Forse qualcuno non lo sa ma in Venezuela è in corso un colpo di Stato ai danni del Presidente Maduro orchestrato dai servizi statunitensi. Ecco cosa sta succedendo, secondo quanto rivelato dall’inchiesta di Russia Today, tradotta in italiano dalla redazione di Comedonchisciotte. Guarda il video degli scontri (in fondo alla pagina).
C’è
un colpo di stato in corso in Venezuela. Come un brutto film della CIA
stanno cadendo pezzi. Un nuovo traditore si rivela ad ogni passo, un
nuovo tradimento nasce, pieno di promesse per consegnare la patata
bollente per giustificare l’ingiustificabile. Le infiltrazioni
aumentano, circolano voci e si diffondono a macchia d’olio ed il panico
minaccia di superare la logica.
I titoli dei media
urlano al pericolo, alla crisi e alla sconfitta imminente, mentre i
soliti noti dichiarano la guerra segreta contro un popolo il cui unico
crimine è quello di essere custode della più grande miniera d’oro nero
nel mondo.
Questa settimana, mentre il ‘New York Times’ ha pubblicato un editoriale
screditando e ridicolizzando il presidente venezuelano Nicolas Maduro,
definendolo “irregolare e dispotico”, un giornale dall’altra parte
dell’Atlantico, ABC, accusò il presidente dell’Assemblea nazionale del
Venezuela, Diosdado Cabello la più alta carica del paese dopo Maduro, di essere un boss della droga.
Le
accuse provengono da un ex ufficiale della Guardia d’onore del
Presidente della Repubblica del Venezuela, Leasmy Salazar, che ha
servito sotto la presidenza di Chavez ed è stato ingaggiato dalla Drug
Enforcement Administration (DEA), sta ora diventando il nuovo “ragazzo
d’oro” nella guerra di Washington contro il Venezuela. Due giorni dopo,
il New York Times ha pubblicato un articolo in prima pagina attaccando l’economia e l’industria petrolifera venezuelana, e prevedendone la caduta.
Evidenti
omissioni nell’articolo hanno evitato di menzionare delle centinaia di
tonnellate di cibo e di altri prodotti di consumo che sono stati
accumulati o venduti di contrabbando da parte dei concessionari privati e
imprese, al fine di creare penuria, il panico, e il malcontento nei
confronti del governo per giustificare la speculazione sui prezzi
gonfiati. Inoltre, l’articolo si rifiuta di menzionare le misure e le
iniziative messe in atto dal governo per superare le difficoltà
economiche.
Allo stesso tempo, è stato pubblicato un
titolare sensazionalista, assurdo e fuorviante in diversi giornali
americani, sulla stampa cartacea e online, che vincola il Venezuela con
le armi nucleari e un piano per bombardare la città di New York.
Mentre il titolare fa credere al lettore che il Venezuela è stato
direttamente coinvolto in un complotto terroristico contro gli Stati
Uniti, il testo dell’articolo chiarisce che non vi è alcuna
partecipazione venezuelana nell’evento.
L’intera
farsa è stata una trappola tesa dall’ FBI, i cui agenti finsero essere
funzionari venezuelani per catturare uno scienziato nucleare che lavorò
in una occasione nel laboratorio di Los Alamos ma che non aveva alcun
collegamento con il Venezuela. Quello stesso giorno, il portavoce del
Dipartimento di Stato, Jan Psaki, ha condannato la presunta
“criminalizzazione del dissenso politico” in Venezuela, intervistato da
un giornalista riguardo l’arrivo di Antonio Rivero il generale
venezuelano fuggitivo e latitante a New York per cercare il sostegno del
Comitato di lavoro delle Nazioni Unite sugli arresti arbitrari.
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Rivero
sfuggì ad un arresto in Venezuela dopo il suo coinvolgimento nelle
violente proteste anti-governative che hanno ucciso più di 40 persone,
per lo più sostenitori del governo e forze di sicurezza dello Stato nel
mese di febbraio. Il suo arrivo negli Stati Uniti coincise con Salazar,
evidenziando uno sforzo coordinato per indebolire le forze armate del
Venezuela, ed esponendo pubblicamente due ufficiali militari di alto
profilo legati a Chavez che si sono rivoltati contro il loro governo e
che sono attivamente alla ricerca di un intervento straniero contro il
loro stesso paese.
