Anche il nostro corpo, al suo interno, produce musica.
La vita, dal canto suo, ha una propria sinfonia che un team di scienziati americani è riuscito ad ascoltare.Utilizzando una nuova tecnica di imaging, i ricercatori della Buffalo University sono riusciti a osservare e a documentare le vibrazioni del lisozima, una proteina antibatterica presente in molti animali, compreso l’uomo.
Come le corde di un violino, le proteine fanno letteralmente vibrare il corpo umano in diversi modi.
Da tempo gli scienziati lo ipotizzavano. Adesso le vibrazioni di tale enzima sono state osservate. È stato così’ scoperto che esse in realtà persistono nelle molecole come farebbe il l “suono di una campana”, ha detto Andrea Markelz, il professore di fisica che ha condotto lo studio.
“Se si tocca una campana, suona per qualche tempo, e con un suono che è specifico per la campana stessa. Le proteine si comportano allo stesso modo”.
Questi piccoli movimenti consentono alle proteine di cambiare forma rapidamente in modo che possano facilmente legarsi ad altre, un processo necessario affinché il corpo possa eseguire funzioni biologiche importanti come assorbire ossigeno, riparare le cellule e replicare il DNA.
Per osservare le vibrazioni, la squadra di Markelz si è basata su una caratteristica interessante delle proteine, il fatto che vibrano alla stessa frequenza di quello che assorbono. È lo stesso criterio per cui bicchieri di vino tremano e vanno in frantumi quando un cantante riesce ad intonare esattamente la nota giusta. Markelz prosegue: “I bicchieri vibrano perché stanno assorbendo l’energia delle onde sonore . Analogamente , le proteine con strutture diverse assorbono e vibrano in risposta alla luce di diverse frequenze“...
Quindi, per studiare le vibrazioni del lisozima, Markelz ed i suoi colleghi hanno esposto un campione a diverse frequenze e polarizzazioni, e misurato i tipi di luce assorbita dalla proteina. Questa tecnica ha permesso al team di identificare quali sezioni della proteina vibravano in condizioni biologiche normali. I ricercatori sono stati anche in grado di vedere le vibrazioni subite nel corso del tempo.
Markelz ha detto che la tecnicai potrebbe essere utilizzata in futuro per documentare come gli inibitori naturali e artificiali impediscono alle proteine di svolgere le funzioni vitali, bloccando le vibrazioni desiderate. “Possiamo ora cercare di capire i reali meccanismi strutturali alla base di questi processi biologici e come vengono controllati”, ha detto Markelz .
Lo studio è stato pubblicato su Nature.
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