Cernobyl: il governo vuole ripopolare la zona del disastro!

Riqualificare la zona proibita di Cernobyl. Il premier ucraino Mikola Azarov ha annunciato l’ambizioso obiettivo il 23 aprile, a tre giorni dall’inaugurazione dei lavori per il nuovo sarcofago destinato a isolare il reattore numero 4.

DECONTAMINARE E RIPOPOLARE L’AREA. Secondo Azarov, l’area «va decontaminata e ripopolata», per questo Kiev avrebbe già messo in cantiere un piano per bonificare quello che 26 anni fa fu il teatro del più grande disastro nucleare mai avvenuto.
«Ci sono tutti i presupposti», ha detto Azarov, «per riportare la vita in quei territori deserti, nelle città e nei villaggi. Questo», ha proseguito, «significherebbe posti di lavoro, entrate aggiuntive per le nostre casse e per il nostro Paese».

SOLO 31 VILLAGGI RADIOATTIVI. Per 2.500 villaggi della zona di esclusione di Cernobyl è stato stabilito l’accesso solo con un permesso speciale, ma, secondo il premier ucraino, «solo 31 presentano ancora un livello di radioattività superiore» alla norma.

PER GLI ESPERTI È UNA BOMBA ECOLOGICA. Eppure secondo gli esperti la zona proibita costituirebbe ancora una bomba ecologica, non sono tanto le radiazioni presenti nell'atmosfera, quanto gli elementi radioattivi, come cesio e torio, di cui sono impregnati il terreno e tutto ciò che vi sorge.
Al punto che basterebbe solo un incendio nei boschi dell’area, per innescarla e liberare nell’area delle sostanze pericolosissime per la salute.
Mentre nessuno si è ancora sbilanciato su come possano essere eventualmente sfruttati i 30 chilometri attorno alla centrale, le proposte non sono mancate.

BIOMASSE NEL FUTURO DI CERNOBYL? L'anno scorso il vice presidente dell'agenzia statale per la gestione dell'area, Nikolai Proskura, aveva proposto di produrre biomassa nell'area vicino Cernobyl e di realizzare un impianto che producesse energia elettrica sfruttando proprio la biomassa della zona.

ATTESA PER IL NUOVO SARCOFAGO DEL REATTORE. Il reattore di Cernobyl fu coperto in sei mesi con un involucro provvisorio di cemento, rinforzato alcuni anni fa, non considerato più ermetico. L’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo sarcofago sono stati fissati al prossimo 26 aprile proprio nel giorno in cui cade il 26/o anniversario dell'incidente, e dovrebbero terminare entro la metà del 2015.
Della realizzazione della struttura è stato incaricato il consorzio francese Novarka, formato dalle società Bouygues e Vinci.
Il nuovo sarcofago è stato progettato alto 105 metri, lungo 150 e profondo 260. La maggior parte del denaro necessario è stata messa a disposizione dalla comunità mondiale, mentre dal governo ucraino è stato previsto uno stanziamento del 6%.

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