Il mese scorso (http://scienzamarcia.blogspot.com/2013/02/il-papa-abdica-colpo-di-stato-in.html) prevedevo l'elezione di un papa fortissimaente legato ai poteri gesuitivci e massonici; niente di meglio quindi di un papa gesuita.
Non fatevi ingannare dal fatto che costui venga presentato come un uomo umile dalla parte dei poveri (ho sentito il servizio del Tele Giornale e vi giuro, lo presentavano come se fosse un santo dei tempi moderni). Anche Obama del resto ci veniva presentato come un presidente dalla parte degli ultimi, degli umili, degli oppressi, mentre ha continuato a fare guerre per ogni dove ed ha spinto l'acceleratore sui progetti più nefasti.
C'è poi da far notare la data dell'elezione (avenuta in tempi rapidi, anche perché costui per poco non era stato eletto Papa 8 anni fa): 13 03 2013. Un fiorire di 13, il numero massonico per eccellenza, ed anche la somma di tutte le cifre è 1+3+3+2+1+3=13.
Del resto su questo Francesco I pesano pesanti ombre.
Infatti come leggiamo su fanpage.it
"Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente".
"I fatti riferiti da Verbitsky. Nei primi anni Settanta Bergoglio, 36 anni, gesuita, divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Entrando a capo della congregazione, ereditò molta influenza e molto potere, dato che in quel periodo l’istituzione religiosa ricopriva un ruolo determinante in tutte le comunità ecclesiastiche di base, attive nelle baraccopoli di Buenos Aires. Tutti i sacerdoti gesuiti che operavano nell’area erano sotto le sue dipendenze. Fu così che nel febbraio del ’76, un mese prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due dei gesuiti impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene. Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente povera che faceva affidamento su di loro".
"Verbitsky racconta come Bergoglio reagì con due provvedimenti immediati. Innanzitutto li escluse dalla Compagnia di Gesù senza nemmeno informarli, poi fece pressioni all’allora arcivescovo di Buenos Aires per toglier loro l’autorizzazione a dir messa. Pochi giorni dopo il golpe, furono rapiti. Secondo quanto sostenuto dai due sacerdoti, quella revoca fu il segnale per i militari, il via libera ad agire: la protezione della Chiesa era ormai venuta meno. E la colpa fu proprio di Bergoglio, accusato di aver segnalato i due padri alla dittatura come sovversivi. Con l’accezione “sovversivo”, nell’Argentina di quegli anni, venivano qualificate persone di ogni ordine e grado: dai professori universitari simpatizzanti del peronismo a chi cantava canzoni di protesta, dalle donne che osavano indossare le minigonne a chi viaggiava armato fino ai denti, fino ad arrivare a chi era impegnato nel sociale ed educava la gente umile a prendere coscienza di diritti e libertà. Dopo sei mesi di sevizie nella famigerata Scuola di meccanica della marina (Esma), i due religiosi furono rilasciati, grazie alle pressioni del Vaticano".
"Alle accuse dei padri gesuiti di averli traditi e denunciati, il cardinal Bergoglio si difende spiegando che la richiesta di lasciare la baraccopoli era un modo per metterli in guardia di fronte a un imminente pericolo. Un botta e risposta che è andato avanti per anni e che Verbitsky ha sempre riportato fedelmente, fiutando che la verità fosse nel mezzo. Poi la luce: dagli archivi del ministero degli Esteri sono emersi documenti che confermano la versione dei due sacerdoti, mettendo fine a ogni diatriba. In particolare Verbitsky fa riferimento a un episodio specifico: nel 1979 padre Francisco Jalics si era rifugiato in Germania, da dove chiese il rinnovo del passaporto per evitare di rimetter piede nell’Argentina delle torture. Bergoglio si offrì di fare da intermediario, fingendo di perorare la causa del padre: invece l’istanza fu respinta. Nella nota apposta sulla documentazione dal direttore dell’Ufficio del culto cattolico, allora organismo del ministero degli Esteri, c’è scritto: “Questo prete è un sovversivo. Ha avuto problemi con i suoi superiori ed è stato detenuto nell’Esma”. Poi termina dicendo che la fonte di queste informazioni su Jalics è proprio il Superiore provinciale dei gesuiti padre Bergoglio, che raccomanda che non si dia corso all’istanza. E non finisce qui. Un altro documento evidenzia ancora più chiaramente il ruolo di Bergoglio: “Nonostante la buona volontà di padre Bergoglio, la Compagnia Argentina non ha fatto pulizia al suo interno. I gesuiti furbi per qualche tempo sono rimasti in disparte, ma adesso con gran sostegno dall’esterno di certi vescovi terzomondisti hanno cominciato una nuova fase”. È il documento classificato Direzione del culto, raccoglitore 9, schedario B2B, Arcivescovado di Buenos Aires, documento 9. Nel libro di Verbitsky sono pubblicati anche i resoconti dell’incontro fra il giornalista argentino e il cardinale, durante i quali quest’ultimo ha cercato di presentare le prove che ridimensionassero il suo ruolo. “Non ebbi mai modo di etichettarli come guerriglieri o comunisti – affermò l’arcivescovo – tra l’altro perché non ho mai creduto che lo fossero"".
