"Spazio, ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare dove nessuno è mai giunto prima", Sigla di Star Trek.
Per chi come me è appassionato della saga fantascientifica di Star Trek, queste parole hanno in sè un grande potenziale emotivo e, per certi aspetti, progettuale. Tutti i fan di Star Trek, sperano con tutto il cuore, che prima o poi, l'umanità metta da parte le becere divisioni determinate dalla ricerca del profitto e del proprio interesse, per avventurarsi in una nuova era di pace e concordia, nella quale il viaggio stellare (Star Trek, appunto) e l'esplorazione spaziale, siano tra le attività più qualificanti dell'attività umana.
Ma viaggiare tra le stelle è solo un sogno di romantici fantasiosi appassionati di un semplice romanzo televisivo? Come è possibile attraversare le enormi distanze cosmiche dell'Universo e raggiungere le stelle più vicine? Forse una buona notizia in questo senso arriva proprio dalla scienza. Secondo alcuni ricercatori, un Motore a Curvatura, capace di generare viaggi a velocità superiori a quelli della luce, potrebbe essere molto più realistico di quanto si pensasse fino ad oggi.
Un motore del genere dovrebbe essere in grado di deformare lo spazio-tempo in modo di permettere lo spostamento di una nave stellare, aggirando il grande limite della fisica, secondo il quale nessuno oggetto fisico può muoversi nello spazio a velocità superiori a quelle delle luce. Un'idea del genere fu proposta già nel 1994 dal fisico messicano Miguel Alcubierre. Tuttavia, i calcoli che ne vennero fuori, richiedevano una quantità di energia proibitiva per la realizzazione del progetto.
Ma secondo alcuni fisici contemporanei, alcune correzioni apportate all'idea originale di Alcubierre potrebbero permettere al dispositivo di funzionare con quantità di energia significativamente inferiori, portando l'idea del Motore a Curvatura dal mondo della fantascienza a quello reale. "C'è una speranza", ha sussurato Harold "Sonny" White Johnson Space Center della NASA, venerdì 14 settembre, intervenendo al Starship Symposium, un incontro per discutere delle sfide future del volo interstellare.
Un motore a curvatura di Alcubierre prevederebbe una navicella spaziale circondata da un grande anello costituito da materia esotica, il quale causerebbe una deformazione dello spazio-tempo, creando una regione di spazio contratta a prua della nave, mentre una porzione di spazio verrebbe espansa a poppa. In questo modo, la nave sarebbe capace di "surfare" sulle pieghe dello spazio tempo. Allo stesso tempo, la nave rimarrebbe all'interno di una bolla spazio-temporale, dove le leggi della fisica rimarrebbero inalterate. In questo modo, non si violerebbe il limite della velocità della luce, ma semplicemente verrebbe aggirato.
"Tutto nello spazio è limitato dalla velocità della luce", ha spiegato Richard Obousy, presidente di Icaro Interstellar, un gruppo non-profit di scienziati e ingegneri impegnati nella ricerca sul volo spaziale interstellare. "Ma la cosa veramente interessante è il tessuto dello spazio-spazio, non è limitato dalla velocità della luce". Con questa tecnica, la navicella sarebbe in grado di raggiungere una velocità apparente di circa 10 volte quella della luce (curvatura 10!), il tutto senza infrangere il limite naturale di velocità.
Nella prima versione del motore di Alcubierre si è stimato che l'energia richiesta per il funzionamento del dispositivo era circa uguale alla massa-energia del pianeta Giove. Ma con le correzioni che Sonny White intende apportare al progetto, il motore potrebbe essere alimentato da una massa-energia pari alle dimensioni di un veicolo spaziale come la sonda Voyager 1 della NASA.
Il segreto è nella forma dell'anello che circonda la navicella, il quale non dovrebbe essere piatto, ma avere la forma di una ciambella arrotondata.
Test di laboratorio
White e i suoi colleghi hanno iniziato a sperimentare una versione mini del motore a curvatura nel loro laboratorio. Il team è riuscito a creare un interferometro laser capace di creare delle distorsioni nel tessuto spazio-tempo. "Stiamo cercando di capire se riusciamo a turbare lo spazio-tempo in porzioni molto piccole", spiega White. "Ho chiamato il progetto "esperimento umile" rispetto alle energie che sarebbero necessarie per far funzionare il progetto in scala reale. Ma rappresenta un passo promettente. [Fonte].
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