9 ingredienti di origine animale nascosti in cibi e in cosmetici

Di Gaia Di Giovanni - I cibi animali e i loro derivati sono onnipresenti nella nostra vita perchè nel tempo abbiamo creduto di avere l’esigenza di elementi nutritivi che gli animali potevano offrire.

Probabilmente però non si tratta di vera necessità, o meglio, la necessità di alcuni elementi esiste davvero ma dovremmo chiederci se è giusto procurarli proprio dagli animali soprattutto adesso che esiste per ogni cosa un’alternativa vegetale o comunque etica.
Forse una spiegazione esiste: è difficile, impegnativo e costoso trovare e lavorare elementi naturali piuttosto che allevare animali in massa, ucciderli e prenderne quello che serve.
Di conseguenza chiunque volesse vivere in modo etico, eliminando qualsiasi animale dalla propria quotidianità e, perché no, anche i derivati che provocano tanta sofferenza, ha tantissime difficoltà nella scelta di prodotti alimentari e non, che nascondono al loro interno ingredienti di origine animale dichiarati in etichetta ma che non conosciamo e, quindi, ignoriamo.
In molti alimenti confezionati, ad esempio, sono presenti additivi che portano i nomi di lettere e numeri, come la E120, colorante rosso usato per dolci, bevande e anche cosmetici, derivato dal corpo di femmine gravide di insetti.
Altre bevande sconsigliate sono quelle arricchite con omega 3 che è estratto dai pesci e, sappiamo bene, è possibile assumerlo in altro modo, più naturale (per esempio mediante il consumo di noci e di semi di lino).
Il castoreo, invece, è una sostanza ricavata dalle ghiandole dei castori e contenuta in alcuni profumi; non è però chiaramente specificata nel settore alimentare, definito semplicemente come aroma.
Quando invece abbiamo una mancanza di fosforo e facciamo uso di integratori troviamo la E542, proveniente da ossa di animali; è facile che sia anche presente nei dentifrici.
Attenzione anche alle dolcissime caramelle gommose, perché molti pensano si tratti solo di zucchero, in realtà la gelatina contiene cotenna di maiale, strati di pelle di bovino e ossa di entrambi; non è disgustoso?
Un prodotto simile, la colla di pesce, viene inserita nel processo di produzione di alcune birre, anche abbastanza comuni.
E, a proposito, le ossa carbonizzate degli animali sono utilizzate per la lavorazione dello zucchero, precisamente per renderlo così bianco.
Parliamo anche dei prodotti da forno, la maggior parte contengono strutto, cioè puro grasso animale che, se notiamo, è usato anche, spesso, per insaporire patatine e arachidi.
Per quanto riguarda la cura del nostro corpo, la cheratina è usata tantissimo per arricchire il nostro shampoo, dovremmo però sapere che è un mix di zoccoli, pelle e peli di animali, giusto per esserne consapevoli.
Le sostanze poco etiche sono davvero tante ed è ovvio che non tutti ne conoscono la denominazione scientifica che spesso ci confonde.
Crediamo di acquistare prodotti naturali, senza crudeltà, ci impegniamo nella scelta di questi e, a nostra insaputa, assumiamo invece ingredienti di origine animale e soprattutto parti che mai sceglieremmo volontariamente perché ossa tritate diventate gelatina non potrebbero mai essere invitanti, per nessuno.
Purtroppo non possiamo fare molto e, sapendo che i prodotti 100% vegetali esistono davvero anche nei comuni supermercati, non dobbiamo perderci d’animo, leggiamo sempre le etichette e comprendiamone ogni singolo ingrediente perché sul prodotto, anche se in modo poco chiaro, è sempre specificato tutto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Chissà cosa avranno gli animali che gli esseri umani non hanno???

 


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