20 novembre 2012 - Secondo i primi dati diffusi dal centro sismologico europeo Emsc un terremoto di magnitudo 3.5 e' avvenuto alle 11:32 italiane,nel distretto sismico Monferrato.L'evento e' stato localizzato con epicentro distante 7 km a Nord da Asti,Piemonte,43 km ad est da Torino.La profondita' del sisma e' stata di 29 km.
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Un ondata di sfratti mette la Spagna in mezzo ad una strada
DI SUZANNE DALEY
The New York Times
Siviglia, Spagna - La prima notte dopo che Francisco Rodríguez Flores, 71 anni, e sua moglie, Ana López Corral, di 67, sono stati sfrattati dal loro piccolo appartamento, per un ritardo nel pagamento del mutuo ipotecario sulla casa, l’hanno passata sotto al portone di casa. Le loro figlie, disoccupate, che vivono con loro, hanno dormito nel furgone di un vicino.
"E’ stato il momento peggiore della mia vita" ha detto la Signora López guardandosi le mani. "Non si può immaginare quello che ho provato a passare la notte in quel portone. Non si riesce a raccontare perché non è la stessa cosa averla vissuta. "
Adesso le cose vanno un po’ meglio perché i Rodríguez sono tra le 36 famiglie che hanno occupato un condominio di lusso, che era libero da tre anni. Non c'è corrente elettrica, hanno tagliato l’acqua e c’è il rischio di essere sfrattati di nuovo. Ma almeno, dice la signora López, non viviamo ancora per strada.
Il numero delle famiglie spagnole che devono affrontare gli sfratti continua a crescere al ritmo vertiginoso di centinaia ogni giorno, dicono al sindacato. Il problema è diventato tanto acuto che il Primo Ministro Mariano Rajoy ha promesso di prendere presto misure di emergenza, per quello che potranno servire …..
Mentre qualcuno riesce ad arrangiarsi a casa di parenti, c’è un gran numero di famiglie, come i Rodríguez, che non ci riescono perché anche i loro parenti non se la passano meglio di loro e in Spagna non esiste nessun programma di emergenza per l’assistenza alle famiglie.
Per qualcuno, lo stress è troppo forte e non ce la fa: Nelle ultime settimane, un uomo di 53 anni di Granada si è impiccato poche ore prima di essere sfrattato, e un’altra donna di 53 anni, di Bilbao, si è buttata dalla finestra quando i funzionari del tribunale hanno bussato alla sua porta.
Eppure, contemporaneamente, nel paese ci sono case di tutti i tipi vuote e sfitte, forse sono due milioni di alloggi, secondo certe stime. Gli esperti calcolano che siano molte più degli sfrattati - che passata una vita di debiti, poi sono iscritti nelle liste nere per cui sarà praticamente impossibile trovare un nuovo affitto – e quindi sono sempre di più le occupazioni di immobili vacanti o la rioccupazione abusiva delle vecchie case, dopo esserne stati sfrattati.
A volte i vicini li denunciano, ma spesso, dicono gli esperti, non è così. E’ una vita precaria e piena d’ansia. Ma molti non hanno alternative.
I Rodríguez sono rimasti in arretrato nei pagamenti per cercare di aiutare le loro figlie, che hanno tre figli e hanno perso il lavoro tutte e due. Le figlie erano tornate a vivere con loro dopo essere state sfrattate anche loro. "Non potevo lasciare che le mie figlie e i miei nipoti morissero di fame" ha detto la signora López, che lavorava come donna delle pulizie in una casa per anziani.
Nessuno può contare quanti siano le occupazioni abusive. Ma Rafael Martín Sanz, il presidente di una società di gestione immobiliare, dice che le occupazioni sono ormai tanto frequenti che alcune società immobiliari evitano di mettere i cartelli affittasi fuori dagli edifici.
"L’ironia è che metà delle persone che cercano casa, sono in realtà solo gente che sta scegliendo quale appartamento vuole occupare". La maggior parte degli sfratti avviene tranquillamente, con famiglie imbarazzate che lasciano semplicemente le chiavi di casa alla banca. Ma in certi quartieri operai, ogni settimana ci sono scontri con la polizia e con i funzionari delle banche, perché insieme ad altri volontari tentano di resistere agli sfratti.
