La Canapa ha il più basso impatto ecologico.
Il cotone ha bisogno di due volte l’estensione di un campo per eguagliare la produttività della canapa.
Per avere un kg di fiocchi di cotone occorrono 9 mila e 700 litri d’acqua.
Per avere un kg di CANAPA totalmente utilizzabile in ogni sua parte occorrono 2 mila e 200 litri d’acqua.
La fibra della canapa è quattro volte più forte di quella del cotone.
La Canapa non ha bisogno di pesticidi ed erbicidi.
Il Cotone ha bisogno di tanti agenti chimici.
La coltivazione di Cotone lascia la terra bruciata e le acque inquinate.
Fino agli anni 60 prima che venisse soppiantata da derivati del petrolio veniva definita il maiale dei vegetali perché dava una resa totale, ovvero si utilizzava in tutte le sue parti.
La coltivazione della canapa è stata vietato negli Stati Uniti e in altri paesi nel 1937 a causa della minaccia che ha causato ad alcune società e le loro attività.
E’ necessario ricordare che l’80% del cotone mondiale è OGM fornito dalle multinazionali sementiere che a loro volta producono anche gli antiparassitari per le culture e come se non bastasse hanno in mano anche l’industria farmaceutica.Se avete una T-shirt o dell’intimo prodotti con cotone made in China o in India avete addosso del cotone geneticamente modificato. E i raccolti proclamati dalle aziende Biotech che producono sementi OGM? Un fallimento come mostra il recente bando delle sementi di cotone OGM in India
Cotone Ogm: in India bandite le sementi Monsanto dopo i pessimi raccolti di BT Cotton
1 commento:
Molto interessante e nel lato pratico molto più economico. Il cinismo basato sul danaro sono pari all'avidità dell'animale più pericoloso del pianeta...
Il "protohomoeconomy" la verità della menzogna!
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