I padroni d'Italia, dall'alto dei cieli, hanno colpito un'area sismogenetica. E non si arrestano. Dolore e rabbia. Solo speculazioni di ogni genere sulla pelle degli sfollati. Terremoto dell'Aquila, spuntano nuove intercettazioni dell'allora capo della Protezione Civile, tale Guido Bertolaso. Dialoghi dei primi giorni dopo il sisma artificiale che devastò il cuore dell'Abruzzo il 6 aprile 2009. Dalle conversazioni si comprende che le autorità del Governo Berlusconi avevano ben chiara l'entità del disastro, ma che decisero di utilizzare l'emergenza a fini propagandistici.
Tra l'8 e il 10 luglio, infatti, si svolse proprio nel capoluogo abruzzese il G8. L'8 novembre del 2009, al telefono con Bertolaso, l'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio,
Gianni Letta (con una sorella ben inserita al comando della Croce Rossa abruzzese), mentre dichiarava ai giornalisti che per ricostruire il centro città "servivano dai cinque ai 10 anni", ha affermato: "Sono contento che Berlusconi venga ma il centro storico de L'Aquila non si può ristrutturare, è tutto inagibile. Non deve dire rimettiamo gli abitanti tra 28 mesi perché è un massacro. Ti dico la verità, li mettiamo tra 28 anni". Il tutto proprio nei giorni in cui è scoppiato il 'caso Iurato', l'ex prefetto de L'Aquila, una "donna" si fa per dire, in seguitopromossa ad incarichi superiori, destinataria di un provvedimento d'interdizione dai pubblici uffici emesso dal gip perché, come hanno scritto i magistrati, "scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani". Da quel tragico evento, l’aquilano è ingiustamente e fortemente militarizzato. L'unico attore, anzi regista, che non compare (ancora) in questa strage è la Nato. Appunto, come ben sanno tutti i politicanti assoldati dal "nuovo ordine mondiale", c'era e c'è un'attività bellica segreta in atto. Si attendono improbabili smentite con riscontri probanti, dal Capo dello Stato uscente, tale Giorgio Napolitano (denunciato all'Autorità Giudiziaria per Alto tradimento della Costituzione, un soggetto che di frequentazioni criminali e segreti di Stato se ne intende), già affiliato all'Aspen Institute (a sua volta finanziato dal Club Bilderberg). Anche l'autorevole e saggio magistrato, Ferdinando Imposimato, ha recentemente affermato a livello pubblico: "Il Gruppo Bilderberg è responsabile delle stragi in Italia e della strategie della tensione". Che ovviamente hanno mutato natura: non sono più di carattere convenzionale, perché rischierebbero di essere facilmente smascherate, ora che sono note certe dinamiche mafiose. E questo il sistema di potere oligarchico, non può permetterselo. Allora, giù la maschera! Altro che le imminenti elezioni parlamentari truccate. Combattiamo per la vita, la libertà e la verità. Via le basi di guerra dall'Italia.
Tra l'8 e il 10 luglio, infatti, si svolse proprio nel capoluogo abruzzese il G8. L'8 novembre del 2009, al telefono con Bertolaso, l'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio,
Gianni Letta (con una sorella ben inserita al comando della Croce Rossa abruzzese), mentre dichiarava ai giornalisti che per ricostruire il centro città "servivano dai cinque ai 10 anni", ha affermato: "Sono contento che Berlusconi venga ma il centro storico de L'Aquila non si può ristrutturare, è tutto inagibile. Non deve dire rimettiamo gli abitanti tra 28 mesi perché è un massacro. Ti dico la verità, li mettiamo tra 28 anni". Il tutto proprio nei giorni in cui è scoppiato il 'caso Iurato', l'ex prefetto de L'Aquila, una "donna" si fa per dire, in seguitopromossa ad incarichi superiori, destinataria di un provvedimento d'interdizione dai pubblici uffici emesso dal gip perché, come hanno scritto i magistrati, "scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani". Da quel tragico evento, l’aquilano è ingiustamente e fortemente militarizzato. L'unico attore, anzi regista, che non compare (ancora) in questa strage è la Nato. Appunto, come ben sanno tutti i politicanti assoldati dal "nuovo ordine mondiale", c'era e c'è un'attività bellica segreta in atto. Si attendono improbabili smentite con riscontri probanti, dal Capo dello Stato uscente, tale Giorgio Napolitano (denunciato all'Autorità Giudiziaria per Alto tradimento della Costituzione, un soggetto che di frequentazioni criminali e segreti di Stato se ne intende), già affiliato all'Aspen Institute (a sua volta finanziato dal Club Bilderberg). Anche l'autorevole e saggio magistrato, Ferdinando Imposimato, ha recentemente affermato a livello pubblico: "Il Gruppo Bilderberg è responsabile delle stragi in Italia e della strategie della tensione". Che ovviamente hanno mutato natura: non sono più di carattere convenzionale, perché rischierebbero di essere facilmente smascherate, ora che sono note certe dinamiche mafiose. E questo il sistema di potere oligarchico, non può permetterselo. Allora, giù la maschera! Altro che le imminenti elezioni parlamentari truccate. Combattiamo per la vita, la libertà e la verità. Via le basi di guerra dall'Italia.
1 commento:
A me piacciono molto, solitamente, gli articoli che appaiono su questo sito, ma questo mi pare proprio una castronata: fa un minestrone un po' di tutto fa accuse pesanti e precise - magari anche vere, io non lo so - ma riesce solo a riportare l'intercettazione di Bertolaso diffusa già dai mezzi d'informazione ufficiali che non aggiunge in realtà nulla riguardo quelle accuse (benché l'intercettazione venga riportata quasi come una prova di quanto afermato). Incapacità giornalistica reale o volontà precisa di confondere le acque?
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