PLEISTOCENE 20 MILA ANNI FA – L’ENIGMA DEL MANUFATTO IN ALLUMINIO

NEL 1974 AD UN PAIO DI CHILOMETRI DALLA CITTA’ DI AIUD, Romania, nel corso di uno scavo sulle rive del fiume Mures, un gruppo di operai edili è incappato in alcuni fossili di mastodonti. Accanto ai fossili,
i lavoratori hanno trovato anche un oggetto che non sarebbe dovuto esserci: un misterioso manufatto in metallo. Ecco la controversa storia del Manufatto di Aiud. Intorno alla metà degli anni ’70, un gruppo di operai impegnato in uno scavo edile nei pressi della città di Aiud, in Romania, ha portato alla luce un manufatto sconcertante. A circa 10 m di profondità, i lavoratori trovarono alcuni fossili di mastodonti, specie animali vissuti durante il pleistocene, più un misterioso oggetto metallico ricoperto da uno strato di ossido di alluminio. In un primo momento, il reperto sembrava essere un semplice roccia, ma dopo aver rimosso la spessa crosta di sabbia dalla superficie, gli operai intuirono che non poteva trattarsi di un oggetto naturale, piuttosto quanto qualcosa si prodotto artificialmente, dato che aveva delle caratteristiche molto precise.
PLEISTOCENE 20 MILA ANNI FA - L'enigma del manufatto in alluminio
L’OGGETTO DAL PESO DI CIRCA 5 Kg, presentava una lunghezza di 20,2 cm, una larghezza di 12,7 cm e uno spessore di 7 cm, con una depressione circolare al centro dal diametro di circa 4 cm. Un altro piccolo foro perpendicolare, dal diametro di circa 1,7 cm, si presentava su uno dei lati dell’oggetto perpendicolarmente alla depressione centrale. Infine, due lembi sporgenti sembravano aver ospitato una specie di cardine. Gli operai portarono il manufatto al Museo di Storia della Transilvania, dove fu posto in un deposito rimanendo dimenticato per quasi 20 anni, senza che nessuno avesse mai pensato di compiere delle analisi. Finché, nel 1995, il manufatto non fu “riscoperto” e sottoposto ad approfondite analisi. I primi esami chimici per determinare la composizione dell’oggetto furono eseguiti in due laboratori distinti: quello dell’Istituto Archeologico di Cluj-Napoca, e uno a Losanna, in Svizzera. Entrambe le strutture giunsero a conclusioni analoghe: l’oggetto risultava composto principalmente di alluminio (89%), più altri 11 metalli minori. I ricercatori rimasero un po’ sconcertati dai risultati delle analisi, dato che l’alluminio allo stato puro non si trova in natura (viene estratto dalla bauxite), e la tecnologia necessaria per creare qualcosa di così puro è diventata disponibile solo a partire dalla metà del 19° secolo. Per la produzione dell’alluminio è necessario un complicato processo industriale di elettrolisi e temperature superioei ai 900° C.
PLEISTOCENE 20 MILA ANNI FA - L'enigma del manufatto in alluminio
LA DATAZIONE DEL SOTTILE STRATO ESTERNO DI OSSIDAZIONE che copriva il blocco di alluminio restituiva una data di 400 anni. Tuttavia, lo strato geologico in cui fu trovato l’oggetto corrispondeva all’era del Pleistocene, circa 20 mila anni fa. Un nuova analisi metallurgica fu compiuta successivamente dal dottor Florin Gheorghita, presso l’Istituto per lo Studio del Metalli e di Minerali Non Metalliferi, con sede a Magurele, Romania. L’esame rivelò che l’oggetto è composto da una lega di metallo estremamente complessa. Si riscontrarono 12 elementi diversi, di cui Gheorghita è riuscito a stabilire anche le percentuali: alluminio (88,1%), rame (6,2%), silicio (2,84 %), zinco (1,81%), piombo (0,41%), stagno (0,33%), zirconio (0,2%), cadmio (0,11%), nichel (0,0024%), cobalto (0,0023%), di bismuto (0,0003%), argento (0,0002%) e gallio (in tracce).

