Scienziati rilevano anomalie termiche al Polo Sud!

Mentre giungono le conferme ufficiali sui valori registrati a Natale, l'analisi degli andamenti termici nell'ultimo decennio mostra una forte anomalia positiva rispetto al precedente.
La settimana finale del 2011 sarà ricordata per il caldo storico nella regione del Polo Sud (l'area compresa entro gli 89° S). L'AMRC (Antarctic Meteorological Research Center), che ha sede a Madison (Wisconsin University), ha reso nota la serie di record toccati in quei giorni alla base americana Amundsen-Scott (2.836 m), tra cui spicca la massima di -12,3 °C a Natale, che ha frantumato il precedente limite assoluto, risalente al 27 dicembre 1978, e che Meteogiornale (1) ha reso nota in anteprima mondiale (2). Analogamente, le stazioni automatiche Nico (2.935 m) ed Henry (2.755 m) hanno segnato valori in precedenza mai rilevati (3). Si tratta di episodi eclatanti ma che, di per sé, non sono indice d'una qualche tendenza climatica. Tuttavia, è innegabile il forte riscaldamento che sta interessando il Polo Sud geografico, intensificatosi dal 2007. Se si mette a confronto la temperatura media annua del decennio appena concluso con quella del precedente, lo scarto è impressionante:
1992-2001 -50,0 °C
2002-2011 -48,9 °C

Se poi si guarda all'ultimo quinquennio (2007-'11: -48,7 °C), si noterà che la crescita non si è arrestata. E sono state proprio le temperature del bimestre estivo (dicembre e gennaio) quelle che hanno mostrato la più ampia anomalia positiva, mentre più contenuta appare nel semestre invernale (aprile - settembre, dati seconda colonna):
1992-2001 -29,0 °C -59,5 °C
2002-2011 -27,1 °C -58,4 °C

Le cause di tale andamento sono oggetto d'indagine e riguardano l'andamento della circolazione generale: in sintesi, quando il Plateau Antartico rimane isolato dai grandi moti atmosferici, mostra una tendenza al raffreddamento dovuta alla stabilizzazione dell'inversione termica; al contrario, l'azione lungo le coste e la successiva penetrazione sul continente di masse d'aria oceanica, con conseguente formazione di strutture depressionarie, distrugge l'inversione e comporta una salita dei valori termici. È piuttosto probabile quindi che i record natalizi non siano un caso, bensì la spia di questa tendenza climatica, affermatasi col nuovo millennio.

Nessun commento:

 


Post più popolari

 SEGUICI SENZA CENSURA SU TELEGRAM

AddToAny