Catania, 1 aprile 2012 - Sull’Etna dalle prime ore di stamane, si è sviluppata una nuova fase eruttiva, la quinta dell’anno, con emissioni di fontane di lava e attività stromboliana dal nuovo cratere di sud-est. L’attività è stata accompagnata da emissione di cenere vulcanica ricaduta sui centri abitati ai piedi dell’Etna, tra cui Zafferana. La nuova fase eruttiva non ha avuto ripercussioni sul traffico aereo: l’aeroporto di Catania è regolarmente operativo.
A metà mattinata le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania "hanno registrato un incremento dell’attività eruttiva stromboliana dal nuovo cratere di Sud Est caratterizzata da un aumento del tremore vulcanico e dall’emissione di quantità significative di cenere in atmosfera".
Per questo motivo, informa il Dipartimento della Protezione civile sul suo sito, "sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di ‘criticità elevata' per l’area sommitale del vulcano e di ‘criticità ordinaria' per le aree del medio versante e pedemontana".
Il Prefetto di Catania ha rinnovato l’ordinanza che proroga al 30 aprile il divieto di accesso al vulcano sul versante Sud oltre quota 2.920 metri, in prossimità della Torre del Filosofo, e sul versante Nord oltre quota 2990 metri, in prossimità di Punta Lucia.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza del fenomeno "attraverso i propri centri di competenza per il monitoraggio la sorveglianza dei vulcani italiani - sezioni dell’Ingv e Università di Firenze - attraverso le strutture operative - Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale della Regione Siciliana - e i presidi territoriali".
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