di Luciano Lago - I sostenitori del libero mercato come “fattore di progresso” ci hanno
raccontato che l’Italia, come qualsiasi altro paese, deve rinunciare a
molti dei servizi che oggi sono in mano pubblica, dello Stato o degli
Enti Locali,
per procedere alle privatizzazioni che darebbero luogo a
maggiore efficienza e alleggerirebbero i conti del debito pubblico.
Sarà come dicono lorsignori, i sostenitori ad oltranza delle teorie
neoliberiste e del primato del mercato sulle esigenze della collettività
e delle persone. I partiti di governo in Italia, per primo il PD, sono i
primi convinti assertori della necessità di liberalizzare e rottamare
ogni incrostazione di mano pubblica in conformità alla esigenza di
adeguarsi al mercato omologato ed all’Europa.
Matteo Renzi lo ha sostenuto anche alla Leopolda ed in altre
occasioni: “non bisogna avere nostalgia per rimanere aggrappati al
vecchio mondo, quello dove lo Stato provvedeva a tutto, forniva i
servizi, pagava le pensioni, gestiva gli ospedali, provvedeva ai
trasporti, dava le case popolari a meno abbienti, ecc… Non esiste più il
posto fisso, il mondo è cambiato”.
Molto meglio certo avere uno Stato più snello ed affidare tutti i
servizi ai privati che possono gestirli con efficienza: i trasporti, la
sanità, i fondi pensione, ecc., tutto a società private che
svilupperanno (secondo Renzi ed i suoi sodali del PD) anche posti di
lavoro e alleggeriranno i compiti dello stato.
Tutto questo nella teoria ma, per verificare come questa idea possa
essere messa in pratica, disponiamo di un ottimo esempio in un paese a
noi vicino e simile all’Italia, per molti aspetti: la Spagna.
Bene in Spagna si è proceduto già nel corso del 2013 ad alleggerire lo Stato e gli enti locali dai tanti compiti che gravavano su di esso. Ad esempio la municipalità di Madrid (el Ayuntamiento) e di altri governi regionali, aveva annunciato la vendita di 5.000 appartamenti (di proprietà pubblica) a consorzi privati come Goldman Sachs e Blackstone, assicurando che non si sarebbero variate le condizioni per gli inquilini con i quali era stato fissato il costo dell’affitto.
Bene in Spagna si è proceduto già nel corso del 2013 ad alleggerire lo Stato e gli enti locali dai tanti compiti che gravavano su di esso. Ad esempio la municipalità di Madrid (el Ayuntamiento) e di altri governi regionali, aveva annunciato la vendita di 5.000 appartamenti (di proprietà pubblica) a consorzi privati come Goldman Sachs e Blackstone, assicurando che non si sarebbero variate le condizioni per gli inquilini con i quali era stato fissato il costo dell’affitto.
Questo era un patto in teoria ma la dura realtà ha iniziato a
manifestarsi mano a mano che i contratti di affitto sono arrivati a
scadenza. Risulta che la Goldman Sachs ha richiesto la rivalutazione del
canone che viene adesso adeguato al mercato, risultando un rincaro
degli affitti che può arrivare a 8/10 volte il canone pagato in
precedenza. Vedi: Goldman Sachs atemoriza a familias espanolas humildes aumentandoles la renta.
Esemplare il caso di Jamila Bouzelmat, una signora di 44 anni, madre
di 6 figli, la quale pagava 53 euro di affitto per la sua casa e
sopravviveva grazie ad un assegno di 500 euro per la disoccupazione che
viene corrisposto al marito e di colpo di è vista recapitare una
richiesta di canone rivalutato per 436 euro mensili .Come lei altre
migliaia di inquilini, di basso reddito, che godevano di un canone
agevolato per gli appartamenti di case popolari (edilizia pubblica),
trovandosi in situazione di mancanza di lavoro o di precarietà i quali,
alla scadenza del contratto, si sono visti recapitare i nuovi canoni
dalla società proprietaria degli immobili ex pubblici ed ora vivono nel
terrore di essere sfrattati.
La Goldman Sachs, che adesso risulta proprietaria del 15% degli
immobili, ha agito in maniera del tutto legale, avendo acquisito la
proprietà degli appartamenti, che si era deprezzata per la crisi di un
40% circa, ha proceduto a vendere rivalutando le rendite delle sue
proprietà immobiliari come avrebbe fatto qualsiasi altro proprietario
immobiliare, attento alla redditività del suo investimento.
Naturalmente questo ha provocato forti proteste e manifestazioni in
Spagna e soltanto a causa di queste, risultano al momento sospese le
esecuzioni di sfratto alle famiglie che non riescono a pagare i canoni
rivalutati.
Tuttavia la vicenda è significativa perchè indica chiaramente, per
chi ancora non lo avesse capito, quali siano i reali beneficiari delle
politiche di austerità e di privatizzazione fortemente volute in Europa
dai partiti anti popolari che applicano le ricette neoliberiste dettate
da Bruxelles e dai governi complici. Non a caso emergono sempre le
grandi società speculative come la Goldman Sachs come i reali
beneficiari dei processi di privatizzazione.
La Spagna in questo è un paese esemplare, infatti ci dicono che ha
applicato con successo le famose “riforme” che in Italia ancora tardano
ad attuarsi, ci viene indicato come esempio, dato che, fra l’altro, ha
privatizzato anche una buona parte del sistema sanitario ove risulta che
già il 40% circa degli ospedali siano passati in proprietà ai privati,
con effetti di alleggerimento del costo per lo Stato del sistema
sanitario ma non altrettanto per i cittadini ai quali sono state
aumentate le rette ed il costo dell’assistenza.
In Italia non tarderanno ad arrivare queste riforme richieste
dall’Europa e che Renzi si è impegnato a fare per dimostrare che loro
sono “un governo serio” e “credibile” nei confronti delle istituzioni di
Bruxelles e del FMI che preme da tempo per aprire la strada anche in
Italia all’arrivo dei grandi avvoltoi come Goldman Sachs e Blackstone.
In base ai piani già pronti dell’elite finanziaria, in Italia si
potrà privatizzare tutto: dalla rete elettrica ai servizi di trasporto,
agli ospedali, al sistema di previdenza ed alle assicurazioni sugli
infortuni. Sarà un sistema molto innovativo ed amerikano che spazzerà
via le vecchie incrostazioni stataliste.
La popolazione italiana, nel frattempo opportunamente mescolata con
le centinaia di migliaia di nuovi arrivati dall’Africa e dall’Asia,
potrà sperimentare i “vantaggi” del mercato aperto, della società
multiculturale, emancipata e finalmente moderna e liberista, quella che
tanto piace al fiorentino ed ai suoi finanziatori.
Nella foto in alto: manifestazioni contro gli sfratti (desahucios) a Madrid
1 commento:
Ce lo farei stare a lui e alla sua famiglia con 800 euro al mese e con l'angoscia di non sapere se il giorno dopo lavorerai e porterai a casa qualche soldino o se ti sbatteranno in mezzo ad una strada,fottuto massone pezzo di merda servo dell'alta finanza. A lui e chi vota quel partito sapendolo benissimo che è una merda di partito al servizio del più bieco e becero capitalismo.
Posta un commento