“A differenza delle finanze, i diritti umani e le libertà fondamentali non possono beneficiare di salvataggi internazionali”
Le misure d’austerità adottate in risposta alla crisi economica hanno avuto un impatto drammatico sui diritti umani. Hanno colpito in particolare il mondo del lavoro e la sanità, determinando un aumento senza precedenti della disoccupazione, determinato effetti sociali disastrosi e scalfito le libertà fondamentali in Grecia. A denunciarlo è l’International Federation of Human Rights (FIDH) ed il suo membro greco, la Lega ellenica per i diritti umani (HLHR) in un rapporto del 18 dicembre 2014.
Il rapporto dimostra come quello che è iniziata come una crisi economica e finanziaria si è presto trasformato in un assalto ai diritti umani e agli standard democratici non solo in Grecia ma in tutti i paesi che hanno subito un destino similare. “Gli obiettivi draconiani di deficit e debito imposti dalla Troika sono stati raggiunti con tagli alle spese pubbliche, inclusi i servizi essenziali come lavoro e sanità, senza alcuna considerazione dei bisogni minimi e senza il rispetto dei diritti essenziali”. E poi un attacco diretto al governo (Troika): “Il governo ha anche adottatto una crescente posizione autoritaria rispetto alla critica pubblica”.
Mentre un’ulteriore estenzione del “salvataggio” della Grecia viene negoziata tra l’Eurogruppo e la Grecia in una delicata fase di elezione del Presidente della Repubblica, il rapporto segnala che, insieme ai deficit pubblici, ad essere tagliati, non solo in Grecia, sono gli spazi per diritti e libertà. “Mentre possiamo accettare che circostanze eccezionali richiedano risposte eccezionali, il modo in cui queste politiche sono state attuate in questo contesto hanno fallito nel rispetto degli standard minimi internazionali”, ha dichiarato il presidente di FIDH Karim Lahidji. “A differenza delle finanze, i diritti umani e le libertà fondamentali non possono beneficiare di salvataggi internazionali”, ha dichiarato Konstantinos Tsitselikis, presidente di HLHR. “Le violazioni dei diritti umani sono stati considerati come semplici danni collaterali in una gestione ampia della crisi, o come una risposta meritata al problema greco. E’ semplicemente inaccettabile”, ha concluso Dimitris Christopoulos, Vice Presidente di FIDH.
Può uno stato imporre queste misure senza precedenti senza un’oppressione? Si domanda il blog Ktg che analizza il rapporto. Impossibile, ma per quello esiste la Troika…
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