Goodbye America...

di Manibal Sarkis y Tamer Sarkis Mentre il presidente russo e quello cinese erano riuniti a bordo di una nave da guerra per dare l’ordine dell’inizio delle terze manovre marittime congiunte, i rappresentanti di entrambi i paesi nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, utilizzavano per la quarta volta il veto con la finalità di difendere la Repubblica araba di Siria, al cospetto di una nuova aggressione atlantista. Quello che si stava tramando era un piano, capeggiato dalla Francia
ed assecondato dai vari lacchè arabi dell’Occidente, mediante il quale rimettere al Tribunale Penale Internazionale il “contenzioso” della Siria (benchè non si sappia bene chi è il lacchè e per conto di chi: la borghesia monopolista francese che ruota intorno alle direttive saudite per i suoi piani di esportazione di capitali, soprattutto in versione di infrastrutture viarie). L’opposizione a tale scoperto tentativo atlantista ha già messo ad ondeggiare al vento assieme le bandiere russa e cinese. Questo è un fatto cruciale intanto perchè rappresenta un salto qualitativo nella deriva di polarizzazione mondiale. La dialettica obiettiva degli antagonismi non lascia traccia di una tendenza ovvia e scontata, quasi naturale (“il grande Nemico del mio principale Nemico è mio Amico”, “conoscendo i miei nemici, distinguo gli amici”). Tuttavia quello da recensire è questa soggettivazione del movimento oggettivo, materializzata sullo stesso piano simbolico. Hegel diceva che,” nel cammino della storia, lo spirito, come oggettivazione periodica e provvisoria della idea, se pensa a se stesso ,ottiene il concetto, rimanendo quasi predisposto per un suo auto superamento razionale (Aufheben)”. Bene: lo sventolare di queste bandiere sta comunicando al mondo che l’Idea si è trasformata di fatto in concetto. E’ imiziata una dialettica cosciente tra entrambe le potenze per aiutarsi reciprocamente e per creare le sinergie in riferimento al Nemico Principale. Autosuperandosi di per se stessi i principali poli asiatici, il nuovo attore risultante dall’alleanza è già destinato a cambiare i destini del mondo. Nell’immediato e sul piano visibile (fenomenico) , il veto congiunto russo -cinese respinge i piani imperialisti contro la Siria e, questa volta, gli obiettivi nemici sono tanto differenziati come specifico è il significato del veto. Tre sono gli obiettivi degli atlantisti: 1° contestare la traiettoria vittoriosa e decisiva contro il terrorismo mercenario, creando un ambiente di confusione contro lo Stato della Siria e riaffermando il programma di distruzione del sistema politico dello Stato siriano. 2° Mettere in difficoltà la Russia, sul piano morale e politico, per mezzo della elaborazione di un progetto di condanna per le supposte “due parti che si affrontano”, qualificando questi attori come “criminali di guerra”, e cercando di portarli al Tribunale domestico degli atlantisti (Tribunale penale dell’Haya), in nome di una “Giustizia Universale”. 3° Trasformare il Presidente Bashar al-Assad, candidato alle elezioni presidenziali siriane del prossimo 3 di Giugno, in un perseguitato dalla “Giustizia”. Nella notte della mistificazione, che prende forma di cinismo aperto nel periodo del declino anglo-sionista, tutti i gatti sono neri. Tanto il Direttore politico della Difesa di un paese aggredito, come i suoi aggressori mercenari o ribelli, sarebbero tutti “criminali di guerra” agli occhi di questi teorici contemporanei, perchè tutti hanno avrebbero fatto scorrere sangue. E’ opportuno ricordare la parabola del filosofo classico greco, lanciata contro il nominalismo alle abitudini nel suo ambiente ateniese: “la spada, osservata separatamente e nella sua composizione fisica, presenta caratteristiche identiche ma la spada dell’eroe non è la stessa del villano. E’ questa in cambio la sua unica possibile antagonista” Possiamo aggiungere che, nell’alba e nel crepuscolo, vediamo lo stesso sole gonfio e pallido. Tuttavia il “sole del tramonto porta la notte mentre il sole dell’aurora porta il nuovo giorno”. La stampa e la propaganda incitano i nostri sensi a percepire soltanto oscurità e soltanto quella, tuttavia noi non andiamo mai a confondere le sei della mattina con le sei della sera. I siriani stanno uscendo da un periodo difficile ed estremo. Al popolo siriano inizia a presentarsi l’alba di un nuovo giorno dopo il risultato dell’offensiva, mentre i media imperialisti passano sotto silenzio le prossime elezioni presidenziali., bloccano il diritto al voto dei siriani in Germania, in Francia, nel Regno Unito, in Canadà, negli Stati Uniti, e dichiarano illegale la formazione di collegi elettorali in questi paesi, da parte dei siriani residenti , nelle proprie Amabasciate. Stanno cercando di oscurare il sole con un dito. Il fatto stesso della proscrizione delle elezioni denota la stessa carenza di appoggio sociale siriano all’estero più in là della sua curia di traditori e di stomaci soddisfatti. Il Popolo della Siria è un Popolo al di fuori delle sue frontiere. Presto e grazie alla nuova alleanza di forze mondiali che la vittoria siriana sta formando e catalizzando apertamente, i bugiardi potranno ingannare soltanto se stessi. Fonte: Diario Unidad Traduzione: Luciano Lago

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