Nel quartiere di Carabanchel a Madrid, una folla si è messa a protestare avanti ad un appartamento nel seminterrato gridando "vergognatevi" a un gruppo di funzionari di banca e di ufficiali giudiziari che erano venuti a sfrattare Hernández Edward e la sua famiglia.
Rafael Mayoral, avvocato del signor Hernández, si è incollato una foto sul petto e ha detto che sarebbe andato a negoziare un rinvio. La gente che stava dalla parte di Hernandez era più degli agenti di polizia.
Il signor Hernández ha 38 anni, ha lavorato nelle costruzioni ed ha acquistato l'appartamento per 320 mila euro nel 2006, ma dopo tre anni ha perso il lavoro. Pensava di aver rinegoziato il mutuo con la sua banca e la sua rata mensile del mutuo fosse stata ridotta, ma un giorno, ha detto, ha ricevuto una lettera che diceva che il suo appartamento era stato messo all'asta. Il signor Hernández e sua moglie hanno messo gli occhi su un appartamentino vuoto che intendono occupare. Se non ci riusciranno, però, la coppia dovrà dividersi, hanno detto. Sua moglie dovrebbe tornare a vivere con la madre, che è in arretrato con le rate di casa e poi già ospita anche gli altri figli adulti. Il signor Hernández, invece, dovrebbe andare a casa del fratello, che ha appena messo su famiglia in un monolocale.
Alla fine della mattinata, i funzionari della banca si sono accordati con il tribunale per un rinvio dello sfratto per sei settimane. Ma il suo debito adesso è di 330 mila euro, più del prezzo iniziale dell'appartamento. In Spagna, i titolari di mutui ipotecari sono personalmente responsabili per l'intero ammontare dei loro mutui. Oltre alle spese per interessi di mora e decine di migliaia di euro in diritti di cancelleria. In Europa non esiste il fallimento personale e comunque l’ipoteca bancaria ha la prelazione nei debiti.
Per tentare di arginare la marea di senzatetto, il governo spagnolo ha chiesto alle banche di aderire a un codice di condotta che protegge, in certa misura, gli spagnoli più poveri, e molte banche hanno firmato. Ma questo codice dà un piccolo sollievo solo a una piccola parte di proprietari di casa – solo a quelli che non hanno nessun adulto che lavora e che hanno comprato una casa per meno di 200 mila euro – ma questo serve a pochi .
Elena Cortés, assessore ai lavori pubblici e edilizia per l’Andalusia, la regione che comprende Siviglia, ha detto che durante gli anni del boom di rado il governo ha costruito appartamenti che costavano poco. Oltre a questo, nel paese non c’è mai stato un ricco mercato degli affitti. Ora, le famiglie vengono sfrattate e non sanno a chi rivolgersi. In una dichiarazione scritta, l’Associazione Bancaria, AEB, ha detto che le banche stanno cercando di evitare gli sfratti ogni volta che riescono a trovare un accordo.
I Rodríguez hanno cominciato a vivere nel palazzo di lusso, Corrala Utopía, dallo scorso maggio con le sole poche cose che avevano, grazie ad una occupazione organizzata dai membri del movimento 15-M, nome dato alle persone che si sono organizzate dopo le proteste in tutto il paese che ha avuto inizio, appunto, il 15 maggio. Juanjo García Marín, uno del gruppo, ha detto che questo palazzo è stato scelto perché era già impantanato in un procedimento giudiziario e per questo le famiglie potrebbero poterci restare più a lungo.
Qualche vicino ha regalato un mobile, e quasi sempre c’è qualcuno che regala del cibo. Qualche volta la sera, la signora López sta usando un generatore per tenere le luci accese e per far funzionare il frigorifero. Ci sono anche altri nell'edificio che hanno un generatore, ma non possono permettersi la benzina per farlo andare.
Dopo cena a casa della signora López è arrivata la nipotina di 13 anni, che doveva trovare un posto dove fare i compiti, perché al piano di sopra, da sua madre, non c’era luce.
Suzanne Daley
Fonte: http://www.nytimes.com
Un Olocausto che dura da mezzo secolo: e nessuno dice niente!
L’Onu, gli Usa, l’Europa, la Russia non intendono mettere fine a questo massacro?
Parlano di bombe palestinesi, fatte in casa, ancora più patetici quando parlano, scrivono di missili fai da te.
