi shutdown o legge contro il
possesso di armi) o a nostro avviso con la probabile vittoria
repubblicana nel 2016. Come ben sappiamo i repubblicani sono amanti
della forza e rappresentano più la parte bianca ed economicamente più
benestante del paese. Una loro affermazione accrescerebbe ancora di più
la tensione sociale che potrebbe sfociare in una guerra civile. Ma
perché parliamo tanto di guerra civile? Perché negli USA ci sono le
condizioni ideali e le vediamo di seguito.
1) Velleità secessioniste: come descritte nel nostro articolo Verso gli Stati Divisi d’America.
2) Spaccatura politica del paese: il paese non è omogeneo
politicamente ma spaccato in stati tradizionalmente repubblicani e stati
tradizionalmente democratici come vediamo in questa mappa.
3) Spaccatura etnica del paese: gli Usa non sono più un paese etnicamente omogeneo come all’epoca di Tocqueville ma sono un paese multietnico, ma non omogeneamente multietnico. Questa mappa ci mostra le etnie dominanti in ogni zona del paese:
In quest’altra mappa vediamo l’importante presenza degli afroamericani che sono l’etnia più sofferente sia socialmente che economicamente negli USA:
Come sappiamo, nelle recenti guerre civili in Siria, Iraq, Libia, Ucraina, Yemen, Nigeria, la componente etnica, politica e religiosa è importantissima. Analizzando le mappe precedenti gli USA potrebbero facilmente dividersi in un ovest democratico, in una California democratica ed ispanica, in un nord-est democratico e europeo, in un centro america dal Texas fino al nord, bianco e repubblicano e poi abbiamo gli stati sud orientali dove gli afroamericani sono tantissimi ma i governi sono repubblicani. E sono proprio queste a nostro avviso le aeree di scontro etnico più pericolose.
4) Spaccatura religiosa del paese: gli USA sono un paese
multireligioso per eccellenza, anche questo fattore può essere
importante in una futura guerra civile, di seguito una mappa religiosa
degli Stati Uniti
5) Il popolo più armato della terra: gli Stati Uniti hanno la popolazione più armata del pianeta con ben 90 armi ogni 100 abitanti. Questo a nostro avviso assieme al settarismo e alla forte presenza di gang armate, rappresentano una dei principali motivi che potrebbero far sfociare la tensione in lotta armata.
Abbiamo quindi riassunto i possibili scenari che potrebbero causare
un crollo della potenza americana e le motivazioni che rendono credibile
la possibilità di una guerra civile. Sicuramente, finché il dollaro e
l’economia americana terranno, non assisteremo a niente di tutto ciò, ma
se la fiducia nel biglietto verde dovesse polverizzarsi, allora vedremo cadere anche l’Impero Americano
sia all’esterno (con la fine della sua influenza nel mondo e dei suoi
interventi, cosa che sta già avvenendo) sia all’interno con la divisioni
in stati separati o in opposte fazioni armate. La caduta del gendarme mondiale ci farà entrerà nella fase più grave della Terza Guerra Mondiale
già in corso, dato che tutti i conflitti congelati si scongelerebbe a
causa del tracollo economico e della mancanza degli Stati Uniti che fino
ad ora sono sempre intervenuti in ogni area del pianeta.
P.S.: la caduta della nazione che rappresenta per eccellenza il
sistema capitalista, ci farà entrare nel pieno del periodo già noi
denominato, transizione post-capitalista. Una
transizione dolorosa, dove il capitalismo esisterà ancora ma non avrà
più la fiducia ideologica che l’esistenza della ricca potenza americana
gli conferiva. Molti di voi si chiederanno transizione verso cosa?
Questo non lo sappiamo, possiamo sicuramente escludere il comunismo, già
caduto e storicamente sconfitto negli anni Novanta.
Fonte: Hescaton
http://www.controinformazione.info/2016-2018-usa-in-guerra-civile/
7 commenti:
OSSERVAZIONI:
LO STATUS QUO' CHE FA COMODO A MOLTI!
Sovente, ci capita di visionare i siti dei patiti dei complotti:;
prescindendo dai contenuti di certi post che lasciano il
tempo che trovano, abbiano notato che molti post
contengono una specie di odio recondito verso gli
USA (che anche a noi non piacciono affatto) ,ma
tuttavia non vedono neanche lontanamente che
anche tutti gli altri paesi, governi e sistemi esistenti,
sono di fatto complici e corresponsabili dello
status quo' planetario esistente. Status quo'
planetario che fa comodo a molti e non solo agli USA!
Gli USA, sono un comodo capro espiatorio di tutto
il negativo esistente su questo pianeta,ma tutti gli altri paesi sono di fatto complici e corresponsabili al di la' di ogni dubbio! Cme dicevamo,
lo status quo' fa comodo a molti! Ed e' la verita'!
Ma sono gli USA che fanno e disfano complotti da secoli e ci sono troppi soldi in gioco per far cadere un impero. Sono un impatto climatico potrebbe scalfirlo il resto sono parole al vento dette e ridette che non se ne può più.
Ma sono gli USA che fanno e disfano complotti da secoli e ci sono troppi soldi in gioco per far cadere un impero. Sono un impatto climatico potrebbe scalfirlo il resto sono parole al vento dette e ridette che non se ne può più.
E' crollato l'impero romano e crolleranno anche gli Stati Uniti d'America soffocati da un debito pubblico spaventoso e da una economia allo sbaraglio, inoltre la seconda guerra civile d'america l'ha predetta pure John Titor meglio di così
anonimo delle 18:55:
Non basta che crollino gli USA, devono crollare anche tutti gli altri! Deve crollare tutto lo status quo' planetario!!!
Scusa ma John Titor è stato appurato che era un falso.Lui la guerra civile negli Usa l'aveva prevista per il 2005(sic.).E aveva previsto una catastrofica emergenza sanitaria mondiale da morbo della mucca pazza sempre tra il 2005-2010(ancora sic.) mentre invece i casi sono molto rari a tutt'oggi. Concordo che programmi come Voyager trattano argomenti seri e meno seri,ma in quella puntata dove quel famoso investigatore privato si recò negli Usa sulle tracce di John Titor e rivelò con tanto di prove la truffaldina operazione pubblicitaria che ci stava dietro mi è sembrata seria ed affidabile,almeno dal mio punto di vista le prove che ha portato mi sono sembrate convincenti e razionali.Casomai mi sembra più illogico pensare ad un viaggiatore del tempo che dal 2036 torna indietro nell'anno 2000,rimane a scrivere le sue cose su internet fino al 24 marzo 2001 e poi sparisce e guarda caso non ha neanche accennato all'11 settembre che sarebbe accaduto solo dopo pochi mesi e che ha cambiato il corso della storia, avrebbe dovuto saperlo,ma non ne accenna minimamente.Il mio consiglio è: cerchiamo di non essere faciloni o creduloni,ma accertiamoci con prove e fatti della veridicità delle cose.
per anonimo precedente:
ben altri eventi dovranno accadere per far crollare lo staus quo su questo pianeta. E sono eventi che ora come ora, non potete valutare neanche lontanamente! E saranno eventi che verranno da fuori di quesro pianeta! Dal dentro non cambiera' mai nulla!
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