Charlie Hebdo, si suicida un poliziotto coinvolto nell'indagine

Numero due della polizia giudiziaria di Limoges, faceva parte di una missione che collaborava all'inchiesta sul Charlie Hebdo.
Si è sparato alla testa nel suo ufficio con l’arma d’ordinanza Nella notte tra mercoledì e giovedì si è tolto la vita un dirigente di polizia che aveva indagato sulla strage al Charlie Hebdo. Ne danno notizia i quotidiani Le Populaire e Le Parisienne. Si tratta del numero due della polizia giudiziaria di Limoges e faceva parte di una missione che collaborava al caso. L’uomo, che si è sparato alla testa nel suo ufficio con l’arma d’ordinanza, aveva 44 anni, e aveva iniziato la propria carriera in polizia nel 1997 a Versailles. Nel 2007 era diventato commissario e poi capo della sicurezza del dipartimento della Haute-Vienne. Era arrivato a Limoges nel 2012 nella veste di vice direttore del servizio di polizia regionale. Sul caso è stata aperta un’inchiesta: non si sa ancora se vi sia un legame con il caso che sta sconvolgendo la Francia in questi ultimi giorni.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Chissà chi lo avrà suicidato???

Anonimo ha detto...

sapeva troppo? o voleva sapere troppo? o ha sbagliato qualcosa? oppure e solo una mera coincidenza?

Anonimo ha detto...

Semplicemente era arrivato alla conclusione reale dei fatti un pò troppo velocemente. Mi pare di aver capito che a parecchi di noi già dall'inizio si erano aperti gli occhi, figuriamoci ad un poliziotto del genere che ha tute le prove sotto mano. F.

Anonimo ha detto...

Il presidente hollande parlava di falle nella sicurezza in ordine ai drammatici fatti di cui in argomento. I servizi segreti europei sono storicamente servizi di tutto rispetto così come in tutto l'occidente...una falla a quei livelli non è mai un errore..ma una svista voluta.
anche questo sarà un segreto svelato tra 20 o 30 anni...come sempre. .intanto è morta un sacco di gente innocente. E se il traguardo era quello di creare un gigantesco pensiero collettivo.....ci sono riusciti .
creo un problema...offro una soluzione ...
chissà cosa dovremo ancora vedere....

Anonimo ha detto...

intanto stanno già parlando tutti di necessità di"rinunciare" a una parte della propria privacy e libertà in cambio di una maggiore sicurezza e ci sono infiniti richiami all'unità, in particolare europea. ma guarda un po'..... Poi, quando avranno introdotto nuove leggi restrittive e, nonostante questo, si verificherà un nuova "falla" in occasione di qualche altro attentato, proporranno una ulteriore torchiatura e... così via.

Anonimo ha detto...

Ho la vaga idea che il tutto sia stato altamente gonfiato per ottenere poi altri effetti; la restrizione delle liberta' personali
con la scusa del terrorismo. E non sarebbe la prima volta che succede!!!
Quelli che vogliono mantenere lo status quo sono furbi come le volpi!!!

Anonimo ha detto...

Parlare di privacy oggi è una minchiata pazzesca... allo stato attuale possono controllare anche quante volte cago al giorno. Il livello di controllo a cui puntano va ben oltre l'immaginario.
intanto si parla di crisi e soldi bruciati dalle borse... però non è fumo quel che sta riempendo le casse dei furbetti. Altro che leopardo nebuloso, è l'onesto che va inserito nella lista delle specie estinte. Quelli ancora in vita sono morti che camminano.

 


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