La scienza noetica si appoggia sui principi della fisica quantistica e sulle loro implicazioni, ritenute fondamentali per la comprensione di tutto il mondo fisico e degli esseri viventi, umani compresi.
L'oggetto di studio è costituito dalla coscienza e dalle sue relazioni con il mondo esterno e l'assunto di base è che il pensiero e la coscienza esercitano una diretta influenza sulla realtà fisica. A differenza dei classici modelli scientifici, in quest'ambito la coscienza e le capacità extrasensoriali sono considerate non come oggetti di indagine estranei all'ambito scientifico ma, al contrario, come fenomeni indagabili ed osservabili; questo nuovo concetto scientifico non si è sviluppato in tempi odierni ma bensì già nell'antica grecia. Possiamo dire quindi che la noetica aiuta ad esplorare il restante 90% del nostro cervello, geni assoluti come Einstein usavano solo il 15% del potenziale della mente.
Anassagora (496 a.C. - 428 a.C.) introduce il concetto di noùs attribuendo ad esso il significato di intelligenza divina. Nelle sue formulazioni, il noùs rappresenta il motore originario dell'universo, responsabile del movimento del mondo attraverso cui si forma la materia. Partendo dal caos originario, esso genera un mondo di cui fanno parte l'ordine e la bellezza della natura.
Dalla visione di Aristotele (384 a.C. - 322 a.C.) emerge una noetica concettualmente più vicina a quella attualmente considerata come conoscenza intuitiva; concorda con Anassagora sull'esistenza di un intelletto negli elementi naturali e negli organismi viventi; tuttavia se per Anassagora il rapporto tra noùs e materia si esaurisce nella spinta motrice che genera l'universo, per Aristotele il “motore immobile” non costituisce solo la forza scatenante ma anche la causa finale del mondo, poiché tutta la materia originariamente creata dall'intelletto continuerà a tendere ad esso.
Nella sua logica, Aristotele parla di verità noetiche, ovvero di conoscenze universali, acquisite attraverso l'intuito, di per sé evidenti e che quindi non hanno bisogno di essere discusse. All'opposto, le verità dianoetiche si raggiungono attraverso la mediazione dei pensieri in rapporto tra loro.
Quindi di questa pseudoscienza cosa possiamo dire: "Logica noetica e logica dianoetica possono coesistere in simbiosi, conoscenza immediata ed intuitiva del mondo; la seconda rende possibile l'acquisizione di conoscenza attraverso il discorso ed il giudizio".
Solo l'uomo cammina ai confini di ciò che non ha confini, sa vedere il mistero, ascoltare il silenzio,esprimere l'infinito.
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