MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Forte terremoto (5.8) in Messico. Trema la capitale, salta l’elettricità

CITTA’ DEL MESSICO - Una scossa di magnitudo 5.8 si è verificata alle 00.19 (7.19 in Italia) in Messico a 22 chilometri ad ovest di Jolalplan, nel sud del Paese. Il terremoto è stato nettamente percepito anche nella capitale Città del Messico, ma non ci sarebbero danni di rilievo secondo quanto reso noto dal sindaco della metropoli, Miguel Angel Mancera. In alcuni quartiere, però, non c'è più elettricità.

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Il terremoto di Creta del 365 che devasto' il Mediterraneo

Crete 365 uplift.png17 giugno 2013 - Uno sciame sismico da alcuni giorni sta interessando l'area a sud dell'isola di Creta lungo il confine di subduzione tra la placca tettonica africana e quella europea che in passato ha generato eventi tellurici di importante portata.
Stiamo parlando del terremoto di Creta del 365 o terremoto di Alessandria, che è stato un evento sismico con epicentro nel mare a sud dell'isola di Creta, avvenuto il 21 luglio del 365. Lo tsunami che ne derivò causò distruzionii ad Alessandria d'Egitto, note dalla testimonianza di Ammiano Marcellino che si trovò presente all'evento (il "giorno dell'orrore")[1].

Scoperta una antica rete di tunnel sotterranei che collegherebbero la Scozia alla Turchia



Rivenuta rete di gallerie sotterranee che secondo l’archeologo tedesco Heinrich Kush collegherebbe la Scozia alla Turchia

La scoperta potrebbe rivoluzionare il campo dell’archeologia e portare a una revisione della storiografia antica, così come potrebbe scontrarsi contro la cittadella accademica o sgonfiarsi alla prova dei fatti.
Non abbiamo infatti ancora dati sufficienti per inquadrare la notizia diffusa dall’archeologo tedesco Heinrich Kusch che ha dato alle stampe il suo libro Secrets Of The Underground Door To An Ancient World.

Grecia: chiude l'orchestra sinfonica nazionale tra le lacrime dei musicisti (video)


Foto: Grecia, fra le lacrime chiude anche l'orchestra sinfonica nazionale

Dopo la chiusura d'imperio e improvvisa della televisione pubblica nazionale ERT da parte del governo greco, chiude dopo 75 anni l'Orchestra Sinfonica Nazionale greca.

Dopo la chiusura d'imperio e improvvisa della televisione pubblica nazionale ERT da parte del governo greco di Antonis Samaras, chiude dopo 75 anni di vita l'Orchestra Sinfonica Nazionale greca. L'orchestra ha dato l'addio (anche se si spera sia solo un arrivederci) al proprio pubblico suonando l'inno nazionale greco nel corso di un concerto che ha suscitato commozione, non solo per la grande folla (compresi centinaia di giornalisti) radunatasi per ascoltare l'ultimo concerto, ma anche per gli stessi esecutori, che si sono mostrati con vistose lacrime agli occhi.

Intanto si apre un piccolo spiraglio per la tv di Stato: uno dei sindacati dei dipendenti della tv pubblica hanno presentato un ricorso all'Alta Corte di Stato greca, poiché si ritiene che la chiusura di ERT possa essere incostituzionale. Una decisione preliminare a riguardo è attesa per il prossimo lunedì e nel caso in cui dovesse essere rilevato un sospetto di effettiva incostituzionalità, il governo dovrebbe ripristinare il segnale entro 24 ore, in attesa di un giudizio più approfondito nei mesi successivi.

http://it.ibtimes.com/articles/50939/20130616/grecia-orchestra-sinfonica-chiude-lacrime.htm#ixzz2WOlA34ck
17 giugno 2013 - L'ultimo concerto dell'orchestra sinfonica nazionale tra le lacrime dei musicisti, un video struggente di un popolo massacrato sia nella dignita' che nell'anima.La Grecia e' diventato un laboratorio dove si stanno sperimentando delle politiche che potrebbero presto coinvolgere altre nazioni dell'Europa, che secondo molti "benpensanti" continua ad essere un grande "successo"...


Dopo la chiusura d'imperio e improvvisa della televisione pubblica nazionale ERT da parte del governo greco, chiude dopo 75 anni l'Orchestra Sinfonica Nazionale greca.

