Questi fenomeni non sono rari sulla nostra stella, ma è la prima volta che un simile evento viene ripreso per tutta la sua durata. Grazie alle osservazioni della sonda è stato possibile estrapolare dati impressionanti: i gas del supertornado hanno raggiunto temperature intorno al milione di gradi, girando vorticosamente fino a velocità di oltre 300 mila km orari.
Le immagini del tornado solare e sotto il video
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Precedenti osservazioni hanno mostrato che i tornado solari si manifestano in concomitanza con le espulsioni di massa coronarica, le eruzioni di plasma che, se eiettate in direzione della Terra, causano i black out dei satelliti, delle reti elettriche e dei dispositivi elettronici.
Una spettacolare eruzione di plasma solare è quella avvenuta lo scorso giugno (nel secondo video): la ricaduta del materiale ha coperto quasi la metà del Sole, e la tempesta ha prodotto suggestive aurore polari sul nostro pianeta.
Secondo una relazione presentata oggi al meeting di Manchester dall’astrofisico Luke Barnard, le espulsioni coronariche diminuiranno di circa la metà nei prossimi decenni, a causa del declino dell’attività solare.
I modelli teorici del clima solare, supportati dalle osservazioni dei satelliti, prevedono infatti una diminuzione dell’intensità del campo magnetico del Sole, che tra l’altro protegge la Terra dai pericolosi raggi cosmici. Significa che ci saranno meno tempeste solari, ma saremo anche più esposti a intense e dannose (soprattutto per gli astronauti) radiazioni spaziali. Oltre a essere privati di questi straordinari spettacoli.
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