Secondo informazioni diffuse da forum cinesi sulla Difesa, di recente un gruppo di 17 esperti cinesi sarebbe giunto in Iran non solo per esaminare, ma anche perraccogliere e portare in Cina alcune parti fondamentali del drone USA RQ-170catturato dall’ Iran nel dicembre 2011.
Anzi, i tecnici cinesi sarebbero arrivati in Iran appena quattro giorni dopo l’atterraggio di fortuna del drone Sentinel, avvenuto nel paese nel corso di una missione di spionaggio. Sulla base dei primi rilievi (uno della durata di soli 40 minuti e un altro di quattro ore), il gruppo di esperti ha preparato un elenco di componenti che necessitavano da parte loro di ulteriori esami, al fine di operare ingegneria inversa al robot americano.
Nella lista dovrebbero esserci componenti hardware, mentre la fusoliera rimarrebbe in Iran.
Il sito internet “China Defense Mashup” riferisce che “il gruppo di esperti è composto da 17 persone, di cui undici sono tecnici dello Stato Maggiore dell’ Esercito Popolare di Liberazione (PLA), della Divisione Armamenti Generali e della società di produzione aerospaziale statale AVIC, mentre gli altri sono membri del Ministero degli Esteri e diplomatici in Iran.”
Anche se è estremamente difficile stabilire se questa informazione sia vera, è altamente probabile che la Cina abbia già ispezionato il drone e tentato di copiare alcune tecnologie del RQ-170. Come già precisato nel commentare l’affermazione dell’Iran secondo cui esso avrebbe decodificato il drone stealth, anche se le memorie interne si fossero (probabilmente) cancellate a seguito della perdita della procedura di comando e i dati non fossero mai stati recuperati, è verosimile che i circuiti, l’ottica e i sensori abbiano resistito al misterioso atterraggio di fortuna.
Pertanto possono essere esaminati e testati. E copiati, una delle attività che la Cina sa fare meglio.
Fonte: David Cenciotti per The Aviationist 16.08.2012
Traduzione di Gabriele Picelli per http://www.times.altervista.org/
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