quotidiana, evitando di parlarle o spettacolarizzandola in fiction televisive o cinematografiche in cui l’eroe immortale di turno uccide i suoi nemici come se fossero mosche.
C’è un libro: “Biocentrism: How Life and Consciousness Are the Keys to Understanding the Nature of the Universe”(Biocentrismo: come la vita e la coscienza sono le chiavi per comprendere la natura dell’universo) che sta destando un forte clamore nel mondo del web, incuriosito dal nucleo portante della pubblicazione: la vita non finisce quando il corpo muore, ma può durare per sempre.
L’autore di questa rivoluzionaria idea, messa nero su bianco nel libro summenzionato, è Robert Lanza, votato dal New York Times come “il terzo più importante scienziato vivente”, nominato dal Time Magazine come “una delle persone più influenti del mondo”. Lanza, esperto di medicina rigenerativa, direttore scientifico presso l’Advanced Cell Technology e professore aggiunto presso la Wake Forest University School of Medicine con più di 30 libri all’attivo, tra cui “Principles of tissue engineering” (Principi di ingegneria dei tessuti) e “Essentials of stem cell biology”(Fondamenti di biologia delle cellule staminali), conosciuto per la sua vasta ricerca sulle cellule staminali, famoso per aver condotto diversi esperimenti di successo sulla clonazione di specie animali in via d’estinzione, appassionatosi di recente alla fisica, alla meccanica quantistica e all’astrofisica, grazie alla poliedricità dei suoi studi, ha elaborato la teoria del Biocentrismo, secondo la quale la morte, come noi la conosciamo, non è altro che un’illusione generata dalla nostra coscienza.
29 commenti:
Lo scopo è rompere il cazzo...
Si e vero concordo, peccato che l'autore si è dimenticato di dire che nel cervello, c'e una piccolina pallina che rimbalza nel cranio da fin quando si nasce, a fin quando si muore, su questa pallina ci sono 2 scritte: la prima è rompere i coglioni al prossimo, la seconda e buco chi legge.
Vedo che avete dato l'idea della vostra risposta ....e grazie a gente come voi che si progredisce .....
Ma se per voi letture di questo tipo sono noiose,o non decifrabili,perchè le leggete?
Perchè non restate davanti al vostro profilo facebook a discutere di amenità frivole,tipo a che ora vi siete lavati i denti oggi,l'idea per un nuovo tatuaggio o il vip del momento?
i primi due commenti sono così stupidi che fanno capire tanta cose
Effettivamente sarebbe troppo riduttivo pensare alla morte come al nulla quando il nulla esiste. Ipotizzando che la nostra coscienza vada oltre la morte fisica dell'organismo, il problema è che non abbiamo consapevolezza di ciò, non potendo ricordare (forse perchè non essendoci più un cervello e memoria) il trapasso, che come dice nell'articolo si ripeterebbe all'infinito. Se riuscissimo a ricordare ciò che accade avremmo tutte le risposte alle fatidiche domande a cui non esiste (attualmente) una risposta.
Guardate su you tube i video dell astrofisica quantistica Giuliana Conforto..anche lei sostiene ciò.
Ma che cazz??!? E io dovrei ripetere questa tipologia di esistenza di merda all'infinito?? Piuttosto dico a dio di annullarmi! Fanculo, ma scherziamo ragazzi, una volta basta e avanza di brutto, da quando sono nato ho visto tanta di quella merda che mi è venuto un travaso di bile, dio bono!!
La persona morta, durante il viaggio attraverso il tunnel, non finisce all’Inferno o in Paradiso, ma in un mondo simile a quello da lei una volta abitato, ma questa volta viva, e questo si ripete all'infinito.
posso dire che tutto ciò e molto vicino alla realtà se non addirittura un delle possibilità più affascinanti,soprattutto se si capisce che il passaggio dimensionale e vero ed esiste come esistono i multi-versi e come molte leggi matematiche non riescano a dare una spiegazione a questo fenomeno.
articolo eccezionale peccato che alcuni non lo riescano ad apprezzare magari il tempo li darà una mano;V
Cosa sono i deja vu' se non ricordi di un'esistenza gia avvenuta nel multiverso.
Pensateci!
Damocle
"E mi piaceva tutto della mia vita mortale, noi non siamo mai morti, e non siamo mai nati"
Franco Battiato, Testamento.
Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. La morte è come un sonno senza sogni da cui non ci si risveglia più. Noi viventi diciamo che esistiamo,la morte è l'esatto contrario la fine dell'esistenza. Niente percezioni,niente sensi,niente consapevolezza,semplicemente cessiamo di esistere come è nell'ordine naturale di ogni cosa nell'Universo. Perchè nessuno è mai tornato dalla morte? Semplicemente perchè quando uno muore ha cessato definitivamente l'esistenza,non esiste più ne sotto alcuna forma ne sotto alcuna sostanza. Fine del ciclo naturale dell'esistenza.
Ma. Dicano quel che vogliano. A circa 18 anni ho avuto un incidente quasi mortale e vi posso certificare che l'anima sopravvive e l'aldilà esiste. Non ho visto tunnel ma una specie di tribunale dove ero messa davanti alla mia vita trascorsa e un giudizio mi attendeva. In pochi istanti, quelli dell'impatto, il tempo si è come fermato. L'anima esiste, eccome. Ovvio, senza un'esperienza diretta non so se lo crederei con certezza. Forse, è proprio questo che serve: visitare l'aldilà da vivi, unico modo per avere la certezza della sua esistenza, o meno. Fino ad allora, solo chiacchere.
Per i primi due commenti: Paura eh? Certo che vai a trattare di queste cose e subito partono i servi dei servi che non potendo discutere la buttano sulle volgarità,stessa cosa per altri argomenti scomodi...andate sul sito di casa cicap cosi Piero Angela vi dice cosa dovete fare oggi bei schiavetti...avanti cosi terra real-time!!
In tempi diversi e con linguaggi diversi, rispetto all'esempio di Lanza sulla personale percezione dei colori, il filosofo Nagel esponeva lo stesso teorema in ordine al gusto di cioccolato.
quindi la fisica quantistica (e ben venga) con mezzi e linguaggi diversi sta certificano quello che gli antichi libri sapienzali, le metafisiche, le obbedienze e ultime ma non meno importanti le filosofie dicono da sempre.
Chissà che sia la volta che una buona parte di questa umanità apra gli occhi .
l'uomo cercarla luce quando è al buio....spesso se ne vede troppa chiude gli occhi.
Interessante...
Io sono stata in coma e posso confermare che sono uscita dal mio corpo e poi sono rientrata.
Qualcuno di voi mi può raccontare le proprie esperienze di pre morte? L argomento mi affascina avendo perso da poco mia madre.
Non è facile, si tratta di esperienze personali. Io mi sono trovata in una specie di Tribunale, dico così perchè non riuscivo a vedere chiaramente dove mi trovassi, la vista era annebbiata. Qualcuno chiedeva: cosa hai fatto di bene o di male? E mi venivano fatte vedere immagini della mia vita. Non me le ricordo, ma è rimasta indelebile in me una cosa: primo, non potevo assolutamente difendermi dalle mie azioni o pensieri "cattivi", il giudizio era implacabile, e secondo, la logica con era formulato non era assolutamente quella umana. Per spiegarmi, se ti chiedessero: cosa hai fatto di bene o di male? Diresti delle cose... ecco, assolutamente la logica del bene e del male era diversa. Il giudizio finale era di una condotta nè buona nè cattiva, più che altro, deludente.
Infatti, alla fine di tutto ciò, una voce proveniente dalla mia destra mi diceva: una vita vissuta così è inutile. Preciso che avevo 19 anni, non ero una grande credente e non avevo ricevuto una vera propria educazione religiosa ed ero la classica brava ragazza brava a scuola. Come un'italiano medio, insomma. A quell'età a tutto pensavo tranne che all'al di là.
Quell'esperienza, estremamente reale, ha fatto sì che, poi, la mia vita ha preso tutta un'altra strada.
Questo credo sia un criterio importante: se l'esperienza è reale, è uno shock per la coscienza, e qualcosa nella vita poi cambia di certo. Altrimenti, se è solo un racconto che non lascia "conseguenze", è una bufala.
Credimi sono solo allucinazioni dovute alla mancanza di ossigeno al cervello e per quelli che invece vedono una luce radiosa e un senso di pace e beatitudine sono solo le endorfine che il cervello rilascia quando uno è vicino alla morte. La morte è la totale cessazione di tutto. È nella logica dell'Universo,tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Non esiste niente dopo la morte,nessuno è mai tornato dalla vera morte perchè con essa è finito completamente tutto. È come un sonno che dura per sempre,però senza sogni per dirla in maniera semplicistica.
Niente inizia e niente finisce.....tutto è.
