Messico e Costa Rica: i vulcani sono irrequieti

Popocatépetl, il vulcano che svetta come una sentinella ai margini sud-est della capitale del Messico, si è risvegliato ancora una volta, registrando nelle sole ultime 24 ore 14 esalazioni accompagnate da emissioni di vapore acqueo e gas, secondo il Centro Nazionale per la prevenzione dei disastri (Cenapred).


Dalla mezzanotte le emissioni vulcaniche hanno espulso cenere, accompagnata da frammenti incandescenti, che sono stati depositati nelle parti superiori del cono, in particolare nelle aree di nord e nord-est. Tuttavia, il livello di allerta vulcanica rimane alla Fase 2 - gialla, mantenendo un accesso sicuro e limitando a 12 chilometri la distanza minima da tenere attorno al cratere. Nelle ultime ore è stata segnalata la caduta di una gran quantità di cenere sulle città circostanti.

Quest’ultima attività del Popocatépetl arriva in mezzo a una serie di terremoti che hanno colpito il Messico meridionale e centrale nelle ultime tre settimane.

Anche i vulcani del Costa Rica nel frattempo stanno dando segni di aumento delle attività.


Il vulcano Rincón de la Vieja continua a rombare, con delle piccole eruzioni freatiche, che durante questo fine settimana hanno prodotto un pennacchio di cenere. Le autorità del Costa Rica hanno chiuso l'ingresso al parco nazionale in cui si trova il vulcano, per paura di nuove esplosioni. Nel frattempo, anche il vulcano Turrialba continua a manifestare un’attività elevata con un "pennacchio doppio" dal cratere sommitale.

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