4 Cose sull'Anarchia che il Potere Non Vuole che Tu Sappia


"Nessuno è più schiavo di chi crede erroneamente di essere libero." 
Johann Wolfgang von Goethe 

Esistono pochi argomenti controversi e tabù come il concetto di anarchia.

Per lo più la gente tende ad evitare il discorso per via di anni di condizionamento psicologico, nozioni distorte e fumo negli occhi gettato dalla propaganda politica. Ma, proprio come Voltaire ingegnosamente ebbe a suggerire: "Per scoprire chi vi soggioga, basta scoprire chi non vi è permesso criticare."

Per spiegare cosa sia realmente l'anarchia, è sufficiente osservare attentamente coloro i quali detengono il Potere e prendere atto di come il re diventi non solo 'nudo', ma insicuro e debole di fronte alla prospettiva che uomini e donne acquisiscano la vera libertà. Ecco allora quattro concetti che chi detiene il potere non vuole che si diffondano, in merito all'anarchia.


# 1. Anarchia ≠ Caos

"Anarchia non vuol dire nessun controllo; vuol dire nessun controllo da parteloro."
Jim Dodge 

Anarchia non è sinonimo di caos. Per un tempo immemorabile l'anarchia costituì l'ordine naturale degli esseri umani. Ci sarà pure un motivo se le molte società tribali sopravvissero alle prove e le tribolazioni con cui dovettero misurarsi nel corso di migliaia di anni di evoluzione; il motivo è che essi stessi si autogovernavano in modo sano: attraverso l'anarchia naturale. In realtà è solo la società gerarchica e statale che non perde mai occasione per assimilare l'anarchia al caos. Tutto ciò è dovuto solo a una questione di potere.

Ecco come: le società statali gerarchiche non sono altro che poteri centralizzati che detengono il monopolio dell'uso della violenza. Tale enorme concentrazione di potere attrae una specifica figura di leader: quelli che bramano il potere. E poiché "il potere corrompe, e il potere assoluto corrompe assolutamente", allora tale potere porta quasi sempre al sopruso e alla guerra. Tali guerre naturalmente portano a più potere, e così il circolo vizioso prosegue all'infinito.

Non è affatto vero che le società anarchiche non abbiano gerarchie; ne hanno solo molte di meno. Inoltre è molto difficile che nelle società anarchiche gerarchiche possa aversi un monopolio del potere, poiché esse sono progettate in modo tale che nessun gruppo possa mai giungere a concentrare in se un enorme potere. Sono fatte in modo che soggetti psicopatici, o anche gruppi di soggetti psicopatici, non possano assurgere al potere. I controlli e contrappesi insiti nel sistema anarchico, unitamente all'effetto polarizzante dell'autogoverno, riescono a mantenere un sano equilibrio all'interno della società.

In ultima analisi gli anarchici sono persone pacifiche che intendono solo governare se stesse. L'anarchia non implica affatto il nichilismo. Anarchismo significa solo adesione all'ordine naturale delle cose: un sano rispetto nei confronti dell'imprevedibilità del cosmo, della natura e della immensa diversità della biosfera, e la inclusione olistica dell'essere uomo all'interno di tale contesto. Il che richiede una grande responsabilità. Affermare che l'anarchia equivalga al caos non è solo indice di ignoranza del mondo naturale, ma anche della stessa naturale e originaria condizione umana.


# 2. Anarchia = Libertà 

"Non si diventa del tutto liberi solo evitando di diventare degli schiavi; è necessario anche evitare di diventare dei maestri"
Naseem Nicholas Taleb

In poche parole, l'anarchia predilige una libertà fatta di rischi piuttosto che una schiavitù fatta di sicurezze. Predilige verità scomode piuttosto che bugie accomodanti. Predilige il dolore della conoscenza piuttosto che la beatitudine dell'ignoranza. Come è scritto nella Bhagavad Gita: "Meglio vivere del pane dei mendicanti insieme a chi vive l'amore, che sopravvivere assaggiando il loro sangue in ricche feste colpevoli."

Un argomento comune adoperato contro l'anarchia è il fatto che non preveda una forma di governo. Ma una società senza governo non è necessariamente una società priva di regole. In realtà, non può esistere una società priva di regole. Una società senza alcun tipo di regole è un ossimoro; semplicemente essa non è una 'società.' Una società (un gruppo di persone che accettino di vivere insieme) la quale consenta ai propri membri di governare se stessi, è una società anarchica.

Un gruppo di persone che governano se stesse è una società libera (anarchia). Un gruppo di persone che non sono autorizzate a governare se stesse è una società non libera (tirannia). La domanda è: che tipo di ordine è preferibile: libertà o tirannia? La maggior parte delle persone ragionevoli sono portate a scegliere la libertà. E la libertà è, per propria stessa natura, anarchica.

Come scrisse HL Mencken: "Credo che qualsiasi uomo assuma in custodia la libertà di un altro uomo, sia destinato a diventare un tiranno, e che qualsiasi uomo che ceda la propria libertà, seppure in lieve misura, sia destinato a diventare uno schiavo."


