Nave americana Donald Cook disarmata dai russi batte in ritirata!

Mar Nero, nave americana disarmata, scappa in un porto in Romania. 2 maggio 2014 – Mar Nero, altro smacco per le forze statunitensi. Il 10 aprile il cacciatorpediniere Donald Cook con missili Tomahawk a bordo è entrato nelle acque neutrali del Mar Nero. La comparsa delle navi da guerra americane in quel bacino è in contrasto con la Convenzione di Montreux. In risposta la Russia il 12 aprile, ha inviato un aereo disarmato SU-24
per il sorvolo del cacciatorpediniere americano. Nello stesso tempo, secondo il parere degli esperti, è stato dotato di un nuovissimo complesso russo da guerra radioelettronica. Secondo questa versione Aegis ha individuato da lontano un obiettivo volante, facendo scattare l’allarme. I radar americani hanno tracciato la traiettoria di avvicinamento al bersaglio. Improvvisamente tutti gli schermi si sono spenti, Aegis ha smesso di funzionare, i missili non erano in grado di ricevere segnali di puntamento. L’SU-24 invece nel frattempo ha sorvolato il ponte del cacciatorpediniere, ha fatto una virata da combattimento, simulando una attacco sul bersaglio. Poi ha fatto un’inversione, ripetendo la manovra. Ciò è stato ripetuto per ben12 volte. Secondo i funzionari militari statunitensi l’equipaggio a bordo della Donald Cook ha fatto diversi tentativi per radio con l’aereo da guerra russo chiedendo al pilota quali erano le sue intenzioni e l’invio di avvisi di rimanere a distanza di sicurezza, ma il pilota russo non ha risposto. A quanto pare tutti i tentativi di rianimare Aegis e impartire l’ordine di puntamento per il sistema di difesa antiaerea sono falliti. Gli esperti hanno spiegato questo fatto con l’esistenza di essenziali difetti nel sofisticato sistema moderno di difesa antiaerea e antimissilistica americano Aegis. Si tratta di capacità di accompagnamento del bersaglio. Funzionano bene quando le navi sono più di una e c’è coordinamento. In questo caso il cacciatorpediniere era uno solo.
sukhoi-su-24
Evidentemente l’algoritmo del funzionamento dei radar a bordo del cacciatorpediniere all’interno del sistema Aegis è stato messo fuori gioco dall’azione del sistema di soppressione radioelettronica istallata a bordo del SU-24. Aegis, innanzitutto la sua parte computeristica e radar, non ha funzionato come si deve. I mass media esteri riferiscono che dopo l’incidente Donald Cook è entrato d’urgenza in un porto in Romania. 27 uomini dell’equipaggio hanno inoltrato le richieste di congedo. Dicono che tutti i 27 uomini hanno scritto di non volere mettere a rischio le proprie vite. Ciò conferma indirettamente anche la dichiarazione del Pentagono, nella quale si affermava che l’azione ha demoralizzato l’equipaggio della nave americana. Il sistema, utilizzato dal SU-24 russo, con l’impiego del quale è stato messo in stato di shock il cacciatorpediniere americano Donald Cook, ha il nome convenzionale di Hibiny. E’ il nome di una catena montuosa sulla penisola di Kola oltre il Circolo polare artico. Hibiny è un sofisticatissimo complesso di soppressione elettronica dell’avversario che sarà istallato a bordo di tutti gli aerei russi in fase di realizzazione. Recentemente il complesso è stato testato per l’ennesima volta durante le esercitazioni in un poligono della Buryatia. A giudicare da tutto, i test sono stati coronati da successo poiché è stata presa la decisione di testare il complesso in condizioni avvicinate al massimo a quelle reali. Il Sukhoi Su-24, nome in codice NATO Fencer è stato il bombardiere tattico a bassa quota delle forze aeree sovietiche durante l’ultima fase della guerra fredda, ma è ancora una macchina largamente diffusa in diversi continenti. Wikipedia
http://www.iconicon.it/blog/
Fonti:http://italian.ruvr.ru/2014_04_27/Mar-Nero-e-il-marchio-nero-per-il-sistema-americano-Aegis-7206/ http://en.wikipedia.org/wiki/USS_Donald_Cook_(DDG-75)

http://indian.ruvr.ru/2014_04_21/Russian-Su-24-scores-off-against-the-American-USS-Donald-Cook-5786/ Attraverso: http://guardforangels.altervista.org/blog/nave-americana-donald-cook-disarmata-dai-russi-27-marinai-si-dimettono

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