PLEISTOCENE 20 MILA ANNI FA - L'enigma del manufatto in alluminio
DUNQUE DI COSA SI TRATTA? Come riporta la versione inglese di Epoch Time, nonostante si sia ottenuta la precisa composizione chimica dell’oggetto, la comunità scientifica non si è espressa sulla natura, quindi il reperto di Aiud rimane un enigma. Tuttavia, alcuni ricercatori sono convinti che si tratti di un oggetto artificiale, parte di uno strumento più grande prodotto da una civiltà antica perduta che era riuscita a produrre alluminio di notevole purezza centinaia, o addirittura migliaia, di anni prima rispetto all’epoca moderna, mentre i Teorici degli Antichi Astronauti si arrischiano a suggerire che si tratti addirittura di un componente di un antico velivolo spaziale. La forma, infatti, ricorderebbe quella di un supporto di un modulo di esplorazione spaziale, simile alla parte finale della sonda Vicking o del modulo lunare delle missioni Apollo. Secondo questa ipotesi, l’oggetto sarebbe parte di una sonda aliena staccatosi a seguito di un atterraggio piuttosto violento. In entrambi i casi, sia l’analisi dello strato esterno di ossidazione che lo strato geologico in cui è stato trovato non riescono a spiegare adeguatamente come un oggetto tecnologicamente così avanzato sia potuto esistere in un’epoca così remota.
Redatto da Pjmanc http://ilfattaccio.org

11 commenti:

Anonimo ha detto...

questo spiega le improvvise morti degli archeologi dopo una loro scoperta, e poi danno colpa alle maledizioni..cambiare la storia è pericoloso, sapere la verità è pericoloso.

Anonimo ha detto...

Battelstar Galactica, tante notizie di questo blog mi rimandano la mente a quel capolavoro

Anonimo ha detto...

Se ci sono state delle presenze aliene in un lontano passato....troppo scomodo da rivelare!!! La verita' disturba lo status quo!!!

Anonimo ha detto...

lo status quo vive perché la maggioranza delle persone none interessata a sapere o capire cose come questa o altre..ascoltare la favola del sistema li allontana dal gravoso compito di dover pensare,ragionare,essere critici al di la della squadra di calcio e tutto questo usare il cervello stanca più che fare il robottino 9 ore in catena(senza offesa per chi ne e costretto a causa dello stesso);V

Giano ha detto...

Siamo accecati da una concezione errata di progresso, ci consideriamo superiori ad ogni civilizzazione del passato, pensiamo alla storia come un costante progresso dalle caverne alle stelle. Ci stupiamo che anche i "primitivi" fossero intelligenti, e così tiriamo sempre fuori gli alieni per giustificare ogni apparente incongruenza.
E invece non siamo nè meglio nè peggio dei nostri antenati migliaia di anni fa.
Se oggi conosciamo un metodo per produrre alluminio di buona qualità, non è detto che anche 20.000 anni fa non fossero capaci, magari anzi utilizzavano una tecnologia più semplice ma comunque efficace. Il cervello ce l'abbiamo oggi come ce l'avevamo anche allora, anzi a volte verrebbe da pensare se non ci sia stato un regresso...

Anonimo ha detto...

Ci vuole anche una tecnologia avanzata per produrre certe cose e manufatti. E poi, dove mettimmo le descrizioni di strane venute dal cielo in tutti gli antichi testi e in tutte le culture. Non si puo' escludere a priori delle venute di intelligenze aliene nel passato remoto, cosi' come avvengono ancora oggi!Gli alieni esistono!!!

Anonimo ha detto...

E se gli alieni fossimo noi? Viaggiatori nel tempo in un lontano futuro? :-)

Anonimo ha detto...

Io sono un alieno.Mi spiego,lo sono nel senso che sono alienato da questa società di merda cosi' come è strutturata,la detesto.

Anonimo ha detto...

risp a commento di ore 21,43

sicuramente posso capire il tuo disprezzo verso una parte di questa società ma ricordati che ci sono milioni se non miliardi di persone che vivono le tue stesse difficoltà se non maggiori,il vero Problema non sta nella società in se ma in come quest ultima viene abituata nel tempo a non usare gran parte delle proprie capacita e a sviluppare determinate qualità che la renderebbero molto più avanzata."nessuna società religione o multinazionale vuole che tu diventi saggio e contro il loro stesso investimento .OSHO."chiediti sinceramente cosa vuole la società da te e cosa realmente desidera che tu faccia per poter vivere;V

Anonimo ha detto...

A quale cantiere navale hanno preso ste robe?

dajeiejee ha detto...

Ma sti cazzi regà. Ieri c'era la roma boni tutti. L'alieni ce l 'hanno una squadra di calcio per voi? Pe me stanno avanti anni luce. Bellaaa

 


Post più popolari

 SEGUICI SENZA CENSURA SU TELEGRAM

AddToAny