Questi esempi sono solo una parte
della copertura negativa e distorta eseguita in modo crescente e
sistematico riguardo la situazione in Venezuela da parte dei media
americani, dipingendo un quadro troppo oscuro della situazione attuale e
raffigurante un governo incompetente, dittatoriale e criminale. Sebbene
questo tipo di campagna mediatica coordinata contro il Venezuela non è
nuova, -i mezzi di comunicazione hanno costantemente proiettato al
presidente Hugo Chavez, eletto per quattro volte con una maggioranza
schiacciante, come un dittatore tirannico che stava distruggendo il
paese- è certamente una prova che si sta intensificando a un ritmo
accelerato. ‘The New York Times ha una versione vergognosa quando si
parla del Venezuela.
Il consiglio editoriale accolse
felicemente il violento colpo di stato dell’aprile 2002 che ha rovesciò
il presidente Chavez e ha provocò la morte di oltre 100 persone. Quando
Chavez tornò al potere due giorni dopo, grazie ai milioni di seguaci e
forze armate fedeli, il ‘Times’ no si ritrasse del suo precedente
errore, ma con arroganza implorò Chavez a “governare responsabilmente”,
sostenendo che era lui il responsabile del colpo di stato. Ma il fatto
che il ‘Times’ iniziò una persistente campagna diretta contro l’attuale
governo del Venezuela, con articoli distorti e chiaramente aggressivi –
editoriali, blog, opinioni e notizie-, indica che Washington ha messo il
Venezuela sulla corsia veloce del “cambio di regime “.
L’arrivo
di Leamsy Salazar a Washington come un presunto collaboratore del DEA, e
l’esposizione pubblica non è casuale. Questo febbraio segna un anno da
quando le proteste anti-governative cercarono violentemente di forzare
le dimissioni del presidente Maduro e gruppi di opposizione attualmente
stanno cercando di riprendere slancio per riavviare le manifestazioni. I
leader della protesta, Leopoldo Lopez e Maria Corina Machado, sono
stati elogiati dal New York Times come “combattenti per la libertà”,
“veri democratici” e il ‘Times’ ha recentemente di cui Machado come “un
ispirazione “. Anche il presidente Obama ha chiesto il rilascio di López
(venne arrestato ed è attualmente sotto processo per il loro ruolo in
insurrezioni violente) durante un discorso lo scorso settembre durante
un evento presso le Nazioni Unite.
Queste voci
influenti omettono volutamente la partecipazione di Machado e Lopez in
atti di violenza, non democratici e persino criminali. Entrambi hanno
partecipato al colpo di stato del 2002 contro Chavez. Entrambi hanno
ricevuto illegalmente fondi esteri per attività politiche volte a
rovesciare il suo governo, ed entrambi didero impulso alle proteste
mortali contro Maduro l’anno scorso, chiedendo pubblicamente il suo
rovesciamento con mezzi illegali. L’uso di una figura come Salazar,
conosciuto come qualcuno vicino a Chavez ed una delle sue guardie
fedeli, come una forza per screditare e attaccare il governo e il suo
leader è un tattica d’intelligenza vecchia scuola, e molto efficace.
Infiltrarsi, reclutare, e neutralizzare il nemico dall’interno o tramite
uno dei suoi -un doloroso, sconvolgente tradimento, che crea sfiducia e
paura tra le file.
Anche se non sono emerse prove
per sostenere le accuse oltraggiose contro Diosdado Cabello Salazar, i
titoli nei media servono a creare una storia sensazionale e fare un’
altra macchia contro il Venezuela nell’opinione pubblica. Essa provoca
anche scalpore tra i militari venezuelani e potrebbe portare a nuovi
tradimenti di ufficiali che potrebbero sostenere un colpo di stato
contro il governo. Le accuse di Salazar puntano anche a neutralizzare
una delle più potenti figure politiche di Chavez, e cercare di creare
divisioni interne, intrighi e sospetti. La tattica più efficace che
l’FBI utilizzò contro il Black Panther Party e altri movimenti radicali
che lottavano per profondi cambiamenti negli Stati Uniti, furono le
infiltrazioni, la coercizione e la guerra psicologica. Infiltrare agenti
in tali organismi, o catturarli dall’interno, che poi siano in grado di
ottenere l’accesso e la fiducia ai più alti livelli, aiutò a
distruggere questi movimenti dall’interno, scomponendoli
psicologicamente e neutralizzandoli politicamente.
