La Germania deve 70 miliardi di euro alla Grecia per danni di guerra

Berlino, 16 febbraio 2012 - LA GRECIA sull’orlo del fallimento e ad Atene si paragona la Germania di oggi al III Reich, Angela come Hitler. Le SS devastarono l’Ellade amata da Goethe, rubarono opere d’arte, e massacrarono i civili per rappresaglia, come un paio d’ anni dopo avrebbero fatto in Italia. Sono trascorsi quasi settant’anni, il passato può ancora pesare dell’Europa di oggi, unita e divisa dall’euro? I greci fanno un po’ di conti: Frau Merkel rifiuta di versare aiuti a fondo perduto, ma la Germania non ha ancora saldato i suoi debiti di guerra. In base ai calcoli fatti subito dopo la fine del conflitto, nel 1946, i danni subiti dalla Grecia sarebbero ammontati a 153 milioni di dollari, pari a 5 miliardi di oggi. Poco, rispetto al buco nel bilancio odierno di Atene che potrebbe raggiungere i 400 miliardi di euro?

MA i cinque miliardi di 66 anni fa, erano calcolati in difetto, e se si tiene conto degli interessi sul debito si arriverebbe a una settantina di miliardi di dollari. Quanto basterebbe per dare una boccata d’ossigeno alla Grecia, che avrebbe modo di avviare la ripresa economica, senza ridurre alla fame, impiegati statali e pensionati. «È vero — ammette Lampos Savilidis, della Comunità greca di Berlino — i danni furono ufficialmente rimborsati dalla Germania di Adenauer negli Anni Cinquanta. Furono pagati circa 120 milioni di Deutsche Mark, e il nostro primo ministro dell’epoca, Karamanlis, si dichiarò soddisfatto. Ma era sì e no il tre per cento della somma dovuta». Inoltre, come ricorda lo storico Goetz Aly nel libro ‘Lo Stato Sociale di Hitler’, i nazisti facevano pagare ai paesi occupati le spese di occupazione. Le pagammo noi e la Francia, e la somma pagata dalla Grecia ammontava nel ‘46 a due miliardi e mezzo di Reichsmark. Quanto varrebbero in euro?

I RAPPORTI tra stati non sono regolati come se si trattasse del risarcimento danni dopo un incidente stradale. Come ha decretato nei giorni scorsi la Corte Europea, che ha cassato la sentenza dei nostri giudici che ritenevano responsabile Berlino per i crimini di guerra commessi dalle SS in Italia. Nulla è dovuto, come nulla è dovuto ai parenti delle vittime greche, che erano giunti a chiedere il pignoramento di Villa Vigoni, la residenza della fondazione italotedesca sul Lago di Como.

LA SITUAZIONE giuridica è ancora più complessa. Nella conferenza di Londra del 26 febbraio ‘53, sessanta paesi abbuonarono alla Germania buona parte dei debiti della prima e seconda guerra mondiale. I rimborsi esosi imposti dalla Francia a Versailles provocarono la tremenda inflazione della Repubblica di Weimar che aprì la strada a Hitler. La Repubblica Federale avrebbe dovuto saldare ancora una dozzina di miliardi di Deutsche Mark per i debiti della Grande Guerra. Ne pagò appena la metà, e si passò sopra ai danni dell’ultima guerra. Si voleva evitare che la Germania ancora in rovina e divisa in due finisse sotto l’Urss. Fra i firmatari di Londra c’era anche la Grecia. Legalmente, forse, nulla è dovuto. Rimane una responsabilità morale. Anche per noi italiani, alleati di Hitler.

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