Il nuovo governo di Kiev sta preparando una operazione militare per rompere il blocco in Crimea

La giunta golpista di Kiev starebbe  preparando una operazione militare per attaccare la Crimea qualche giorno prima del referendum ed evitare la riunificazione con la Russia

Il governo di Kiev, secondo le informazioni riservate da fonte affidabile, starebbe predisponendo le sue forze militari per lanciare un attacco contro le forze russe in Crimea in risposta alla mobilitazione delle truppe russe.

Il ministro della difesa del governo di Kiev, l’ammiraglio Tenyuth, sarebbe stato incaricato di predisporre i piani.


Si spiegherebbe con questo il motivo della destituzione di tre generali che si sono rifiutati di eseguire questo piano e sono stati sostituiti da fedelissimi della nuova giunta: il colonnello Pedro Mehedom, della riserva, che in origine era destinato al Ministero della Difesa.
Per eseguire questo piano, la giunta di Kiev, orientata dagli elementi più estremisti, avrebbe deciso di mobilitare la brigata corazzata di Goncharovsky, inoltre sono usciti dalle loro basi e vengono dislocate verso sud, la 26 brigata di artiglieria e missili; è possibile supporre che il nucleo centrale sarebbe l’8° corpo militare sotto il comando del generale Pedro Mijailovich Litvin.  Si utilizzerebbe inoltre una brigata aerea per il blocco degli istmi di Crimea.In aggiunta  sarebbero coinvolte nel piano altre due brigate meccanizzate ed una brigata carri.

Dal punto di vista militare l’obiettivo dell’operazione sarebbe quella della conquista degli istmi e la rottura del blocco imposto dai russi ed altri obiettivi militari.
Dal punto di vista politico si vuole arrivare all’occupazione militare di Dzhankoem e Simferopol e garantirsi l’impossibilità della celebrazione del referendum.
Si è saputo che al comando delle unità militari sarebbero destinati alcuni dei leaders della rivolta di Maidan con la funzione di “commissari politici” per evitare la demoralizzazione delle truppe e garantirsi la lealtà degli ufficiali.

Il potere di Kiev cerca di giocarsi la carta del conflitto con la Federazione Russa per provocare un intervento della NATO in un contesto di sempre maggiore militarizzazione del potere politico di Kiev.
Il politologo Grigory Trofimchuk, un politologo del centro strategico, ritiene che le azioni del Kremlino sono poco comprensibili. La Russia si basa su una posizione di attesa dalle istituzioni di diritto internazionale ma queste sono orientate su posizione anti russe. Inoltre la guerra della propaganda sembra al momento nelle mani delle fonti occidentali che hanno fatto mettere le autorità russe sulla difensiva. Nonostante tutti gli sforzi di Mosca il 90% dei media hanno propagandato la versione americana dei fatti e ben pochi hanno compreso lo svolgimento reale di questi. Nonostante le intercettazioni telefoniche rese pubbliche che hanno reso noto la responsabilità dei ribelli nelle uccisioni avvenute e l’attività degli agenti provocatori esterni.
Secondo le informazioni i golpisti si preparano a muovere con colonne blindate e di fanteria meccanizzata verso Simferopol per attuare una prima provocazione e verificare la reazione russa. Il tutto con l’accompagnamento di giornalisti occidentali e collegamento diretto con TV internazionali. L’operazione tenderà a convincere l’opinione pubblica occidentale della posizione ucraina che si batte per l’integrità del paese e la difesa del diritto internazionale in modo da provocare la reazione della NATO e dei comandi USA.
Il gioco che sta conducendo la giunta golpista di Kiev tende a divenire sempre più pericoloso.

Fonte:

Espia Digital

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