MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Un ministro della repubblica ammette il Golpe Finanziario!


DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

Voi milioni di italiani pestati a mazzate dalla riforma delle pensioni di Elsa Fornero, voi esodati, voi che avete subito, che sempre subite, voi senza voce, e voi giovani che non avete lavoro perché gli anziani sono oggi incatenati a lavorare dalle decisioni di questa lugubre sicaria dell’Economicidio italiano, voi…
Perché vi hanno fatto tutto questo? Cosa vi hanno detto? Vi hanno detto che era nell’interesse del Paese, che risparmiare attraverso i vostri sacrifici era la via dura, ma virtuosa, per ridare speranza all’Italia, che per voi ultra sessantenni significa i vostri figli, vero? Vi hanno detto questo, e voi, che a 17 anni vi riboccaste le maniche per tirarla su quest’Italia che viaggiava in 600 e aveva una sola tv in bianco e nero per condomino, anche questa volta lo farete, stringerete i denti, perché “è per i nostri figli”. Anziani, vi dicono che meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, che è necessario…

Pomeriggio del 15 novembre 2012, WorldPensionSummit ad Amsterdam, la conferenza che riunisce i colossi mondiali delle pensioni private, gente con interessi finanziari per 1.925 miliardi di dollari, millenovecentoventicinque miliardi. Cioè: solo in quella sala erano presenti una decina di gruppi privati con interessi quasi pari all'intero Prodotto Interno Lordo italiano. Sono quelli che aspettano a bocca spalancata come lo squalo bianco sotto la barca, che la barca affondi, l’Inps. Sulla barca ci siete voi, vogliono i vostri soldi, la vostra pensione, i contributi di chi lavora. E voi, torturati dalla Fornero e da quelli che a lei seguiranno, glieli darete, farete le pensioni integrative costretti a mazzate, e loro ci speculeranno sopra cifre inimmaginabili. Poi, quando uno o cento di questi gruppi esploderanno come accaduto negli USA nel 2007, milioni di voi perderanno la pensione per sempre. Ma chissenefrega, voi siete la gente, quelli che non contano.
Ok, è il pomeriggio del 15 novembre, al WorldPensionSummit prende la parola Elsa Fornero e dice che
I cambiamenti portati dalla riforma delle pensioni del governo Monti erano necessari per compiacere i mercati finanziari, altrimenti i mercati avrebbero devastato l’Italia.
Fermi, fate un lungo respiro, per favore. La capite la gravità di questa cosa detta e firmato da un Ministro della Repubblica?
Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, ha fatto una riforma delle pensioni per compiacere le banche, le assicurazioni, i fondi monetari, gli hedge funds, cioè i gruppi privati di speculatori dediti al profitto che, altrimenti, ci avrebbero distrutti, distrutto l’intero Paese.
Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, NON HA FATTO un riforma delle pensioni per motivi legati all’interesse del popolo sovrano. Non è vero che la riforma Fornero è la cura economica giusta per l’Italia. Poteva essere l’abolizione nazionale del diritto di allattare i figli, non importa un accidenti, ma se la ordinavano i mercati il Ministro della Salute era costretto a sancirla.
Viviamo in un golpe finanziario. Lo Stato non esiste più, Monti e la Fornero lavorano per i mercati violando la Costituzione. Il presidente Napolitano è in coma. In centinaia di procure italiane sono state depositate denunce di cittadini esattamente su questo. Esiste un giudice degno in questo Paese? Apra un fascicolo d’inchiesta, altrimenti Silvio Berlusconi aveva ragione. Magistrati siete servi di chi?

I terremoti nel Pollino e il rischio sismico di Calabria e Sicilia


Sotto il “tacco” del nostro “stivale” la placca rocciosa che sostiene il Mar Ionio si incunea tra Calabria e Sicilia generando terremoti profondi, oltre ad aver permesso la formazione delle isole Eolie ed altri vulcani sottomarini.