Turchia: getti urticanti contro i manifestanti. Il mistero di 14 bambini dispersi


Foto: Turchia: Armi chimiche e bambini dispersi  

Getti urticanti contro i manifestanti. Il mistero di 14 bambini dispersi

Dopo il lancio con gli idranti i manifestanti hanno cominciato ad accusare bruciori agli occhi e alla pelle

ISTANBUL - Il parco Gezi si sveglia in un clima da day after. I poliziotti presidiano la zona, si scattano foto ricordo nelle aiuole dove prima erano accampati i ragazzi della protesta. I netturbini puliscono ancora senza sosta: durante la notte sono riusciti a cancellare ogni traccia dell’occupazione, durata quasi venti giorni. Non ci sono più gli striscioni, le scritte irriverenti, i disegni dei bambini appesi agli alberi. Una piccola folla di manifestanti è ancora davanti al Divan Hotel, l’albergo che nella notte è stato attaccato dalla polizia con i gas lacrimogeni. Zeynep è qui da ieri. Ci racconta di bambini terrorizzati che cercavano le madri. Corre voce che 14 siano dispersi. Su Facebook si lanciano appelli per trovarli con la descrizione di come sono vestiti. «Eravamo sui gradini del Point Hotel – dice - proprio davanti al parco, ci fumavamo una sigaretta, la polizia ci ha intimato di entrare dentro ma noi abbiamo risposto che non stavamo facendo nulla di male e volevamo restare lì. Allora hanno aperto l’idrante e la pelle ha cominciato a bruciarci. Vogliamo sapere cosa c’è in quell’acqua ma ci impediscono di raccoglierne un campione. Altrimenti sarebbero finiti».

PIAZZA SIMBOLO - Oggi Solidarietà a Taksim, la piattaforma che raccoglie le 116 associazioni della protesta, ha convocato una manifestazione nella piazza simbolo. Ma è dubbio che la gente riesca ad arrivare visto che polizia impedisce a chiunque di avvicinarsi. Ieri notte ci sono stati durissimi scontri nelle zone limitrofe al parco. I dimostranti hanno alzato barricate nel tentativo di difendersi dagli attacchi. Il governatore ha bloccato metro e traghetti per impedire alla gente di spostarsi. Tuttavia migliaia di persone hanno cercato di raggiungere Gezi Park a piedi attraversando il ponte sul Bosforo che collega la parte asiatica con quella europea. La gente è stata fermata dai lacrimogeni e dagli idranti. Stamattina ancora si combatteva. Dimostrazioni anche nel resto del Paese. Ad Ankara sono state almeno 3mila le persone che si sono radunate nella John F. Kennedy street, non lontano dall’ambasciata Usa e dal Parlamento.


SFIDA ALLA POLIZIA - Deputati dei partiti di opposizione si sono seduti a terra in testa alle proteste, sfidando la polizia in assetto antissommossa che è intervenuta. Migliaia di persone hanno manifestato anche a Smirne. Il leader dell’opposizione Kemal Kiliçdaroglu ha accusato Erdogan di «crimini contro l’umanità» mentre la piattaforma Solidarietà a Taksim, ha denunciato il comportamento «disumano» delle forze dell’ordine: «Questo attacco brutale portato avanti dalla polizia si deve fermare. È il partito politico al potere che sarà responsabile degli avvenimenti di oggi e di domani (ieri e oggi n.d.r.)» hanno scritto in un comunicato. Il movimento parla di centinaia di persone ferite dai proiettili di gomma che non possono andare in ospedale per paura di essere identificate. Ieri la polizia ispezionava le tende nel parco in cerca di documenti o oggetti che potessero aiutare a stabilire le generalità dei dimostranti. Oggi Erdogan ha convocato una manifestazione oceanica alla periferia di Istanbul. Ma il Paese ferito avrebbe bisogno di una prova di pace non di forza.

http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_16/turchia-gezi-park-giorno-dopo-getti-urticanti_3f31955a-d662-11e2-ad4f-3b376a6920bc.shtmlDopo il lancio con gli idranti i manifestanti hanno cominciato ad accusare bruciori agli occhi e alla pelle

ISTANBUL - Il parco Gezi si sveglia in un clima da day after. I poliziotti presidiano la zona, si scattano foto ricordo nelle aiuole dove prima erano accampati i ragazzi della protesta. I netturbini puliscono ancora senza sosta: durante la notte sono riusciti a cancellare ogni traccia dell’occupazione, durata quasi venti giorni. Non ci sono più gli striscioni, le scritte irriverenti,

Terremoti Vesuvio: richiesto dai sindaci un rapido incontro a Roma per fare il punto della situazione

17 giugno 2013 - Giovedì mattina, alle ore 10:04, una scossa di terremoto è stata risentita ai piedi del Vesuvio. Secondo quanto riferiscono alcune testimonianze infatti, il tremore è stato avvertito lievemente da diverse persone. Il sismografo in tempo reale messo on line dall’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, riporta una classica ‘scossa locale’, così come avvenne lo scorso 4 giugno (2.1) ed il 6 giugno (2.3).

Grecia: nuovo forte terremoto a Sud di Creta!

Global view
16 giugno 2013 - 23:39 UTC un nuovo forte terremoto e' avvenuto in Grecia a sud di Creta.Il sisma di magnitudo 5.9 della scala Richter ha avuto lo stesso ipocentro ed epicentro dell'evento della scorsa sera.

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