Finalmente la nuova sonda robotica della NASA, Curiosity, il rover della missioneMars Science Laboratory, sta per cominciare la sua missione su Marte. Il 6 agosto prossimo, dopo un viaggio durato 7 mesi, il robotino della NASA inizierà la sua missione esplorativa. La zona prescelta dalla NASA per l’atterraggio di Curiosity è un’area di appena 20 per 7 Km richiede manovre di massima precisione. La difficoltà sarà paragonabile a quella di un lanciatore di freccette che si trovi a dover centrare un piccolo bersaglio a una distanza di decine di chilometri.
Il delicato atterraggio avverrà in una zona di Marte che si trova all’interno del Gale Crater, sul lato nord del Monte Sharp, così battezzato in onore del geologo Robert P. Sharp (1911-2004), team member di molte tra le prime missioni marziani della NASA. La motivazione per la scelta di una zona così difficile per l'atterraggio è molto semplice e contemporanemente incredibilmente ambiziosa. Lo studio del Monte Sharp significa comprendere il passato del pianeta Marte. I ricercatori pensano infatti che il Monte Sharp, con la sua evidente struttura a strati che si innalza per oltre 5 Km di altezza, sia stato creato dalla stratificazione di depositi in epoche successive all’evento di impatto che deve aver creato il cratere Gale, oltre 3 miliardi di anni fa.
Negli strati più profondi, le missioni marziane che in passato si sono trovate a studiare il pianeta dall’alto della loro orbita hanno identificato minerali che possono essersi formati in presenza di acqua. La ricerca sul campo di Curiosity permetterà nei prossimi mesi di studiare gli strati più profondi del Monte Sharp e le condizioni climatiche al momento in cui i diversi strati si sono depositati. Per il team della NASA sarà come leggere le pagine di un libro sulla storia geologica di Marte, per capire se e quando il pianeta possa aver ospitato condizioni favorevoli alla vita.
L’immagine è una ricostruzione esatta, dalle proporzioni corrette, del panorama in cui si troverà immerso quella sera il piccolo Curiosity. L’ellisse identifica la zona di confidenza, ovvero la zona in cui, secondo i calcoli del team della NASA, Curiosity ha il 99% di probabilità di atterrare. E la precisione di questa previsione ha del soprendente anche rispetto a missioni precedenti. Dovremo aspettare l’atterraggio per verificare la correttezza dei calcoli eseguiti.
Il percorso effettivo di Curiosity verrà deciso dal team in base a dove il rover atterrerà all’interno dell’ellisse e di quello che effettivamente vedrà intorno a sé nei primi momenti della missione. Ma qualsiasi strada prenderà per compiere il suo destino, il rover Curiosity già conosce il suo obiettivo primario: risalire la montagna Sharp e passare i primi 2 anni della sua vita scandagliando questa zona con i suoi 10 strumenti di bordo.
Bisogna dire che le sonde automatiche umane continuano a macinare successi. Curiosity è il degno erede di altri due rover che hanno la fatto la storia dell'esplorazione di Marte:Spirit e Opportunity. Le due sonde della NASA hanno acquisito dati fondamentali sulla superficie marziana lavorando per oltre 6 anni. Inoltre, è proprio di queste ore la notizia che la venerabile sonda Voyager 1 si trova ormai ai confini dell'eliosfera, diventando il primo oggetto costruito dall'uomo che si trova al di fuori dei confini del Sistema Solare. [Inaf]. - Per sapere di più sulla missione
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