Niente a che vedere con le armi che mette in campo Israele, non c’è paragone ma la propaganda mondiale contro i palestinesi domina ovunque.
Stiamo assistendo ad un massacro senza che nessuno muova un dito ed è una vergogna!
E’ inutile organizzare le gite per gli studenti ad Auschwitz, Mauthausen per mostrare loro cosa fu l’orrore nazista, l’abbiamo davanti agli occhi l’orrore quotidiano e nessuno organizza gite per studiarlo o fermarlo.
Nel web ho travoto una domanda: Perchè c’è una guerra tra israeliani e palestinesi? e da quanto dura? chi ha iniziato?
La risposta, che condivido, è questa:
Dopo la guerra mondiale agli ebrei fu assegnata come terra la Palestina penalizzando i palestinesi che da un giorno all’altro si trovarono a dover dare parte della loro terra a un popolo che con loro non aveva nulla a che fare in quanto erano più di 1800 anni che gli ebrei non abitavano più quelle terre.
nel 1948 il 67% degli abitanti erano arabi e il 32% ebrei, l’1% cristiani.
I palestinesi non accettarono il fatto che, oltre a vedersi sottratta parte della loro terra, dovevano vedersi penalizzati anche dal punto di vista della proporzionalità nella spartizione e mossero guerra agli ebrei insieme agli altri paesi arabi che come sai per religione non tollerano che in quell’area vi siano popoli di religione diversa dalla loro, soprattutto se ebrei.
In seguito ci sono state altre guerre che Israele ha sempre vinto grazie all’aiuto degli americani, espandendo il suo territorio, salvo poi restituirlo conformemente al diritto internazionale che non ammette l’occupazione militare di un territorio. Attualmente Israele è in pace con Egitto e Giordania, mentre gli altri Stati della zona non ne riconoscono la legittimità.
La situazione attuale è questa: Israele è uno Stato su standard occidentali per livelli di benessere e democrazia solo nei confronti della popolazione ebraica, anche se c’è una forte influenza politica dei rabbini che da un punto di vista religioso lo rende abbastanza simile all’Italia con l’unica differenza che in italia chi non è cattolico praticante odia i preti, la no. I palestinesi al contrario sono in condizioni economiche e umanitarie disastrose, specialmente a Gaza dove, per impedire il riarmo di Hamas (che a Gaza sono al potere in forza di libere elezioni) c’è un blocco totale da parte degli israeliani che impediscono persino l’arrivo di medicinali o di andare negli ospedali alle donne incinte. sono 40 anni che i palestinesi vivono un regime di apartheid con gli israeliani che sparanano contro ragazzi che tirano i sassi contro le camionette blindate, qualche soldato preso dai rimorsi ha confessato che lui e i suoi commilitoni spesso giocavano al tiro a segno con i palestinesi. sono 40 anni che il mondo non muove un dito contro il nuovo olocausto perpetrato nei confronti di un popolo che come unico mezzo di difesa ha qualche mitraglietta e dei razzetti fatti con il detersivo di casa. nell’operazione piombo fuso gli israeliani hanno persino usato le armi chimiche contro i palestinesi, il fosforo bianco(cerca su internet gli effetti che fa sulle persone), con prove ben documentate.
Fatto sta che ad oggi la palestina è considerata territorio occupato da un invasore che continua a lasciar construire insediamenti abusivi radendo al suolo con le ruspe le case dei palestinesi rimasti, che cerca ogni scusa per sparare contro i civili.
L’avatar dell’autore indica: Il partito di Dio.
In un altro commento uno ha tirato in ballo addirittura Giosuè.
Questa mattina nella posta mi è arrivato un messaggio: rabbini ebrei antisionisti. Molto interessante.
La storia siamo noi, diceva De Gregori, impediamo che chi governa Israele riscriva sotto ai nostri occhi la storia peggiore che il mondo abbia mai vissuto. Lo sterminio di innocenti, donne, bambini.
Fonte: slasch16.wordpress.com
Su Marte si potrebbe vivere?
Gli astronauti su Marte riuscirebbero a sopravvivere, senza particolari rischi. Lo ha affermato Don Hassler del Southwest Research Institute di Boulder, illustrando i dati riguardo i livelli di radiazione presenti sulla superficie Pianeta Rosso, sondati grazie al Radiation Assessment Detector Instrument (Rad) a bordo di Curiosity. La quantità di radiazione misurata da Rad è comparabile infatti a quella sperimentata dagli astronauti a bordo della Stazione spaziale internazionale e pari a circa la metà di quella rivelata da Curiosity nel suo lungo viaggio verso il Pianeta.
