Continuano le critiche, di metodo e di merito, che dal 2012 ad oggi stanno accompagnando l’applicazione del memorandum con cui la troika ha “salvato” la Grecia e il suo buco strutturale finanziario. Critiche a cui, oggi ,si aggiunge anche l’Economist, che definisce la troika il cane e tre teste che spedisce l‘Ellade negli inferi.
"La troika è come Cerbero - scrive l'Economist in prima pagina - il cane a tre teste della mitologia greca che custodiva le porte degli inferi, osserva l’Economist. E aggiunge che i creditori internazionali (Bce, Ue e Fmi) condannano il Paese ad un mondo sotterraneo economico paragonato agli inferi. “In qualità di custode degli istituti di credito, la Troika non sarebbe mai amata”, scrive, annotando che per l’ennesima volta si tratta di un ruolo messo in discussione, come dimostra l’indagine avviata dalla Commissione Europea proprio sull’operato della troika. E si chiede: “La troika è il mostro che mangia la carne dei paesi presumibilmente salvati? E chi controlla il mostro?”
I primi a sollevare i dubbi sulla bontà dell’operazione salvataggio erano stati alcuni dirigenti del Fmi, che nel dicembre del 2012 in un report ufficiale, avevano osservato come le previsioni sulla capacità di Atene di far fronte ai propri impegni, fossero state troppo ottimistiche. Ma non fu preso in considerazione, anzi, da quel momento prese avvio una sorta di contrasto interno alla troika, con il Fondo da un lato a pungolare rilievi e numeri di Bce e Ue che apparivano approssimativi.
Ma al di là del fatto che la troika non sia ben vista in Grecia, quindi con un substrato sociale pronto alle barricate (come dimostrano le indagini sul nuovo terrorismo, dopo l’evasione di un appartenente alla brigata del “17 novembre“) è la discrasia tra cura imposta al paziente ellenico e reali progressi a colpire. Con un Paese che se da un lato, per la prima volta in sei anni, nel 2014 potrebbe essere fuori dalla recessione, sconta dall’altro un massiccio impoverimento del ceto medio, con un taglio drastico a diritti e welfare, con reparti oncologici che chiudono drammaticamente i battenti, con aziende che fuggono all’est, mentre i grandi evasori restano impuniti e non si scorge l’ombra di una politica industriale che valorizzi le potenzialità locali. In Grecia negli ultimi trent’anni si è avviata una imponente direttrice di importazioni, che ha condotto a far giungere nell’Egeo anche cotone e olio, due elementi presenti in loco da millenni.
La troika intanto taglia anche i farmaci salvavita ai greci. Con decisione del Ministro della Salute ellenico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, quindi su imposizione del memorandum della troika che taglia fondi alla sanità, i medici dovrebbero prescrivere nel 2014 per i pazienti ricette per un valore inferiore al 20% rispetto al 2013. Ciò significa semplicemente che, se un oncologo, o medico specialista o neurologo aveva nel 2013 un tot di plafon per i pazienti, dovrebbe nel 2014 concedere loro meno o trattamenti meno costosi. Il sistema ad esempio non consentirà a un oncologo di prescrivere una chemio terapia se nel frattempo il budget sarà stato superato. Con la protesta veemente dell’Associazione Nazionale Tumori Kefi e delle opposizioni parlamentari che annunciano il contrasto al decreto".
Questo, l'articolo scritto dall'Economist e NON ripreso da alcun quotidiano italiano. Quando invece l'Economist pubblicò articoli contro Silvio Berlusconi, trovò spazio in prima pagina di tutti i principali giornali del Paese, a partire da Repubblica e Corriere della Sera. Che schifo.
Fonte notizie: formiche.net
2 commenti:
L'Italia attuale è ridotta a pura espressione geografica, grazie al disinteresse e all'ignoranza crassa del suo popolo. Abbiamo esattamente ciò che meritiamo.
Caro faraone, io ci metterei
anche:
frega il tuo prossimo a piu' non posso...perché io mi sento quello furbo.
Questa e' la filosofia italiota.
Sono d'accordo su cio' che hai detto.
Chi e' per bene viene preso per deficiente e viceversa.
Quindi come si combatte un prepotente?
Isolandolo.
Fare di peggio.
Ammazzandolo.
Cacciarlo.
Il buono diventa cattivo.
Tutto cio' esiste perché noi lo permettiamo.
Per avere un mondo migliore a volte si deve guerreggiare.
Preparasi alla guerra se vuoi la pace.
Io sono un fessacchiotto.
Posta un commento