Alcuni mesi fa uno scienziato affermò che l’Etna entro sei mesi stava per preparare una grande eruzione.
“Vi è una ciclicità negli ultimi fenomeni attivi dell’Etna. “Da una al mese, nei primi sei mesi dell’anno, si è passati a una eruzione ogni 15 giorni e, ora, a una ogni 5-6 giorni e durano circa un paio d’ore. E’ il segnale evidente di una ripresa massiccia dell’azione eruttiva del vulcano, normalmente invece caratterizzata da emissioni di gas o da attività stromboliana”. ‘Attività stromboliana’ è un termine scientifico che sta ad indicare “una sequenza ritmica e continua di esplosioni all’interno del cratere”.
Nel giugno 2011,una debole scossa di terremoto di 2.2 è stata registrata nel distretto sismico: Monti Nebrodi.
Da un vecchio articolo del 2011:
“Dalla metà di giugno ad oggi si registrano lievi scosse sismiche lungo la costa settentrionale della Sicilia intorno ai 2-2.8 gradi di magnitudo, con una punta massima del 4.1 di magnitudo del giorno 24 giugno 2011 ore o2:46, con epicentro fra Frazzanò e Galati Mamertino.
La profondità minore, 1.6 km, è stata registrata giorno 25 giugno 2011 alle ore 20:35 (magnitudo 2.6, le coordinate dell’epicentro corrispondono alla Strada Provinciale Rocca-Longi).
I precedenti storici dei maggiori sismi tra il Golfo di Patti e i Nebrodi risalgono al:
17 agosto 1926, con gravi lesioni alle case dell’isola di Salina, Isole Eolie.
31 ottobre 1967, con crollo di chiese e palazzi storici a Mistretta (Me), 5,9 Richter.
15 aprile 1978, con danni a edifici e feriti, Golfo di Patti (Me) 6,1 Richter ore 23:33.
14 febbraio 1999, danni ad edifici, Golfo di Patti (Me) 5,2 Richter ore 12,45.
Del 24 dicembre 2011:
“Alcune scosse di terremoto di lieve intensità si stanno susseguendo in queste ore in Sicilia. La più forte, ma comunque di magnitudo modesta, è stata registrata alle 2.43 nell’area dell’Etna.
La scossa ha avuto magnitudo 2.3, con una profondità di 9.1 km con coordinate 37.878°N, 14.991°E. I comuni più vicino all’epicentro sono Malvagna, Moio Alcantara, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Randazzo.
Poco prima, all’1.09 si era registrata una scossa di magnitudo 1,9 richter nelle isole Eolie. Il 3 dicembre scorso si era verificata un’esplosione sull’Etna.”
Infatti alcuni giorni fa sull’Etna si è registrata una forte eruzione vulcanica.
L’Etna ha cominciato il 2012 nel migliore dei modi, esibendosi con una delle sue più belle eruzioni degli ultimi anni.
Ritengo che con l’attuale fase debole del campo magnetico solare,le eruzioni dell’Etna stiano diventando più frequenti a causa di un maggior movimento del magma sotto la crosta terrestre.
L’attuale e recente eruzione potrebbe far parte di questo meccanismo.
C’è che prevede che con l’attuale Minimo Solare si vada verso un Minimo di Dalton qualcun altro verso un Maunder.
Fatto stà che durante queste fasi di ancor più debole attività solare,l’attività dell’Etna divenne altamente instabile.
“L’eruzione più lunga a memoria storica è quella del luglio 1614. Il fenomeno durò ben dieci anni ed emise oltre un miliardo di metri cubi di lava, coprendo 21 chilometri quadrati di superficie sul versante settentrionale del vulcano. Le colate ebbero origine a quota 2550 e presentarono la caratteristica particolare di ingrottarsi ed emergere poi molto più a valle fino alla quota di 975 m s.l.m., al di sopra comunque dei centri abitati. Lo svuotamento dei condotti di ingrottamento originò tutta una serie di grotte laviche, oggi visitabili, come la Grotta del Gelo e la Grotta dei Lamponi.
Nel 1669 avvenne l’eruzione più conosciuta e distruttiva, che raggiunse e superò, dal lato occidentale, la città di Catania; ne distrusse la parte esterna fino alle mura, circondando il Castello Ursino, che sorgeva su uno sperone roccioso allungato sul mare, e superandolo creò oltre un chilometro di nuova terraferma.”
“Il minimo di Maunder è il nome dato al periodo che va circa dal 1645 al 1715 dopo Cristo caratterizzato da scarsa attività solare ovvero una situazione in cui il numero di macchie solari divenne estremamente basso, come notato dagli astronomi del tempo. È così chiamato dal nome dell’astronomo solare E.W. Maunder, che visse più tardi, il quale scoprì la mancanza di macchie solari in quel periodo studiando le cronache dell’epoca. Per esempio, durante un periodo di 30 anni durante il minimo di Maunder, gli astronomi osservarono solamente circa 50 macchie, invece delle normali 40.000 o 50.000.”
Nuove ed abbondanti attività laviche potrebbero aver origine anche dai coni parassiti lungo le pendici dell’Etna.
Ritengo che in un futuro molto prossimo,le attività sismiche nelle zone dei Nebrodi,e le aree circostanti il vulcano,stiamo a evidenziare un grande flusso di magma in preparazione di una grande eruzione,stessa cosa vale per l’aumentata frequenza delle eruzioni del vulcano,la lunga attesa di dicembre,dopo quasi un mese senza eruzioni probabilmente stà a indicare un maggior di magma che ad un certo punto ha raggiunto una determinata pressione che gli ha consentito di essere espulso dal vulcano.
L’Etna continua a sorprendere.
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