"Ad inchiodarlo c’è anche la testimonianza di padre Orlando Yorio, morto nel 2000 in Uruguay e mai ripresosi pienamente dalle torture, dalla terribile esperienza vissuta chiuso nell’Esma. In un’intervista rilasciata a Verbistky nel 1999 racconta il suo arrivo a Roma dopo la partenza dall’Argentina: “Padre Gavigna, segretario generale dei gesuiti, mi aprì gli occhi – raccontò in quell’occasione – Era un colombiano che aveva vissuto in Argentina e mi conosceva bene. Mi riferì che l’ambasciatore argentino presso la Santa Sede lo aveva informato che secondo il governo eravamo stati catturati dalle Forze armate perché i nostri superiori ecclesiastici lo avevano informato che almeno uno di noi era un guerrigliero. Chiesi a Gavigna di mettermelo per iscritto e lo fece”.
Nel libro, inoltre, Verbistky spiega come Bergoglio, durante la dittatura militare, abbia svolto attività politica nella Guardia di ferro, un’organizzazione della destra peronista, che ha lo stesso nome di una formazione rumena sviluppatasi fra gli anni Venti e i Trenta del Novecento, legata al nazionalsocialismo. Secondo il giornalista, l’attuale arcivescovo di Buenos Aires, quando ricoprì il ruolo di Provinciale della Compagnia di Gesù, decise che l’Università gestita dai gesuiti fosse collegata a un’associazione privata controllata dalla Guardia di ferro. Controllo che terminò proprio quando Bergoglio fu trasferito di ruolo. “Io non conosco casi moderni di vescovi che abbiano avuto una partecipazione politica così esplicita come è stata quella di Bergoglio”, incalza Verbitsky. “Lui agisce con il tipico stile di un politico. È in relazione costante con il mondo politico, ha persino incontri costanti con ministri del governo".
C'è poi da far notare la data dell'elezione (avenuta in tempi rapidi, anche perché costui per poco non era stato eletto Papa 8 anni fa): 13 03 2013. Un fiorire di 13, il numero massonico per eccellenza, ed anche la somma di tutte le cifre è 1+3+3+2+1+3=13.
Del resto su questo Francesco I pesano pesanti ombre.
Scriveva così in un suo articolo il famoso prete 'no global' Don Vitaliano della Sala.
"Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, nel 2005, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò novemila persone".
Infatti come leggiamo su fanpage.it
Il 16 aprile del 2005 le agenzie stampa batterono questa news: “A due giorni dall'inizio del Conclave, una notizia scuote l'Argentina perché tocca proprio il cardinale di Buenos Aires, Jorge Bergoglio, uno dei più quotati tra i 115 elettori per diventare il nuovo Papa. Il quotidiano messicano ”La Cronica de Hoy” riferisce che contro Bergoglio è stata presentata una denuncia per presunta complicità nel sequestro di due missionari gesuiti il 23 maggio del 1976, durante la dittatura. La denuncia è stata presentata dall'avvocato e portavoce delle organizzazioni di difesa dei diritti umani in Argentina, Marcelo Parilli, che ha chiesto al giudice Norberto Oyarbide di indagare sul ruolo di Bergoglio nella sparizione dei due religiosi a opera della marina militare”.In attesa di leggere le ricerche che sicuramente appariranno sul bloghttp://nwo-truthresearch.blogspot.it/ riporto il resto dell'articolo di Don Vitaliano e segnalo un articolo su Vaticano e Gesuiti,http://www.neovitruvian.it/2012/06/16/il-vaticano-e-i-gesuiti/
La news di quasi 8 anni fa è tornata a fare capolino un secondo dopo la nomina di Bergoglio come nuovo Papa e, soprattutto tra gli osservatori più attenti, non sono tardate arrivare pesanti critiche. Come mai? “Colpa” non solo della notizia di agenzia ma anche di un libro, intitolato L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, scritto dal giornalista Horacio Verbitsky, uno dei principali esperti del movimento argentino per la difesa dei diritti umani, uomo che dopo il golpe militare del 1976 ad opera del dittatore Jorge Rafael Videla entrò a far parte di un'agenzia clandestina che diffuse le prime informazioni sui campi di concentramento del regime e sulle atrocità che causarono oltre 30mila tra morti e torturati.
"Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente".
"I fatti riferiti da Verbitsky. Nei primi anni Settanta Bergoglio, 36 anni, gesuita, divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Entrando a capo della congregazione, ereditò molta influenza e molto potere, dato che in quel periodo l’istituzione religiosa ricopriva un ruolo determinante in tutte le comunità ecclesiastiche di base, attive nelle baraccopoli di Buenos Aires. Tutti i sacerdoti gesuiti che operavano nell’area erano sotto le sue dipendenze. Fu così che nel febbraio del ’76, un mese prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due dei gesuiti impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene. Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente povera che faceva affidamento su di loro".
"Alle accuse dei padri gesuiti di averli traditi e denunciati, il cardinal Bergoglio si difende spiegando che la richiesta di lasciare la baraccopoli era un modo per metterli in guardia di fronte a un imminente pericolo. Un botta e risposta che è andato avanti per anni e che Verbitsky ha sempre riportato fedelmente, fiutando che la verità fosse nel mezzo. Poi la luce: dagli archivi del ministero degli Esteri sono emersi documenti che confermano la versione dei due sacerdoti, mettendo fine a ogni diatriba. In particolare Verbitsky fa riferimento a un episodio specifico: nel 1979 padre Francisco Jalics si era rifugiato in Germania, da dove chiese il rinnovo del passaporto per evitare di rimetter piede nell’Argentina delle torture. Bergoglio si offrì di fare da intermediario, fingendo di perorare la causa del padre: invece l’istanza fu respinta. Nella nota apposta sulla documentazione dal direttore dell’Ufficio del culto cattolico, allora organismo del ministero degli Esteri, c’è scritto: “Questo prete è un sovversivo. Ha avuto problemi con i suoi superiori ed è stato detenuto nell’Esma”. Poi termina dicendo che la fonte di queste informazioni su Jalics è proprio il Superiore provinciale dei gesuiti padre Bergoglio, che raccomanda che non si dia corso all’istanza. E non finisce qui. Un altro documento evidenzia ancora più chiaramente il ruolo di Bergoglio: “Nonostante la buona volontà di padre Bergoglio, la Compagnia Argentina non ha fatto pulizia al suo interno. I gesuiti furbi per qualche tempo sono rimasti in disparte, ma adesso con gran sostegno dall’esterno di certi vescovi terzomondisti hanno cominciato una nuova fase”. È il documento classificato Direzione del culto, raccoglitore 9, schedario B2B, Arcivescovado di Buenos Aires, documento 9. Nel libro di Verbitsky sono pubblicati anche i resoconti dell’incontro fra il giornalista argentino e il cardinale, durante i quali quest’ultimo ha cercato di presentare le prove che ridimensionassero il suo ruolo. “Non ebbi mai modo di etichettarli come guerriglieri o comunisti – affermò l’arcivescovo – tra l’altro perché non ho mai creduto che lo fossero"".
"Ad inchiodarlo c’è anche la testimonianza di padre Orlando Yorio, morto nel 2000 in Uruguay e mai ripresosi pienamente dalle torture, dalla terribile esperienza vissuta chiuso nell’Esma. In un’intervista rilasciata a Verbistky nel 1999 racconta il suo arrivo a Roma dopo la partenza dall’Argentina: “Padre Gavigna, segretario generale dei gesuiti, mi aprì gli occhi – raccontò in quell’occasione – Era un colombiano che aveva vissuto in Argentina e mi conosceva bene. Mi riferì che l’ambasciatore argentino presso la Santa Sede lo aveva informato che secondo il governo eravamo stati catturati dalle Forze armate perché i nostri superiori ecclesiastici lo avevano informato che almeno uno di noi era un guerrigliero. Chiesi a Gavigna di mettermelo per iscritto e lo fece”.
Nel libro, inoltre, Verbistky spiega come Bergoglio, durante la dittatura militare, abbia svolto attività politica nella Guardia di ferro, un’organizzazione della destra peronista, che ha lo stesso nome di una formazione rumena sviluppatasi fra gli anni Venti e i Trenta del Novecento, legata al nazionalsocialismo. Secondo il giornalista, l’attuale arcivescovo di Buenos Aires, quando ricoprì il ruolo di Provinciale della Compagnia di Gesù, decise che l’Università gestita dai gesuiti fosse collegata a un’associazione privata controllata dalla Guardia di ferro. Controllo che terminò proprio quando Bergoglio fu trasferito di ruolo. “Io non conosco casi moderni di vescovi che abbiano avuto una partecipazione politica così esplicita come è stata quella di Bergoglio”, incalza Verbitsky. “Lui agisce con il tipico stile di un politico. È in relazione costante con il mondo politico, ha persino incontri costanti con ministri del governo".
