27 Dicembre 2011 - WORLD - Le prospettive politiche,economiche e sociali per il 2012 sono profondamente negative. Il consenso e' quasi unanime, anche tra i principali economisti ortodossi per quanto riguarda l'economia mondiale. Anche se, le loro previsioni sottovalutano la portata e la profondità della crisi, ci sono ottime ragioni per credere che a partire dal 2012 , ci sara' un declino più ripido di quello che è stato sperimentato durante la Grande Recessione del 2008 - 2009. Con meno risorse, più debito ed un aumento delle resistenze popolari di farsi carico della crisi per salvare il sistema capitalistico, i governi non possono salvare il sistema. Molte delle principali istituzioni e relazioni economiche che erano causa e conseguenza dell'espansione mondiale del capitalismo negli ultimi tre decenni sono in fase di disgregazione e di disordine. Le vecchie locomotive dell' espansione economica globale, gli Stati Uniti e l'Unione europea, hanno esaurito la loro potenzialità e sono in aperto declino . I nuovi centri di crescita, Cina, India, Brasile, Russia, che per un 'decennio breve' hanno fornito un nuovo impulso per la crescita mondiale ma hanno fatto il loro corso e stanno decelerando rapidamente e continueranno a farlo durante tutto l'anno nuovo.
In particolare, le crisi devastera' l' Unione europea che di conseguenza si sgretolera'. Germania, Francia, Paesi Bassi e nordici tenteranno di superare la recessione. Londra, in uno splendido isolamento, affonderà in una crescita negativa.L' Europa centrale e orientale, in particolare Polonia e Repubblica Ceca, approfondiranno i loro legami con la Germania, ma ne subiranno le conseguenze del declino generale dei mercati mondiali.Il Sud Europa (Grecia, Spagna, Portogallo e Italia) entreranno in una profonda depressione,a causa del debito e ci saranno da parte dei governi interventi selvaggi sui salari e benefici sociali questo ridurrà drasticamente la domanda dei consumatori.Il Tasso di disoccupazione raggiungera' livelli record coinvolgendo un terzo della forza lavoro, esploderanno conflitti sociali e sollevazioni popolari. Alla fine,un crollo dell'Unione Europea e dell'Euro sara' inevitabile gli stati ritorneranno alle vecchie valute nazionali accompagnate da svalutazioni e protezionismo. Il nazionalismo dilaghera'. Banche tedesche, francesi e Svizzere subiranno ingenti perdite sui loro prestiti a sud. Tutte le indicazioni danno il 2012 come un anno di grande cambiamento, la crisi sara' davvero globale quindi allacciate tutti le cinture di sicurezza!!!
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