Come racconta Space.com quindi, sebbene l'atmosfera marziana (che almeno per ora, sembrerebbe essere priva di metano) sia molto meno spessa di quella terrestre (appena l'1% di questa) riesce comunque a schermare l'arrivo di particelle cosmiche e radiazione ultraviolette. In particolare i livelli di radiazione su Marte seguirebbero un andamento altalenante che ripercorre a sua volta l'ispessimento e assottigliamento dell'atmosfera marziana durante il giorno, oscillando tra valori del 3 e 5%. A sua volta la pressione atmosferica è più alta al mattino, più bassa alla sera, ed è legata al riscaldamento prodotto dal Sole.
Come spiegano però gli esperti non basta sapere che la superficie marziana abbia livelli ridotti di radiazione per spedire degli astronauti sul pianeta. Prima infatti sarebbe necessario calcolare la quantità totale delle dosi di radiazioni accumulate da un potenziale equipaggio nel suo viaggio di andata, permanenza e ritorno da Marte.
Da Curiosity inoltre arrivano anche altri dati sulle condizioni ambientali del Pianeta Rosso. Lo strumento Rover Environmental Monitoring Station (Rems) infatti ha rivelato la presenza di eventi assimilabili a delle trombe d'aria, caratterizzati da brevi cali nella pressione, rapidi cambiamenti nella direzione e velocità del vento, aumenti della temperatura, accompagnati da una caduta nei livelli di radiazione ultravioletta rivelata dal rover. Ma Curiosity, a differenza di quando osservato dall'orbita, non avrebbe rivelato dei grandi cambiamenti visivi nel suolo in prossimità del cratere di Gale: forse, ipotizzano gli scienziati, le trombe d'aria marziane non alzano polveri in maniera così visibile come invece accade sulla Terra.
Infine oltre ai cambiamenti giornalieri nella pressione e nello spessore dell'atmosfera marziana, Rems ha evidenziato anche delle mutazioni stagionali, del tutto attese. L'anidride carbonica imprigionata nella calotta di ghiaccio meridionale d'inverno si libera infatti durante la stagione primaverile, aumentando la pressione.
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Per andare su Marte la crisi non esiste: l'Italia stanzia 300 milioni di Euro!
ROMA - Crisi o no a Marte non si rinuncia. Deve essere più o meno stato questo quello che hanno pensato alcuni paesi più a rischio della zona euro, tra cui anche l'Italia. Spagna, Grecia e Portogallo sono, infatti, in procinto di spendere circa 400 milioni di euro per un viaggio su Marte, mentre il nostro Paese ne stanzierà circa 300.
Le nazioni sono membri dell'agenzia spaziale europea che ha rilasciato circa 900 milioni per una missione in cui verrà inviato un razzo verso il Pianeta Rosso entro il 2016.
Evento sismicoM 3.5 registrato nel Mar di Sicilia
20 novembre 2012 - Un terremoto di magnitudo 3.5 e' stato registrato alle ore 06:25:14 italiane dalla rete sismica nazionale dell'INGV,il sisma e' stato localizzato nel Mar di Sicilia ad una profondita' di 28,7 km.
Bilderberg Roma, obiettivo finale: svendere l'Italia!
I centrotrenta potenti del mondo, coloro che decidono le sorti dell’economia (e non solo) mondiale, si sono incontrati a Roma il tredici novembre scorso. Si tratta del cosiddetto Gruppo Bilderberg le cui riunioni sono sempre avvolte dal massimo della segretezza. L’incontro doveva tenersi all’Hotel Russie ma, per maggiore riservatezza – data la concomitanza con il festival del Cinema – è stato spostato in Campidoglio. I beneinformati pensavano che il meeting si dovesse tenere alle 18 ma è stato invece spostato a un’ora dopo quando gli ospiti stranieri si sono riversati in piazza del Campidoglio.
