-R.C.- 5 maggio 2013- Gli unici responsabili dell’attentato di Boston sarebbero i fratelli Tamerlan e Dzhokhar Tsaenaev, il primo ucciso ed il secondo, piantonato in ospedale, comunica solo attraverso cenni del capo, a causa delle ferite riportate al momento dell’arresto.
Comunque Dzhokhar avrebbe ammesso le proprie responsabilità. Ma non esiste un movente plausibile, un’azione senza ragione plausibile, e anche senza testimoni.
Se si esclude un fantomatico tassista, sequestrato dai due fratelli, che avrebbe affermato di aver sentito Tamerlan autoaccusarsi dell’attentato.
Però nessuno, a parte l’Fbi, ha mai incontrato questo supertestimone, nessun giornalista lo ha intervistato, le sue dichiarazioni sono riportate dalle autorità Usa. Lui è introvabile.
In ogni caso, il giudice Marianne B. Bowler ha incriminato Dzhokhar per «uso di armi di distruzione di massa», ovvero pentole a pressione piene di chiodi. Questa è la prima volta che il termine «arma di distruzione di massa» viene applicato a un comune utensile familiare.
Ma non è la sola anomalia in questa vicenda.
Il presidente della commissione sull’Intelligence, il democratico Dutch Ruppersberger ha affermato che i fratelli Tsarnaev avevano usato un telecomando per giocattoli al fine di azionare le loro due bombe.
Vi ha visto la conferma del fatto che i sospetti avevano imparato a fare i loro ordigni tramite la lettura di “Inspire”, la rivista online firmata da «al Qaida nella penisola arabica».
Tuttavia, sebbene il numero uno della rivista illustri in dettaglio la costruzione di una bomba con una pentola a pressione, in nessun momento indica come utilizzare un telecomando per giocattoli con lo scopo di azionare un esplosivo installato in una pentola chiusa.
La Russia al centro della scena, solo per il fatto che i fratelli Tsanaev sono ceceni. Il terrorismo ceceno è una spina nel fianco di Putin, che ha ogni interesse a rafforzare la cooperazione antiterrorismo con gli Stati Uniti, in vista delle olimpiadi invernali e soprattutto in un’ottica di intervento nella questione siriana.
Ma al centro di tutto è l’Fbi.
Le immagini estratte da un video mostrano due individui che cercano di maneggiare il corpo di Jeff Bauman, che avrebbe perso entrambe le gambe. Si tratterebbe in realtà di un tenente dell’esercito Usa che aveva perso le gambe a Kandahar nel novembre 2011, Nick Vogt.
Non c’è traccia di sofferenza sul volto del ferito, né di emorragia in atto mentre lo trasportano su una sedia a rotelle: singolare anche il fatto chela testimonianza di Bauman, vittima di un trauma spaventoso, consenta di identificare gli attentatori.
E’ anche accertata sul luogo dell’esplosione la presenza di soggetti appartenenti all’esercito privato Craft International, che indossano uno zaino del tutto simile a quello mostrato dai federali e indicato come contenente la pentola a pressione usata per l’attentato.
Ma l’incredibile sta nel fatto che due ore prima dell’attentato, un’esercitazione antibomba venisse effettuata dalla sicurezza proprio nel luogo esatto dove le bombe sono esplose e nulla di sospetto era emerso. L’Fbi ha rifiutato di rispondere alle domande su questa circostanza.
E’ mistero su tutto, con un’unica certezza: la versione dell’Fbi data in pasto ai media è smaccatamente falsa.
5 commenti:
Io mi domando e dico, queste marionette pedine che non sono altro, ma è mai possibile che non gli ci arriva proprio per niente né il cervello né il cuore che stanno uccidendo i loro cari, le persone per le quali tutti i giorni si dovrebbero svegliare e dare man forte a color che renderanno il paese dove vivono un inferno? Ma veramente, abbiamo a che fare con demoni, alieni o con cosa cavolo di altro primo di ogni sentimento umano??!!
il fine giustifica il mezzo
Caro primo anonimo, credo che tu ci abbia azzeccato con le tue ultime ipotesi.
Ma fino a che si crede di vivere nel mondo di alice, queste supposizioni rimangono tali.
I demoni esistono (e non parlo in modo allegorico).
11 Settembre ... docet !
In effetti i demoni esistono anche se vogliono far credere l opposto. Chi poi ha il 3 occhio più sviluppato riesce a vederli. Poveretto chi non crede
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