'Smart Borders' il nuovo progetto di sorveglianza "orwelliana" della UE



I piani della EU per nuovi controlli di frontiera risulteranno in una sorveglianza stile Grande Fratello, cosi avverte un politico di punta.

La Commissione Europea  ha presentato lo scorso (28 feb 2013 ndt) i suoi piani per i le cosiddette 
'Smart Borders' (frontiere "intelligenti") , ovvero la Commissione vuole usare la tecnologia automatizzata per monitorare i cittadini non EU che entrano e lasciano il blocco.

"L'uso di nuove tecnologie renderà piu' veloce e fluido attraversare le frontiere, per quei cittadini di paesi terzi che vogliono entrare nella EU. Modernizzare i nostri sistemi porterà anche ad un piu' lato livello di sicurezza evitando che si attraversi irregolarmente la frontiera e intercettando coloro che si fermano oltre il consentito", ha detto Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari Interni.

Ma un membro dei Verdi del Parlamento EU, Jan Philipp Albrecht ha detto che questa iniziativa per le " smart borders" creerebbe una "fortezza Europa"  ed ha aggiunto che non "c'è prova per dimostrare che questo trend  verso l'archiviazione di dati di massa abbia significato un progresso  per la sicurezza e l'investigazione dei crimini"." 

Verrebbero raccolti i dati di tutti i passeggeri che viaggiano  da paesi terzi in EU, ha detto. 
La registrazione è gratuita e consente pieno accesso alla nostra "white paper library", studi di casi e analisi, downloads & areee speciali ed altro ancora. 

Il progetto consiste in un "Programma di Viaggio Registrato"  Registered Traveler Programme (RTP) appositamente per coloro che viaggiano frequentemente per affari o coloro che hanno genitori in EU  e il "Sistema Entrata/Uscita" Entry/Exit System (EES). 

L'RTP userebbe i sistemi di controllo delle frontiere automatizzate come cancelli automatici per visitatori che hanno avuto uno screening preventivo.
L' EES registrerebbe digitalmente il tempo e il luogo di entrata ed uscita di cittadini di paesi terzi ed emetterebbe un segnale  alle autorità nazionali quando non c'è traccia di uscita entro il tempo della validità (precedentemente indicata) 

La pratica corrente, in caso di un cittadino di paesi terzi che voglia attraversare le frontiere esterne dell'Europa, si basa  principalmente su timbri  sul documento di viaggio.
Insieme alla collega politica Ska Keller, Albrecht ha messo in piedi una campagna contro tali proposte, che si chiama Smashborders.EU , che spinge i cittadini a combattere contro "la creazione di un enorme database" che violerebbe le libertà civili.

Ora le proposte andranno al Parlamento Europeo e, se approvate, agli stati membro. La Commissione spera di vedere operativo questo sistema nel 2017 o 2018.

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