L’UNIONE EUROPEA NON REGISTRA I DATI DI INQUINAMENTO DELL’ARIA DAL 2002. PERCHE’?

di Gianni Lannes - L’inventario nazionale delle emissioni inquinanti nell’aria e delle loro sorgenti non viene aggiornato da ben 12 anni, quasi 13. Per quale ragione? Forse, cercando determinanti agenti inquinanti, se ne troverebbero altri,
come alluminio e bario? Il punto non è stabilire se ci sia o meno contaminazione, ma il livello di inquinamento, ormai ben al di là delle soglie biologiche di tolleranza (non dei limiti "legali" vigenti, stabiliti in base a criteri economici, dunque non vitali, e quindi illegali). I primi a morire di strane malattie (mai viste prima) sono stati gli alberi, come ad esempio gli ulivi nel Salento. Provate ad osservare la realtà con i vostri occhi, e non con il paravento.

Diamo i numeri ufficiali dello Stato italiano (Istituto superiore di sanità): "un morto su cinque per inquinamento atmosferico". Aprite gli occhi: ci stanno avvelenando, grazie anche alle nostre disattenzioni. Il governo e le forze armate United States of America, in accordo con alcune famigerate corporations, hanno ridotto l'Europa in una gigantesca camera a gas, a cielo ormai agonizzante.

Ecco cosa recita la versione ufficiale propinata dalle autorità ai sudditi italidioti:

«INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti) ed EPER (European Pollutant Emission Register) sono registri integrati nati nell'ambito della direttiva 96/61/CE, meglio nota come direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control). Essi sono il risultato di un approccio integrato alla gestione ambientale che coinvolge i governi, le industrie e il pubblico e dà la possibilità a quest'ultimo di esercitare il proprio diritto di accesso ad informazioni ambientali in maniera semplice attraverso la moderna tecnologia».

Il nodo cruciale è accertare il livello di inquinamento dell’aria, provocato anche e soprattutto dall’aerosolchemioterapia bellica che la NATO manda in onda nei cieli del vecchio continente, ovvero sui centri abitati, dalla Norvegia alla Turchia.

Singolare coincidenza: proprio nel 2002 è stato avviato su larga scala, lo spargimento di scie chimiche, a seguito degli accordi segreti stipulati nel 2001 da ogni staterello europeo con il governo di Washington ( a firma di G.W. Bush). E guarda caso, proprio nel 2002 sono state rpesentate le prime due interrogaziponi parlamentari in Italia, ancora oggi senza risposta, nonostante siano trapassati invano tanti governicchi di centro, destra e e finta sinistra come ha inequivocabilmenbte attestato il cosiddetto "renzusconi" agli sgoccioli.

Che fare? Occorre una ferrea strategia difensoiva, ma soprattutto mettere in atto quanto prima una strategia offensiva per annichilire chi attenta alla vita. Dunque, smettetela di lamentarvi e diamoci da fare, per trovare rimedio tutti insieme.

riferimenti: 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/scie-chimiche-laccordo-segreto-dei.html 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/10/napolitano-renzi-tirate-fuori-laccordo.html 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/10/scie-chimiche-avvelenamento-di-stato-su.html 

http://www.eper.sinanet.apat.it/site/_contentfiles/00000000/30_Rapporto%20INES%202003.pdf

http://www.eper.sinanet.apat.it/site/_contentfiles/00000000/47_Rapporto_E_PRTR.pdf

http://www.eper.sinanet.apat.it/site/_contentfiles/00000000/33_INES%20EPER%20verso%20il%20PRTR.pdf

http://www.eper.sinanet.apat.it/site/it-IT/Documentazione/Documentazione/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Proprio perchè ci stano avvelenando
occorrerebbe,a mio avviso,tenere i
conti di qualunque spesa per salute
o bonifica ambientale di qualunque tipo e,quando sara' il momento presentare il conto.Tutti coloro che
hanno supportato questo,politici,giornalisti,militari
ambientalisti ecc.essendo molto sensibili al denaro andrebbe loro sequestrato ogni bene e restituito
al popolo sovrano.Il carcere sarebbe troppo poco.

 


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