# 3. Anarchia ≠ Schiavitù

"Se voglio che lo schiavo prenda coscienza della sua condizione di schiavitù, devo in primo luogo fornire l'esempio e non essere tiranno io stesso, così che per lo schiavo possano aprirsi nuovi punti di vista, e attraverso di essi tale coscienza possa estendersi a tutti gli uomini. A voler vivere la vita, a volerla rivelare al mondo, e a voler mostrare che la volontà di essere liberi sia la stessa, unica volontà. "
Simone De Beauvoir

La banda di idioti batte sempre sullo stesso chiodo: "Ma, tutti noi abbiamo bisogno di leader!" implicando che un sistema sociale anarchico sarebbe per propria natura sprovvisto di leader. Ciò che questi somari non riescono a capire è la differenza che esiste tra la tirannia e la leadership, in primo luogo. In quanto somari non riescono a comprendere che sotto la tirannia dello Stato, essi sono subordinati ad esso. Sono stati persuasi dalla falsa nozione secondo cui lo Stato sarebbe un'istituzione benigna la quale soddisferebbe la necessità di leadership. Ma in realtà lo Stato non è che un ente malevolo di autorità coercitiva che non fa che soddisfare il suo proprio bisogno di potere. Questo è dominio, non leadership. Il fatto che a questi somari sia stato concesso il voto è solo fumo negli occhi, illusione di libertà, ma non è libertà.

E' inoltre importante sottolineare che gli anarchici non rifiutano qualsiasi tipo di autorità, ma solo quella che è insana o ingiusta. Essi non hanno un problema con le regole, ma con i governanti. Come ebbe a scrivere Simone De Beauvoir: "Una libertà che sia finalizzata solo a negare la libertà, deve essere negata." Se gli esseri umani sono le creature più intelligenti del pianeta, perché dovrebbero avere bisogno di pagare qualcun altro per pensare al posto loro, diventandone schiavi?

L'attuale schiavitù economica perpetuata dallo Stato è qualcosa senza precedenti nella intera storia umana. Viviamo in una società autoritaria dove la maggior parte di noi è stata talmente condizionata da non sapere più neanche il perché. Ogni giorno siamo bersagliati da un lato dalla propaganda pubblicitaria, e dall'altro dal sistema di polarizzazione politica bipartisan. Adeguarsi, comprare qualcosa, avere paura dei propri simili e ricercare costantemente l'approvazione del branco, finendo per sminuirci ed essere meno di ciò che siamo. Si scopre che i migliori schiavi sono quelli che non sanno neanche di essere degli schiavi. Come scrisse Naseem Nicholas Taleb: "Quelli che non capiscono che il lavoro sistematico sia schiavitù, sono ciechi o conniventi."


# 4. Anarchia = Armonia

"La nostra specie necessita - e merita - una cittadinanza con la mente sveglia e una conoscenza di base di come funzioni il mondo."
Carl Sagan 

Se, come scrisse Nietzsche, "La Übermensch è il significato della terra ... vi supplico, fratelli miei, di restare fedeli alla terra", è ovvio che, poiché l'anarchia è il modo in cui la terra si governa, allora debba essere anche il modo di governarsi della umanità. Questo è il potere dell'Übermensch di Nietzsche: la responsabilità verso la terra ed il rispetto verso l'ordine naturale delle cose. L'unica cosa che allontana l'anarchico dalle proprie responsabilità verso la terra è il fumo negli occhi gettato dallo stato. Lo stato perpetua la divisione tra psiche e cosmo. Ci dissocia dall'ordine naturale delle cose in modo che possa mantenere il proprio potere su di noi. Uno dei modi con cui lo stato fa tutto ciò, è affermando che la natura umana sia intrinsecamente corrotta e dunque abbia bisogno di essere governata. Ma la natura umana non è immutabile. Essa muta in base al contesto. La convinzione che gli esseri umani siano creature naturalmente malvagie e avide di default è una totale assurdità.

Se viviamo in un ambiente che perpetua la militarizzazione, la violenza, l'avidità ed il potere, allora ci comporteremo in modo violento, avido e bramoso di potere. Se invece ci troviamo a vivere in un ambiente di compassione, empatia, amore e prestigio, di conseguenza ci comportiamo in modo compassionevole, empatico ed amorevole. E' così semplice. Ciò è stato dimostrato più e più volte dalle culture basate sulla natura. La parte difficile è riuscire a vedere oltre tutto questo pasticcio. Essere veramente liberi può essere sia molto facile che molto difficile. Ma se riusciamo a mantenere la nostra bussola morale incentrata sui principi di libertà, pace, amore, ed etica della reciprocità, allora essa ci indicherà la strada verso una società veramente libera. Una società che conservi la morale Aurea, in contrapposizione alla immorale, soffocante avidità della politica statale. 


Tratto e tradotto da Anticorpi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Articolo eccellente e veritiero. Meditate attentamente su tali concetti cari amici lettori e commentatori di TRT. Grazie.

 


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