Queste
tattiche e strategie sotto copertura sono state esaurientemente
documentate nei documenti del governo USA ottenuti attraverso la legge
di Access to Information Act (FOIA) e pubblicati nell’eccellente libro
di Ward Churchill e Jim Vander ‘Agenti di repressione: Le Guerre Segrete
dell’FBI contro le Pantere Nere e il Movimento americano indiano (South
End Press, 1990) ‘. Venezuela soffre il calo improvviso e drammatico
dei prezzi del petrolio. La sua economia dipendente dal petrolio è stata
colpita duramente e il governo sta prendendo misure per riorganizzare
il bilancio e garantire l’accesso ai beni e servizi di base, ma la
popolazione è ancora in difficoltà. A differenza della triste
rappresentazione del ‘The New York Times’, i venezuelani non muoiono di
fame, non sono rimasti senza casa e non soffrono una disoccupazione
massiccia, come la Grecia e la Spagna hanno sperimentato nel quadro
delle politiche di austerità.
Nonostante certe
carenze -alcune causate da controlli sui cambi e le altre da
accaparramento, sabotaggio o contrabbando- il 95% dei venezuelani
consumano tre pasti al giorno, un importo che è raddoppiato dall’inizio
degli anni Novanta. Il tasso di disoccupazione è inferiore al 6% e
l’alloggio è sovvenzionato dallo Stato. Tuttavia, “urlare”al disastro
dell’economia venezuelana è certamente una strategia proveniente da
interessi stranieri e da controparti del Venezuela, ed è molto efficace.
Mentre la carenza continua e l’accesso ai dollari diventa sempre più
difficile, il caos e il panico aumentano. Questo malcontento sociale è
capitalizzato da agenzie statunitensi e le forze anti-governative in
Venezuela che spingono per un cambiamento di regime.
Una
strategia simile è stata usata in Cile per rovesciare il presidente
socialista Salvador Allende. Prima distrussero l’economia, creando
scontento nella società, poi i militari si mobilitarono per rovesciare
Allende, sostenuti da Washington in ogni fase. E possiamo ricordarci il
risultato: una dittatura brutale guidata dal generale Augusto Pinochet
che torturò, uccise, fece sparire e costrinse all’esilio decine di
migliaia di persone. Non è esattamente un modello da replicare.
Quest’anno, il presidente Obama ha approvato un fondo speciale del
Dipartimento di Stato di 5 milioni di dollari per sostenere i gruppi
anti-governativi in Venezuela. Inoltre, il National Endowment for
Democracy (NED) ha finanziato i gruppi di opposizione venezuelani, con
più di 1,2 milioni di euro e sostiene gli sforzi per minare il governo
di Maduro.
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Non
c’è dubbio che milioni di dollari in più per un cambiamento di regime
in Venezuela sono stati convogliati attraverso altri meccanismi che non
sono soggetti al controllo pubblico. Il presidente Maduro ha denunciato
questi attacchi in corso contro il suo governo e ha chiesto direttamente
al presidente Obama di cessare gli sforzi che danneggiano il Venezuela.
Recentemente, i 33 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, i membri
della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), hanno
espresso pubblicamente sostegno per Maduro e condannato l’ingerenza
degli Stati Uniti in corso in Venezuela. America Latina respinge
fermamente ogni tentativo di minare la democrazia nella regione e non
approverà un altro colpo nella regione. E ‘il momento che Washington
ascolti l’emisfero e smetta di usare le stesse tattiche sporche contro i
propri vicini.
COLPO DI STATO IN VENEZUELA – GUARDA GLI SCONTRI
5 commenti:
Nonostante certe carenze -alcune causate da controlli sui cambi e le altre da accaparramento, sabotaggio o contrabbando- il 95% dei venezuelani consumano tre pasti al giorno, un importo che è raddoppiato dall'inizio degli anni Novanta. Il tasso di disoccupazione è inferiore al 6% e l’alloggio è sovvenzionato dallo Stato
se questi dati rappresentano uno specchio veritiero della situazione in Venezuela e possibile capire al volo il perché l'amministrazione di Washington vuole rovesciarlo c'è troppo benessere la gente sta troppo bene ce troppa equalita e diritti sociali in un ambiente del genere nessuna dittatura dispotica tipo modello europeo importato dagli usa può nascere me questo e un problema per chi vive grazie alla violenza e il suo PIL e basato per più del 60% sull'industria bellica.
e ora che questi parassiti usa-eu spariscano dalla faccia della terra;V
Sì sparisci anche tu
Wow, che risposta complessa e costruttiva!
Bravo Piero ...cosa vuoi .....commentare maleducata in maniera anonima e facile...Enrico Porta ...Torino. ..
post sopra ma almeno impara a scrivere o vai su face book coi tuoi amici troll
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