Nel giorno di Natale del 2010, gli astronomi che ricevono in tempo reale (anche sul loro telefonino) la segnalazione di lampi gamma rivelati dal satellite Swift della NASA (con partecipazione italiana e inglese) si trovano di fronte uno strano fenomeno: un “lampo” molto prolungato, 28 minuti, mai visto prima.
Anomalo è anche il seguito: in 20 ore la luminosità residua nei raggi X (stranamente fluttuante) scompare, mentre normalmente dura mesi.
Un anno dopo, nel dicembre 2011, è stata presentata una spiegazione insolita di questo fenomeno: a causare il lampo gamma GRB 101225A potrebbe essere stato un asteroide o una grossa cometa con metà della massa di Cerere che una stella di neutroni ha inghiottito.
Sappiamo da tempo che il Sole divora comete (la sonda SOHO ha osservato decine di questi fenomeni) e in misura inferiore lo fa anche Giove. Questo meccanismo è stato applicato ai dati trasmessi da Swift, estendendolo al caso di uan stella di neutroni, grazie ai calcoli eseguiti da Sergio Campana, dell’INAF-Osservatorio di Brera.
Quando una cometa o un asteroide cadono sul Sole, vengono vaporizzati nella fase di avvicinamento. Nel caso di una stella di neutroni, che concentra una massa superiore a quella del Sole in un oggetto superdenso dal diametro di una decina di chilometri, l’asteroide o la cometa subiscono fortissime forze di marea che “stirano” l’oggetto in caduta. “L’asteroide – spiega Giuseppe Lodato, coautore dello studio – non cade direttamente sulla stella di neutroni, ma si deforma, allungandosi, fino ad avvitarsi attorno all’oggetto compatto, formando un disco di accrescimento. Gli attriti nel disco portano poi la materia a cadere sulla superficie della stella di neutroni, con emissione di radiazioni ad alta energia. Le oscillazioni nei raggi X si spiegano soprattutto con le prime orbite dell’oggetto intorno alla stella collassata.”
L’oggetto che ha generato GRB 101225A si trova a 10 mila anni luce da noi, nella costellazione di Andromeda.
In Figura, visione artistica della disgregazione di una cometa per effetto delle forze mareali esercitate da una stella di neutroni
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