Sabrina Mugnos - 31/10/2012 

E’ un fatto ormai noto anche al grande pubblico cha il nostro paese giace su un’area (quella del Bacino del Mediterraneo) molto attiva sia dal punto di vista sismico che vulcanico. 
L’iperattività del nostro territorio (in grado di produrre oltre 60000 scosse telluriche solo negli ultimi 5 anni) dipende dalla complessa disposizione e interazione delle placche o zolle in profondità (quello che i geologi chiamano contesto geodinamico) che si riconducono ad una forza principale: il moto compressivo e rotatorio del continente africano verso quello europeo.
Le Alpi e l’Appennino sono la zona di confine, ovvero il fronte, di queste due enormi porzioni di roccia che si scontrano; ne consegue che, soprattutto nelle loro vicinanze, la sismicità può essere elevata. E dal momento che queste catene montuose fanno da spina dorsale al nostro paese stretto e lungo, poche zone possono considerarsi immuni dal fenomeno sismico. 
Nel sud della penisola e nella zona meridionale del bacino tirrenico si raggiunge l’apice della complessità tettonica, che sfocia in un maggior rischio sismico, vulcanico e legato alla formazione di tsunami.
I terremoti nel Pollino e il rischio sismico di Calabria e SiciliaSotto il “tacco” del nostro “stivale” la placca rocciosa che sostiene il Mar Ionio si incunea tra Calabria e Sicilia generando terremoti profondi, oltre ad aver permesso la formazione delle isole Eolie ed altri vulcani sottomarini. D’altro canto il moto di rotazione antiorario dell’Africa verso nord - ovest stira e, quindi, frattura i fondali del Tirreno (per tale ragione si raggiungono profondità abissali), la Sicilia orientale e la penisola meridionale, da cui la formazione del vulcano Etna ed altri colossi sottomarini (tra i quali il Marsili ed Empedocle) e la presenza di terremoti superficiali anche violenti generati dalle numerose faglie attive.






Nell’immagine la situazione geodinamica al di sotto del bacino del Mediterraneo.



Sopra una schematizzazione del fondale tirrenico  meridionale in prossimità delle isole Eolie 



Per tale ragione la Basilicata e la Calabria ricadono in una delle aree del territorio nazionale classificate a maggior pericolosità dalla Mappa di Pericolosità Sismica del Territorio Nazionale*, dove si attendono Accelerazioni di picco del Suolo* intorno a 0.25 g (1/4 dell’accelerazione di gravità) ovvero potenziali sismi del sesto o settimo grado della scala Mercalli (o di Intensità), con una probabilità che si verifichino intorno al 10% nei prossimi 50 anni.
E’ il caso dell’area del Pollino, dove studi recenti hanno portato a identificare una struttura sismogenetica (cioè in grado di produrre terremoti) estesa per una ventina di chilometri tra gli abitati di Mormanno e quello di Castelluccio inferiore.
Il sisma di Mw 5.3 (Momento Magnitudo*) avvenuto il 26 ottobre scorso alle ore 1.05, ad una profondità di 6.3 km, si colloca proprio nella zona in questione (per la precisione tra i comuni di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo e Rotonda, a cavallo tra le province di Cosenza e Potenza), dove il Piano di Faglia è orientato nella direzione appenninica e lo stiramento avviene nella direzione opposta. Per dirla semplice, è come se con entrambe le mani cercassimo di allargare lo stivale tirandone i lati in senso opposto! 
Tuttavia c’è anche da dire che il Catalogo della Sismicità Storica tenderebbe a tranquillizzarci, riportando solo eventi di Magnitudo inferiori a 6, come quelli avvenuti nel 1693 (M=5.7), nel 1708 (M=5.5) e 1998 (M=5.6). Mentre a nord, nella Val d’Agrì, si è arrivati a M = 7, e poco meno nella Sila, più a sud.
La situazione sismica dell’area è ulteriormente complicata dal fatto che gli eventi recenti sono stati preceduti da un lungo Sciame Sismico, che imperversa nella zona da un paio d’anni avendola tormentata con oltre duemila scosse, alcune delle quali hanno sfiorato il quarto grado di Magnitudo nei mesi scorsi. 
Le sequenze sismiche non sono così rare; nel 2008 nel nostro paese ne sono state registrate ben 35, che sono scese a 27 nel 2009 e risalite a 37 nel 2010. 


