Insolita invasione di moscerini nel reggiano

Sciami di insetti, in particolare di moscerini, stanno invadendo diverse zone della provincia. Secondo gli esperti, il fenomeno è legato in primis alle condizioni climatiche – molto variabili –, ma pure al fatto che i privati, in un’ottica di risparmio, quest’anno non avrebbero effettuato in maniera puntuale i trattamenti di disinfestazione nelle zone residenziali, tant’è che gli insetti
si concentrano anche nelle aree centrali delle città. Nella parte bassa della provincia si registra la presenza soprattutto di moscerini e mosche, mentre nelle zone alte di vespe e calabroni (questi ultimi sono stati segnalati all’Azienda sanitaria anche nell’Azzanese). «Quest’anno, il fenomeno della proliferazione di insetti volanti è molto più accentuato e diffuso rispetto al passato, tant’è che interessa tutta la provincia – ha fatto sapere Danilo Bazzana, tecnico della prevenzione del distretto Est dell’Azienda sanitaria –. Non ci sono confini entro i quali si registrano maggiori concentrazioni di insetti: i moscerini, per esempio, non si muovono soltanto vicino a frutteti e vigneti, ma anche dove sorgono campi di mais, nonché lungo le strade e nei centri abitati. Lungo l’arteria che porta da San Vito al Tagliamento a Villotta (e pure sulla Cimpello-Sequals) si possono notare colonne di moscerini ai lati della carreggiata». Le prime segnalazioni pervenute telefonicamente all’Azienda sanitaria risalgono a maggio. «Da escludere che il problema sia legato agli allevamenti, dove abbiamo effettuato sopralluoghi e appurato che è tutto regolare – ha spiegato Bazzana –. L'invasione di insetti è stata favorita dalle condizioni climatiche e dai cambiamenti repentini di temperatura: un’estate anomala come quella di quest’anno credo non abbia precedenti. Umidità e caldo hanno agevolato la schiusa delle uova». Ma, al di là delle variazioni climatiche, il proliferare di insetti è legato anche al calo dei trattamenti di disinfestazione da parte dei privati. «Un fatto reale, connesso alla crisi – ha concluso Bazzana –, ma cui l’Azienda sanitaria, che interviene solamente nelle aree pubbliche, non può porre rimedio». (g.s.)

 http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/09/05/news/provincia-invasa-da-sciami-di-moscerini-1.9880096

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non solo nel reggiano ma anche lungo la A14 ogni pianta aveva uno sciame di moscerini. Di quale esperimento si tratta?

Anonimo ha detto...

Settimana scorsa al passo di Valcava che è tra le province di Lecco e Bergamo c'erano senza esagerare sciami di migliaia di moscerini,non si poteva neanche aprire la bocca perchè si rischiava di inghiottirli.

 


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