21 commenti:
Ma neanche ha fatto in tempo a diventare PAPA che giá è un criminale....
Ma basta diamogli il tempo di rendersene almeno conto del delicato incarico
E' il papa nero?Nero di veste (quella dei gesuiti) e di animo?Speriamo di no.
Ma insomma basta, possibile che non c'è mai niente di buono da dire.
Beati voi che siete senza peccati e vi potete divertire a lanciare sassi a tutti!
Comunque ha ammesso i suoi errori e ha chiesto scusa.
Spero che faccia davvero qualcosa per cambiare le cose...Dio lo aiuti.
Questo è un altro maiale? Dove andremo a finire.
un gesuita che si chiama francesco? informatevi chi sono i gesuiti davvero altro ke poverelli... chi ha inventato gli illuminati era un gesuita. costui e' il falso profeta
i soliti esagerati!... Dove andremo a finire? certamente non nel porcile dove ci stanno già certi coglioni come come l'anonimo delle 12.25.
Bhoooo, io ancora rimango incredulo!! Ma proprio non capite un c..o!! Possibile che il cervello non vi arrivi all'impulso giusto? Secondo voi a capo di una loggia come la chiesa chi ci mettono un coglione come un altro? Ancora convinti che Ratzi abbia lasciato per salute? Per favore, se avete dei figli, è ora che vi svegliate e immaginate l'inimmaginabile se volete avere una sola possibilità di futuro per i piccoli. Ma lo volete capire o no che al mondo anche il Vaticano fa parte di un sistema di burattini gestito da altri ben più potenti di quattro antiche colonne! Cosa di meglio che un "Papa Buono" per portare finalmente speranza e accaparrassi la fiducia della gente? Loro con Gesù (quello vero intendo) non c'entrano niente. Ha ragione, informatevi su chi sono veramente i gesuiti.. e ricordatevi o leggete l'apocalisse di Giovanni: "ingannerà anche i più fedeli". In bocca al Papa!
chi mai potrà essere costui da ciò che sappiamo che sia?un'uomo di potere,che inganna come tutti gli uomini investiti da tale aspetto.ed'è un potere che sembra scisso dagli altri,invece e contiguo graniticamente,ma inganna meglio se appare altro dagli altri poteri.si va sempre più materializzandosi il progetto di dominio sulle masse insofferenti del giogo schiavista imposto loro dall'imperialismo planetario.ci stiamo sempre più avvicinando all'inizio della soluzione pensata per far vivere questo cadavere simulacro di democrazia.come sempre nella loro strategia c'è l'annientamento delle libertà dell'affamamento dei popoli,fino alla soluzione drastica,ma necessaria,alla sopravvivenza del sistema di sfruttamento di uomini mezzi ecose,con l'inevitabile distruzione ricostruzione su base allargata,a discapito dei perdenti sulla stessa falzariga che ha determinato la tragedia,cioè;il capitalismo!
Comunque fai delle forzature alle volte inaudite.. è da piu d che leggo i ltuo blog, e piu vado avanti piu vedo che hai cambiato radicalmente rispetto all'informazione che facevi in passato...un vero peccato veramente... pare che vuoi trovare complotti e massoni anche nel gelataio sotto casa... e poi finiamola co sti numeri 3 +3+5+-5 x2 = gli anni di cristo - 5 i massoni... che tristezza.
Non sono gli "Dei",le Religioni,I sistemi in cui crediamo che ci rendono "Umani".Ma il modo in cui decidiamo di agire che ci rende tali.
La chiesa come i Papi non sono altro che simboli creati dagli Uomini,se esistesse realmente un "Dio" nessuno e dico nessuno su questa terra sarebbe degno di vivere dato che siamo tutti peccatori. Predichiamo bene,ma razzoliamo male.Poi ognuno creda in ciò che vuole,ma forse un pò di autocritica non basterebbe.Finchè gli esseri "Umnani" non inizeranno a capirsi e comprendersi gli uni con gli altri ci saranno sempre guerre,odio,rancore,tristezza,ecc.W IL LIBERO PENSIERO ED ESPRESSIONE.
CIAO A TUTTI.