di Viviana Pizzi
I PARTECIPANTI ITALIANI E STRANIERI
Alle 19.45 è stato visto entrare Ignazio Visco, governatore della Banca Centrale; un quarto d’ora dopo il ministro del Lavoro Elsa Fornero, seguito dal presidente del Consiglio Mario Monti, avvistato intorno alle 20.30. Tra i ministri del governo tecnico erano presenti anche Corrado Passera (delega allo Sviluppo Economico) e Francesco Profumo titolare del dicastero all’Istruzione
Tra gli altri invitati Mauro Moretti, ex sindacalista della Cgil; Angelo Cardani, presidente di Agcom; Fulvio Conti dell’Enel; Anna Maria Tarantola presidente della Rai; Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit; Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni; Franco Barnabè di Telecom Italia, Alberto Nagel ad di Mediobanca, Enrico Cucchiani di Mediaintesa e Rodolfo de Benedetti del Gruppo Cir.
Dall’estero sono invece arrivati Tom Enders, Ceo della Eads, Marcus Agius di Barclays, il canadese Edmund Clark boss della Td Bank, Kenneth Jacobs numero uno di Lazard e l’americano capo dell’Alcoa Klaus Kleinfeld.
C’erano anche il francese Henri Castries presidente del gruppo Axa, il tedesco Josef Ackermann presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo Executive Committee Deutsche Bank, lo statunitense Keith Alexander comandante dell’Us Cyber Command e direttore dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale, lo spagnolo Joaquin Almunia vicepresidente Commissario per la concorrenza Commissione Europea, lo statunitense Roger Altman presidente della Evercore Partners, il portoghese Luis Amado presidente del Banco Internacional do Funchal, il norvegese Johan Andresent proprietario e amministratore delegato della Ferd, il finlandese Matti Apunen direttore Finnish Businness and Policy Forum Eva, il turco Ali Babacan vice primo ministro per gli affari economici e finanziari, il portoghese Francisco Pinto Balsemao presidente e Ceo di Impresa ed ex primo ministro, il francese Nicolas Baverez Partener della Gibson Dunn & Crutcher LLP, il francese Christophe Béchu senatore e presidente del Consiglio Generale del Maine et Loire, e il turco Enis Berberoglu editore del quotidiano Hurriyet.
Tutti i nomi presenti sono personaggi abitualmente chiamati a partecipare agli incontri del Bilderberg anche quando si tengono in altre nazioni. A questi se ne aggiungono altri che restano segreti nonostante gli insiders provino in tutti i modi a stanarli.
I TEMI DELLA DISCUSSIONE
Di cosa si è discusso in questo vertice mondiale di governanti e banchieri di tutte le specie? Dell’andamento economico del globo, questo è certo nonostante non arrivino conferme ufficiali. E tenendosi in Italia, nel vertice si sarà discusso molto probabilmente di eurozona e degli andamenti economici di nazioni che non ce la fanno a stare al passo con la tabella di marcia imposta dai mercati.
Indiscrezioni raccontano però che, oltre a euro-questioni, durante l’incontro siano state affrontate anche tematiche legate alla politica italiana.
E infatti la domanda che si pongono gli italiani è che cosa ci facesse il premier Mario Monti a questo incontro insieme alla sua squadra di governo, praticamente al completo salvo rare eccezioni. Monti è un habitué del Bilderberg, tanto è vero che in passato ha già preso parte ad altri incontri insieme a Paolo Scaroni di Eni e Franco Barnabè di Telecom Italia.
Da fonti interne a Palazzo Chigi arrivano però soltanto dei rumours: Mario Monti avrebbe presentato una relazione su come far uscire l’Italia dalla crisi economica in cui è sprofondata. Manovre finalizzate a perseguire gli scopi dei vertici più alti delle banche mondiali, che coincidono però con le tanto agognate misure di impoverimento del Paese Italia messe in campo negli ultimi dodici mesi. Sempre secondo indiscrezioni emerge che si è parlato anche di un eventuale commissariamento dell’economia dei paesi più deboli della zona euro tra i quali oltre alla Grecia e alla Spagna guarda caso figura proprio l’Italia.
Perché mai l’incontro è stato previsto proprio a Roma e come mai alcuni ministri del Governo sono stati invitati alla mensa del Re? Probabilmente – e siamo nel campo delle ipotesi, perché di conferme ufficiali non ne arriveranno mai – i potenti del mondo hanno chiesto garanzie politiche ed economiche proprio ai banchieri di casa nostra, sempre disponibili e asserviti nei confronti delle lobby mondiali.
