La Grecia non è stata salvata perchè questo non era l’obiettivo di coloro che la stanno saccheggiando


La società greca ha ceduto: i diabetici non possono più permettersi l’insulina, i suicidi fuori controllo, il tasso di infettati da tubercolosi e Aids alle stelle. Un popolo di disperati ridotti a rovistare nella mondezza per procurarsi un tozzo di pane.

Tutto sotto lo sguardo dei burocrati Ue, delle banche e dei potentati finanziari. Presunti manager che hanno spinto i paesi dell’eurozona nella più grave depressione dal 1929 ad oggi, imponendo politiche che hanno annientato la crescita.
La Grecia è stata particolarmente colpita. La povertà e la miseria ormai sono dilaganti. Il Paese è una nave alla deriva, la chiesa ortodossa distribuisce 250 mila razioni giornaliere di cibo.

La Grecia non è stata salvata anche perché questo non è  mai rientrato nei piani, il salvataggio dell’economia greca non interessava a nessuno, l’austerità un escamotage per piegare uno stato e depredarlo. E la farsa continua, con i commissari europei che sostengono che la loro perversa teoria sta ottenendo i risultati  e raggiungendo gli obiettivi prefissati.
"La decisa azione politica intrapresa di recente sta spianando la strada ad un rapido recupero. Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme ed evitare qualsiasi perdita di slancio, che potrebbe minare l'inversione di tendenza per ridare fiducia, ritardando la ripresa necessaria della crescita e della creazione di posti di lavoro."   E’ il mantra insensato della troika.
E la gente muore e non solo in Grecia, i fondamentali dell’economia calpestati per favorire l’’interesse di pochi che traggono vantaggio dalla miseria dei più, delle famiglie che arrivano ad abbandonare i figli perché non riescono più a mantenerli. 
Monta una crescente opposizione ai diktat di Bruxelles, cavalcata dall’estremismo di destra dei super-nazionalisti di Alba Dorata,  neonazistiche trovano ampio consenso tra i giovani greci disoccupati e disillusi. Xenofobia e antisemitismo sono in aumento esponenziale nel disinteresse di chi conta all’interno dei palazzi del potere europei.
Intanto l’economia greca va peggiorando e ciò sta a significare nuove misure di austerità, foriere di una recessione che si aggraverà ulteriormente. Quel che rimane è in saldo e la Grecia viene svenduta a comitati d’affari senza scrupoli, mantenendo aperto un supporto vitale per far sì che le banche europee paghino le perdite.
Una criminale associazione delinquere ha condannato a morte un Paese. E sono stati gli stessi parlamentari greci a ratificare la pena capitale, approvando l’orribile Mou, Memorandum of Understanding, documento che in praticaabroga la sovranità popolare del popolo greco, consegnando la nazione di fatto alle banche straniere.
L’editto di 43 pagine prevede un taglio del 10% degli stipendi salari dei dipendenti pubblici, tagli a "fondi di previdenza sociale e ospedali", e ancora altre privatizzazione dei beni di proprietà pubblica e per ogni  privatizzazione il PIL si contrae. E’ la strada indicata alla Grecia per uscire dalla sua crisi attuale, il protocollo riduce la spesa pubblica e contemporaneamente crea nuove opportunità di sfruttamento e saccheggio dello stato.
Eccone un estratto significativo "Il governo è pronto a mettere in vendita le sue quote residue nelle imprese di proprietà statale, se necessario per raggiungere gli obiettivi di privatizzazione. Il controllo pubblico sarà limitato solo ai casi di infrastrutture di rete critiche." I beni pubblici vengono venduti per pochi centesimi di dollaro a società e imprenditori stranieri.
E ancora "Il governo non proporrà, né metterà in atto misure che possano violare le norme in materia di libera circolazione dei capitali." 
L'oligarchia finanziaria sta usando i suoi agenti politici  e i suoi sgherri ad Atene per intensificare la repressione della polizia di Stato e per reprimere ogni focolaio di resistenza organizzata. L’Europa impone un vero e proprio regime repressivo, come scrive il Word Socialist Web  "In quattro distinte occasioni il governo greco è ricorso alla legge marziale per costringere i lavoratori in sciopero a riprendere il lavoro, da quando l'Unione europea ha iniziato a dettare le misure di austerità per la Grecia. … Ogni forma di efficace resistenza collettiva contro le incontrollabili misure di austerità, che sono già costate decine di migliaia di posti di lavoro e tagli a stipendi e pensioni è stata effettivamente dichiarata illegale”.
Tutto in nome di un’austerità che maschera il saccheggio di una nazione da parte di capitale straniero illordato del sangue del popolo greco.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve, visto quello che sta accadendo in europa a causa della Troika,una piccola città chiamata Trieste sta lottando per i suoi diritti.Qualcuno si ricorda del TLT?

 


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