La propaganda inventa sempre nuove terminologie che vengono vendute al
pubblico come un dato di fatto; tanto nessuno si pone domande
sull'origine della nuova definizione o sul fatto che il giorno prima
nessuno conosceva il termine nè ciò che esso identificava, mentre il
giorno dopo ogni media ne parla come se fosse sempre esistito.
E così abbiamo le "Bombe d'acqua",
oppure l'isis che spunta fuori dal
nulla conquistando interi paesi e sostituendo provvidenzialmente
al-Qa.ida, solo per fare due esempi recenti.
Vedremo cosa si inventeranno per l'evento di due giorni fa; esattamente
il 22:09:2014, la città di Venezia ha subito infatti un bombardamento
completamente assurdo e pazzesco di grandine.
Per più di venti minuti, con una furia incredibile, una tempesta di
ghiaccio si è abbattuta sulla città arrivando in alcune zone a coprire
la pavimentazione con oltre 5 centimetri di chicchi ghiacciati grossi
come noci.
Per avere un'idea è sufficiente guardare queste foto:
...O questi video:
Anche questi due articoli rendono bene la straordinarietà dell'evento:
Molti articoli dunque, mentre i "veci" (i vecchi, gli anziani Ndr) che
ricordano benissimo la laguna ghiacciata nel 1929 a causa di un inverno
particolarmente rigido:
...Ma non ricordano nulla di simile all'incredibile grandinata piovuta nella loro città.
I Veneziani sono sgomenti anche per un'altro fatto che i giornali si
sono dimenticati di riportare: questo ghiaccio non si è sciolto
velocemente come accade nelle normali grandinate; il mattino seguente
ricopriva ancora diverse zone e a Venezia , in questi giorni, non ci
sono certo temperature invernali; l'estate mai arrivata quest'anno (a
causa delle pioggie e per la mancanza del caldo torrido), ci regala
mattinate fresche e tarde mattinate calde quando non afose. Quale strana
tipologia di ghiaccio così stranamente resistente è caduta? Ci si
domanda.
Questo evento inusuale però è probabilmente servito a risvegliare il
troppo assopito senso critico dei cittadini dato che due giorni dopo e
cioè oggi: 24/09/2014, una consistente parte della popolazione lagunare
si è improvvisamente accorta di quello che accadeva sulle loro teste ed
ha inizato a chiamare i giornali allarmata.
I più attenti sanno fin troppo bene che le operazioni di aerosol o "Scie
chimiche" che dir si voglia, dal 2008 sui cieli veneziani non conoscono
tregua e si mostrano 24 ore su 24 (giorno e notte) in qualsiasi
condizione di temperatura o atmosferica. Già questo sarebbe sufficiente a
liquidare la banale scusa della "scia di condensazione" ma solitamente
il pubblico non ci fa caso, non se ne accorge neppure.
Oggi però, ciò che si è visto in cielo era davvero troppo. Scie
persistenti da orizzonte a orizzonte, quindi lunghe centinaia di km
fabbricate in continuazione e a un ritmo frenetico (moltissimi aerei in
transito) che durante le ore di persistenza si ingigantivano sempre più
fino ad arrivare verso l'una del pomeriggio a una totale e artificiale
copertura del cielo.
Qui potete vedere un video che ho girato con il telefonino e che grazie
ai punti di riferimento a terra mostra chiaramente la dimensione delle
scie appena formate rispetto a quelle presenti da alcune ore. La
crescita esponenziale delle dimensioni della scia è davvero
impressionante:
Sempre con il telefonino ho scattato alcune fotografie che riporto qui:
Come dicevo, il cielo di questa mattina ha impressionato molte persone e
a sorpresa, verso sera, mi segnalano il seguente articolo prontamente
apparso sul sito del Gazzettino, il quotidiano veneto:
L'articolo per certi versi è sorprendente; non parla al solito di
complottisti visionari ma denuncia i fatti e il silenzio degli organi
competenti interpellati dal consigliere comunale Alessandro Scarpa in
merito agli eventi del mattino.
L'unico ente che risponde al consigliere è l'osservatorio aria dell'ARPAV e, cito dall'articolo:
"...L'unico ad avermi dato una risposta esauriente è stato il
Servizio osservatorio aria dell'Arpav, dove avevano già preparato una
relazione informativa per i cittadini. Secondo tale relazione, in
pratica, i gas degli aerei dopo 10 minuti si disperdono nell’ambiente per cui non va dato molto peso alle paure e alle sensazioni dei cittadini..."
A parte l'ultimo passaggio (in neretto) piuttosto emblematico che fa
ovviamente storcere il naso anche al consigliere comunale...
...Alessandro Scarpa non si mostra per nulla daccordo con le parole
dell'ARPAV ma si dimentica forse di sottolineare una cosa: nessuna delle
scie si è dispersa nell'ambiente dopo 10 minuti; quelli che l'ARPAV
chiama eufemisticamente: "gas degli aerei", hanno persistito per ore,
moltiplicando il loro volume e arrivando a una totale copertura del
cielo visibile.
L'articolo è comunque rilevante perchè punta il dito su questo problema;
il tutto poi succede in questo periodo in cui i grandi della terra
discutono di cambiamenti climatici e Obama invita la Cina a unirsi agli
Usa nella lotta al riscaldamento globale.
Peccato che chi discute del clima in questi giorni sono quegli stessi
governi che hanno documentato da tempo di possedere la tecnologia per
manipolare il clima e, cosa più importante, di avere la volontà di farlo
per scopi bellici, anche se la propaganda asserisce che queste
tecnologie possono essere utilizzate per scopi etici e umanitari come
quello di ridurre il riscaldamento globale.
I cittadini nel frattempo, tardi a svegliarsi, aspettano un nuovo
termine propinato dai media da inserire nel linguaggio popolare che
descriva un nuovo evento mai visto ma al quale dovremo abituarci.
Buon clima a tutti.
http://ilporticodipinto.it/content/tempo-che-impazzisce-scie-che-aumentano
http://alfredodecclesia.blogspot.it
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