NEWBERRY, Stati Uniti — Vivono sulla Terra, ma potrebbero resistere anche su Marte. Non hanno infatti bisogno di ossigeno e non si nutrono di sostanze organiche, ma assorbono energia dall’ossidazione del ferro contenuto nell’olivina, un minerale di origine vulcanica presente su entrambi i pianeti.
Dei batteri molto particolari, perché capaci di vivere in condizioni estreme, sono stati identificati in un condotto lavico della Catena delle Cascate, un sistema montuoso di origine vulcanica del Nord America. La scoperta dei ricercatori della Oregon State University, finanziata anche dalla Nasa, è stata pubblicata sulla rivista Astrobiology e nasconde risvolti molto interessanti perché potrebbe provare la vita su Marte.
I batteri appartengono a uno dei generi più comuni sulla Terra, ma possono prosperare in condizioni molto simili a quelle presenti sul pianeta Rosso. Quelli al centro dello studio vivono nel cratere di Newberry, nell’Oregon, a 1.500 metri di altitudine, immersi nel ghiaccio e con pochissimo ossigeno a disposizione. Poco distante sono state rinvenute anche alcune rocce con strane tracce, create probabilmente dagli stessi microrganismi: secondo i ricercatori sono uguali a quelle rinvenute su un meteorite proveniente da Marte.
Nessun commento:
Posta un commento