Per il commento delle 23:12, spero che tu abbia ragione amico perchè non ci tengo proprio a rivivere altre vite. Dall'anonimo del 23 gennaio 20:54
Per anonimo del 28 gennaio: non ho subito nessuna mancanza di ossigeno al cervello. Incredibilmente non ho ricevuto danni fisici dall'incidente, sono ricaduta qualche metro più in là ma senza danni a parte un occhio nero. Il giorno dopo infatti sostenni un esame all'università. Con grande disappunto dell'avvocato che curò il caso e che, a causa di quella certificazione dell'esame, non riuscì ad ottenere il risarcimento che sperava. Credi tu a chi ha vissuto l'esperienza, o almeno lascia aperto uno spiraglio.
Scientificamente parlando, se non hai prove non puoi affermare che un fenomeno non esiste.
Poi, veramente, che vuol dire questa frase: "nessuno è mai tornato dalla vera morte perchè con essa è finito completamente tutto"?
L'affermazione è falsa. Gente è andata e tornata a monti, solo che se non ci vuoi credere, sei libero di farlo. Anche io mi considero una di quelli che, uno sguardo sull'aldilà, l'ha dato direttamente.
Ma più che altro ci si può riferire alla tradizione letteraria occidentale, dall'ellenismo ad oggi, che è ricca di individui che sono andati e tornati e l'hanno testimoniato e, guarda caso, sono tra i più famosi autori della storia, dai poemi greci all'Eneide di Virgilio, alla Divina Commedia di Dante.
Per non parlare di tutte le testimonianze contemporanee di scienziati sulla questione.
Sai cosa penso? Che la morte fa paura, è un mistero insondabile con la mentalità ordinaria, il più insondabile di tutti. Non sappiamo come affrontarlo, e quindi si, ne abbiamo terrore, non solo paura. Ecco perchè è più facile negarne l'esistenza, convincendosi che con la morte, senza dolore o tristezza alcuna, semplicemente scompariamo.
Ma dentro di noi la domanda rimane sempre aperta...
La morte fa paura?!? ahahaaahaa, che ridicola, parla per te. L'anonimo del 28 ha ragione perchè la fine è nell'ordine delle cose esistenti,quindi tranquillizzo anche l'anonimo del 23 gennaio, e meno male che sia così perchè voi razza bastarda mi avete proprio rotto il cazzo MOTHERFUCKERRRR!!! ps. è logico che una donna speri di vivere per sempre, a voi sterco del creato basta solo farsi impiombare a letto e la vita ha senso, mi fate cagare l'anima
Che bella la morte,la mia dolce e tenera amante,ti amo alla follia,tu non guardi in faccia a nessuno,ricchi e poveri,forti e deboli,cattivi e buoni,giovani e vecchi,potenti e insignificanti,tu prendi con te tutti quanti senza fare distinzioni sociali o di classe e li livelli tutti. Cibo per vermi diventa l'uomo più ricco e potente del mondo tanto quanto lo diventa l'uomo più povero e insignificante del mondo,non fai alcuna distinzione.I Love You!
Noi non corriamo verso la morte, fuggiamo la catastrofe della nascita, ci affanniamo, superstiti che cercano di dimenticarla. La paura della morte è solo la proiezione nel futuro di una paura che risale al nostro primo istante. Ci ripugna, certo, considerare la nascita un flagello: non ci è stato forse inculcato che era il bene supremo, che il peggio era posto alla fine e non all'inizio della nostra traiettoria? Il male, il vero male, è però dietro, non davanti a noi. è quanto è sfuggito al Cristo, è quanto ha invece colto il Buddha: "Se tre cose non esistessero al mondo, o discepoli, il Perfetto non apparirebbe nel mondo…". E, alla vecchiezza e alla morte, antepone il fatto di nascere, fonte di tutte le infermità e di tutti i disastri. "Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973"
Io credi che dipotesi la morte c'è il nulla.
Eppure avevo 10 anni ero in camera da letto con mia madre e mia sorella maggiore è d improvviso,il cuscino dove dormiva mio padre che è venuto a mancare qualche anno prima,prende a bruciare dalla interno e si forma l alone marrone come se stesse andando in fiamme.
Il tempo di andare a prendere l acqua che questo alone pian piano è svanito e il cuscino era indenne.
Scusa della lunghezza. ...
Ma qualcosa di strano c'era.
Io credi che dipotesi la morte c'è il nulla.
Eppure avevo 10 anni ero in camera da letto con mia madre e mia sorella maggiore è d improvviso,il cuscino dove dormiva mio padre che è venuto a mancare qualche anno prima,prende a bruciare dalla interno e si forma l alone marrone come se stesse andando in fiamme.
Il tempo di andare a prendere l acqua che questo alone pian piano è svanito e il cuscino era indenne.
Scusa della lunghezza. ...
Ma qualcosa di strano c'era.
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