I facoltosi clienti europei starebbero portando via, sempre più di frequente, i propri soldi dalla Svizzera. A causa della crescente pressione internazionale sull'evasione fiscale, centinaia di miliardi di franchi potrebbero partire e lasciare definitivamente la Svizzera.
È di questo parere il capo della divisione Wealth Management di Ubs Juerg Zeltner intervistato oggi dalla rivista “Schweizer Bank”.
Secondo Zeltner dalla stessa Ubs sarebbe prevista un'emorragia dai dodici ai trenta miliardi di franchi.“Ai clienti più piccoli, per ovvie ragioni di costi, le banche svizzere potrebbero essere ancor meno attraenti del settore alberghiero”.
Nel mese di maggio Zeltner aveva dichiarato che i clienti europei, negli ultimi trimestri, avevano sollevato circa dieci miliardi di franchi dai loro conti presso Ubs. A metà anno, la maggior banca svizzera gestiva 783 miliardi di franchi appartenenti a clienti facoltosi.
Diversa sarebbe, per il capo di Ubs Wealth Management, la situazione relativa ai mercati offshore dove i capitali dei clienti europei dovrebbero rimanere ancora per un po'.
Credit Suisse starebbe soffrendo ancora di più. Dal 2009 i ricchi clienti europei avrebbero portato via già 32 miliardi di franchi. Secondo le previsioni di David Mathers, Chief Financial Officer di Credit Suisse, nei prossimi anni ci si attende che dalla seconda banca del paese defluiscano tra i 25 e i 35 miliardi di franchi.
Negli ultimi anni diversi Paesi, in particolare Stati Uniti e Germania, stanno esercitando una pressione massiccia contro i presunti evasori che si sono trovati senza un'adeguata protezione.
Una ricerca condotta dallo studio di consulenza Zeb, sostiene che le banche svizzere gestirebbero circa 2'800 miliardi di franchi solo di clienti stranieri. Quasi 800 miliardi di franchi sarebbero legati a conti non tassati di correntisti europei.
Fonte: ticinofinanza.ch
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