LE CONSEGUENZE PER L’ITALIA: ACCELERATA SUL MONTI BIS
Gli osservatori più attenti ritengono che si sia chiesto all’Italia di rispettare i patti e garantire, quindi, con il risanamento del debito pubblico attraverso la tassazione ai cittadini, la stabilità economica che le banche pretengono. Non per nulla la maggior parte degli appartenenti al Bilderberg rappresentano i più potenti istituti di credito del mondo. Tutto questo però potrebbe portare al disastro per l’Italia.
Una tesi portata avanti anche dal giornalista russo Daniel Estulin, specialista delle influenze del Bilderberg sull’economia mondiale, che parlando di Mario Monti, ha svelato il piano per la distruzione dell’Italia, risultante dal rispetto dei patti con il Bilderberg.
“Qualunque governo che cercherà di ripagare questo debito distruggerà il proprio paese, tutto quello che finora si è fatto è stato obbligare i cittadini a pagare il debito pubblico gonfiato dagli interessi usurai della finanza internazionale e aggravato nell’eurozona, dall’impossibilità di ricorrere, a costo zero, all’ossigeno della moneta sovrana. Dal momento che non possiamo pagare e non può farlo nemmeno il governo, allora ci si rivolge alle istituzioni finanziarie internazionali. Chiunque tenta di farlo distruggerà il proprio paese”.
Con molta probabilità a Mario Monti è stato chiesto di impegnarsi ancora personalmente nella politica italiana per permettere che il sistema bancario continui ad avere la meglio sulla nostra economia. E questo, con qualsiasi altro premier, non sarebbe stato possibile come con il Professore.
IL DOPO BILDERBERG E LE DICHIARAZIONI IN KUWAIT
Solo in questa chiave è possibile spiegare le dichiarazioni che lo stesso Mario Monti ha rilasciato nella sua recente visita in Kuwait dove ai petrolieri asiatici si è presentato come l’unico in grado di poter fornire garanzie in vista di futuri investimenti in Italia.
“Non posso garantire per il futuro – questo ha dichiarato Mario Monti a chi gli chiede se abbia fornito in Kuwait garanzie sull’affidabilità dell’Italia dopo il suo mandato – chi governerà deve avere come obiettivo quello di continuare a garantire crescita, giustizia, lotta a corruzione e evasione. Le valutazioni sono ai minimi e servono capitali per la crescita. Abbiamo illustrato a potenziali investitori che è il momento in cui i titoli a reddito fisso e le valutazione delle imprese in Italia sono bassi”. Tradotto: venite a comprare che vendiamo a prezzi stracciati.
Dopo la riunione del Bildeberg lo stesso Monti ha assicurato però che “i conti pubblici stanno avviando un percorso di risanamento e le riforme sono sulla strada giusta: questo permetterà ai paesi euro, nel loro insieme e individualmente, di diventare più solidi e stabili”.
Il premier ha anche ricordato che l’Italia ha adottato tutti gli strumenti necessari per rendere il paese più attraente agli investitori del Golfo.
“Appena il mio governo si è insediato – ha anche sostenuto – abbiamo avviato una politica di risanamento dei conti basata su rigore ed equità, che ci permetterà di raggiungere nel 2013 il pareggio di bilancio”. Lo ha fatto citando anche le riforme strutturali adottate dal suo governo: quella del sistema pensionistico che rende sostenibile il sistema previdenziale per i conti pubblici, la riforma del mercato del lavoro e tutta una serie di provvedimenti per aumentare la concorrenza e favorire la liberalizzazione dei servizi e delle professioni.
Una serie di passaggi che fanno intuire quello che molte forze politiche vorrebbero che fosse reso pubblico. Il Bilderberg ordina a Monti di continuare a governare per la stabilità del sistema nel nostro Paese. A danno di chi? Dei cittadini che continueranno a vedersi impoveriti ogni giorno di più mentre i soldi pagati con le loro tasse andranno a colmare – in maniera insufficiente – il debito pubblico. Creando però disoccupazione, povertà e disperazione. E ricchezza per le banche, ça va sans dire.
Fonte:http://www.infiltrato.it/notizie/italia/bilderberg-roma-ecco-i-nomi-di-chi-ha-partecipato-e-perche-obiettivo-finale-svendere-l-italia
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