di Michele Paris

L’unico crimine compiuto dal 29enne originario del Maine è stato invece quello di avere affisso nelle strade della metropoli una serie di manifesti satirici che descrivono il possibile uso di droni da parte del Dipartimento di Polizia per monitorare il comportamento dei cittadini.
Tra il 14 e il 16 settembre scorso, Essam Attia si è finto un dipendente del municipio di New York e ha sostituito decine di manifesti pubblicitari situati nelle apposite teche cittadine con altri di sua creazione che raffiguravano, tra l’altro, una famiglia in fuga presa di mira da un missile lanciato da un velivolo senza pilota con la dicitura “Droni del Dipartimento di Polizia di New York: protezione quando meno te lo aspetti”.
Le forze di polizia hanno alla fine fermato Attia, infliggendogli un’autentica lezione che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria vendetta per avere mosso loro delle critiche in maniera così clamorosa. Tra le numerose accuse a suo carico ci sono quelle di furto e possesso di arma da fuoco dopo che al momento dell’arresto è stata rinvenuta nel suo appartamento di Manhattan una vecchia pistola calibro 22 scarica. Dopo il fermo, Attia ha potuto lasciare il carcere su cauzione.
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