Personalmente penso che siamo ad una svolta epocale e se si vuole fare pulizia,lo sporco deve venire a galla. Anche di Pio XII è stato detto che era d'accordo con i tedeschi e che non aveva fatto nulla per difendere gli ebrei ma, mi sembra di ricordare, che a distanza di decenni la sua figura è stata completamente riabilitata essendo venuto alla luce che - fingendosi neutrale - aveva potuto aiutare e salvare,migliaia di persone. Sono convinta che quando la parte avversa considera pericolosa una persona, la cosa più facile da fare è di "demonizzarla". Non so se questo sarà un buon Papa ma prima di esprimere un'opinione, preferisco sempre valutare i fatti.
Che pagliacciata!
13+03+2013 = 13
14+03+2013 = 14
15+03+2013 = 15
Che faccio continuo?
Ahahhaha! Questo blog è troppo divertente!
Ignorante+ignorante+ignorante=IGNORANTI
Imparate a vivere voi siete Pagliacci Disinformati…cari amici se finiamo nell'inferno ci sarete anche voi ricordate queste parole…
Che dire del Papa eletto il 13/3/2013? Se ci sono le prove che questo è stato complice dei tiranni che hanno torturato e ucciso altri esseri umani indifesi e innocenti.
Allora il futuro del mondo è nero.
Spero tanto che ciò che si dice sul nuovo papa non è vero, e che Dio ci aiuti e ci illumini tutti.
che dire é il PAPA NERO.........
Io avrei voglia di consigliare di stare con i piedi in terra.
Prima di giudicare bisogna conoscere la verità. In ogni caso si deve ritrovare l'unità tra la gente ed essere sempre pronti a reagire agli eventi che la vita ci pone davanti.
Tra tutti i commenti da voi postati l'unica degna di nota e di ammirazione è L'11,quello di anonimo.Dove dice:Non sono gli "Dei",le Religioni,I sistemi in cui crediamo che ci rendono "Umani".Ma il modo in cui decidiamo di agire che ci rende tali.Questa si che è una riflessione da persone sagge,consapevoli ed illuminate se prendessimo esempio da ciò che dice probabilmente il mondo sarebbe davvero un posto migliore. Sei un Mito. Congratulazioni.
Il primo grande Miracolo di Papa Francesco -http://sanctorumangelorum.blogspot.it/
Su messaggidagesucristo...cliccate falso profeta e saprete fratelli....
A questo punto evochiamo qui la così detta «profezia» di San Francesco.
Dopo aver convocato i suoi fratelli poco prima della sua morte (1226), Francesco ha avvertito su tribolazioni future, dicendo: “Fratelli agite con forza e fermezza in attesa del Signore. Un periodo di grandi tribolazioni e afflizioni in cui grandi pericoli e imbarazzi temporali e spirituali accadranno; la carità di molti si raffredderà e l’iniquità dei malvagi abbonderà. Il potere dei demoni sarà più grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità religiosa e altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa Romana con un cuore sincero e perfetta carità.
“Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore. Mentre gli scandali si moltiplicheranno, la nostra congregazione religiosa sarà divisa tra altre che saranno completamente distrutte, perché i loro membri non si opporranno, ma consentiranno all’errore. Ci saranno così tante e tali opinioni e divisioni tra la gente, e tra i religiosi e i chierici che, se quei giorni malefici non fossero abbreviati, come annunciato dal Vangelo, anche gli eletti cadrebbero nell’errore (se fosse possibile), se in tale uragano non fossero protetti dall’immensa misericordia di Dio. Così la nostra Regola e il nostro modo di vita saranno violentemente attaccati da alcuni. Delle tentazioni terribili sorgeranno. Coloro che supereranno la grande prova riceveranno la corona della vita. Guai a quelli tiepidi che metteranno ogni loro speranza nella vita religiosa, senza resistere saldamente alle tentazioni consentite per provare gli eletti. Coloro che nel fervore spirituale abbracceranno la pietà con la carità e zelo per la verità, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, spronati da spiriti maligni, diranno che in questo modo prestano grande onore a Dio nell’uccidere e rimuovere dalla terra degli uomini tanto cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli afflitti e lui li salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per rispettare il loro Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte dalla vita eterna, non volendo conformarsi all’errore e alla perfidia, per assolutamente non temere la morte. Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno.
“La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore“.
Parole che riprendono l’inganno indicato dallo stesso Vangelo; che svelano in pieno quella la scalata dei «falsi cristi», lupi vestiti da agnelli, all’attacco finale, quando un “personaggio non canonicamente eletto, sarà elevato al soglio pontificio”,
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