Dopo 520 giorni fine del (finto) viaggio su Marte

Non si sono mai mossi da Mosca ma per 520 giorni hanno simulato un viaggio verso Marte: prima per 240 giorni chiusi in un tubo che rappresentava l’astronave, poi per una trentina di giorni in uno stanzone che riproduceva l’ambiente marziano (ma non le reali condizioni climatiche e atmosferiche), infine di nuovo per 240 giorni sulla finta astronave. Questa avventura sedentaria, che si è conclusa il 4 novembre all’Istituto di medicina e biologia della capitale russa, aveva soprattutto lo scopo di studiare sperimentalmente i problemi psicologici e fisiologici e le difficoltà di convivenza in un così lungo isolamento dal mondo e in uno spazio ristretto. Componevano l’equipaggio i russi Alexei Sitev (comandante), Suhrob Kamolov ed Alexandr Smolevsky (medici), l’ingegnere di bordo francese Roman Charles, il ricercatore italiano Diego Urbina e il ricercatore cinese Wang Yu. Al termine dell’esperimento i russi e gli europei riceveranno un compenso di 75 mila euro. Tra due anni l’agenzia spaziale russa RosKosmos ripeterà l’esperimento “Marte- 500” a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. L’8 novembre gli “astronauti” terranno una conferenza stampa ufficiale.

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