Purtroppo sono una delle bestie nere della sismologia, in quanto seguono leggi tutt’altro che lineari. A logica ci si aspetterebbe un trend costituito da un episodio maggiore seguito, a scemare, da scosse minori (conosciute come “di assestamento”); ma come abbiamo potuto constatare sulla nostra pelle dai recentissimi eventi dell’Emilia Romagna, di rado è così. Lo sarebbe se la faglia a rompersi fosse una sola e in un’unica volta. Ma quando abbiamo più porzioni che si fratturano a intermittenza, o intricati reticolati di faglie secondarie, talune di cui magari ignoriamo l’esistenza perché mai attivate e sepolte, ecco che il quadro si fa estremamente complesso. Addirittura alcune zone possono esibire sciami sismici per anni caratterizzati da eventi di intensità pressochè costante, veri e propri tremori che, di norma, sono caratteristici delle zone vulcaniche.
Per questa e svariate altre ragioni la previsione dei sismi, ad oggi, non rientra nelle nostre conquiste scientifiche, sebbene esistano ottimi spunti di lavoro come il controllo di variazioni nell’emissione di gas radon dal sottosuolo, lo studio delle anomalie nel comportamento fisico delle rocce, l’analisi delle configurazioni orbitali di Sole e Luna, ecc..
Al momento, quindi, l’unica difesa contro gli effetti nefasti dei terremoti è la prevenzione, ovvero la cautela prima che l’evento si abbatta, costruendo con criteri antisismici e, soprattutto, se si vive in un’area sismica, conoscendo il fenomeno col quale si convive mettendo in sicurezza le proprie abitazioni o luoghi di lavoro attraverso piccoli ma importanti accorgimenti.



Picco di Accelerazione Suolo (PGA): misura l’effettivo scuotimento del suolo durante un sisma, ovvero fornisce una vera e propria misura dell’accelerazione che subisce il terreno a causa del terremoto, misurata in relazione all’accelerazione di gravità (g). I valori massimi sono definiti “di picco” e sono misurati dagli accelerometri, e non dipendono solo dalla potenza del sisma, ma anche dalla sua profondità e dalle caratteristiche del terreno attraversato. 



Magnitudo Momento (Mw): come’è noto la Magnitudo esprime l’energia liberata da un sisma alla sorgente, ed il concetto è stato introdotto dal sismologo statunitense Charles Richter nel 1935. Si tratta di una scala costruita sul logaritmo in base 10 dell’ampiezza massima dell’onda sismica rilevata, dove tra un grado e l’altro c’è una differenza di potenza del sisma di un fattore 10. 
Poi negli anni ’70 il sismologo giapponese Hiroo Kanamori la perfezionò, includendo nella stima anche l’area di faglia, la dislocazione e la resistenza delle rocce, e definendo una differenza di energia sprigionata tra un grado e l’altro corrispondente ad un fattore 30. In pratica ciò significa che il terremoto dell’Emilia di quest’anno è stato circa 27000 volte meno potente di quello del Giappone del 2011.
La Magnitudo introdotta da Richter, chiamata anche Locale o Ml, è più veloce da calcolare, mentre il Momento Magnitudo (Mw) introdotto da Kanamori richiede più tempo. Ecco perché poco dopo un sisma troviamo solo la Ml.




La Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale



Purtroppo nel nostro paese si usa prendere provvedimenti solo a fatti accaduti. Con questo criterio sono state redatte, nei decenni, anche le Carte di Pericolosità Sismica. Infatti il primo tentativo di classificazione sismica territoriale è datato al 1909 all’indomani del tragico terremoto di Messina del 1908, seguito a ruota dal secondo del 1916 dopo il terremoto di Fucino.
Ancora dopo gli eventi del Friuli (1976) e dell’Irpinia (1980), nel 1982 si tentò, con un decreto ministeriale dei Lavori Pubblici, di classificare l’intero territorio nazionale in aree a basso ed alto rischio sismico, poi aggiornato nel 1998.
Finalmente nel 2003 il territorio è stato suddiviso in zone sismiche classificate in 4 categorie principali, in modo che ogni Comune avesse la sua classe sismica a cui far riferimento per ogni nuova costruzione o ristrutturazione di edifici già esistenti. Si andava dalla Classe 1, la più rischiosa, per concludere con la 4 a rischio pressochè nullo.
Infine nel 2008 è stato varato l’ultimo aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni (NTC)” entrato in vigore (casualmente..) nel luglio 2009 all’indomani del terremoto abruzzese. Tale decreto prevede una serie di indagini atte a valutare la reazione al sisma del terreno di fondazione. 
Dunque le leggi ci sono, ma devono essere applicate sul territorio.
In sostanza la Mappa di Sismicità Nazionale fornisce una stima di quello che è il rischio sismico nelle varie aree del territorio sulla base della geodinamica crostale, ovvero di come sono disposte e come interagiscono le placche nel sottosuolo delle varie zone del nostro paese. Tuttavia, secondo la legge, spetta alle Regioni il compito di attribuire ad ogni Comune l’adeguata classe sismica di riferimento. Ciò significa che la Carta deve servire come base di partenza sulla quale poi inserire, attraverso un controllo approfondito e sistematico di ogni Comune, qualsiasi dato utile a valutare il rischio effettivo e la vulnerabilità di ogni area, arrivando una classificazione di Microzonazione Sismica dettagliata e sicura a salvaguardia dei cittadini e della vulnerabilità di edifici che raramente, e mai comunque prima degli anni ’80, sono stati costruiti secondo le norme antisismiche.
Gli ultimi eventi sismici che hanno colpito di recente l’Emilia Romagna ne sono un esempio eclatante. L’area è stata classificata come Classe 3, ovvero secondo la legenda come area a Pericolosità Sismica Medio – Bassa, dove si attendevano sismi di Magnitudo inferiore o uguale a 6, cioè equivalenti esattamente a quelli che si sono verificati. Quindi se ci sono stati tanti danni e, soprattutto, vittime, è perché la Regione avrebbe dovuto mettere in relazione la pericolosità intrinseca della zona con il tipo di terreno superficiale, ovvero di natura alluvionale (costituito da sabbie, limi e argille depositate nei millenni dal fiume Po’ e i suoi affluenti), e in grado di amplificare le onde sismiche e liquefare il terreno.
Una situazione analoga la troviamo nell’area della Versilia, anch’essa di Classe 3, ma che poggia sulle stesse sabbie che costituiscono il suo litorale e, quindi, soggette a liquefazione.
Il concetto, in breve, è che la Carta di Pericolosità ci dice cosa c’è sotto e che intensità di energia sismica possiamo aspettarci che si sprigioni, ma al sopra, ovvero alla conformazione del suolo ed ai suoi effetti più o meno amplificatori nei confronti delle onde sismiche, devono pensarci gli enti locali.









La Mappa nazionale della pericolosità sismica, definita come la stima dello scuotimento del suolo previsto in un sito durante un certo intervallo di tempo a seguito di un terremoto. Poiché ogni terreno risponde diversamente all’attraversamento da parte delle onde sismiche, un fattore importantissimo alla base della classificazione sismica è l’accelerazione orizzontale massima (PGA, Peak Ground Acceleration ovvero Picco di Accelerazione del Suolo) che, per definizione, è l’accelerazione subita dal terreno su un suolo rigido e pianeggiante che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.



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I guru della finanza prevedono una guerra mondiale a breve


dal Washington’s Blog.
Kyle Bass scrive:
«Trilioni di dollari di debiti saranno ristrutturati e milioni di risparmiatori finanziariamente prudenti perderanno una percentuale rilevante del loro potere d'acquisto reale esattamente al momento sbagliato nella loro vita. Ancora una volta, il mondo non finirà, ma il tessuto sociale delle nazioni dilapidatrici sarà sfilacciato e in alcuni casi strappato. Purtroppo, guardando indietro nella storia economica, troppo spesso la guerra è la manifestazione di una semplice entropia economica sostenuta fino alla sua logica conclusione. Noi crediamo che la guerra sia un’inevitabile conseguenza della attuale situazione economica mondiale».
Larry Edelson ha scritto una e-mail agli abbonati dal titolo «Quel che i ‘Cicli di guerra’ ci dicono per il 2013», in cui si afferma:
«Sin dagli anni ottanta, ho studiato i cosiddetti "cicli di guerra": i ritmi naturali che predispongono le società a discendere nel caos, nell’odio, in una guerra civile o perfino internazionale.
Non sono certo la prima persona ad esaminare questi modelli tanto peculiari nella storia. Ci sono stati molti prima di me, in particolare, Raymond Wheeler, che ha pubblicato la cronistoria di guerra più autorevole di sempre, che documenta a forza di dati un periodo lungo 2.600 anni.
Tuttavia, ci sono pochissime persone che siano disposte perfino a discutere la questione in questo momento. E sulla base di quel che vedo, le implicazioni potrebbero essere assolutamente enormi nel 2013.»
L’ex analista tecnico della Goldman Sachs Charles Nenner – che ha lanciato alcuni grandi avvertimenti molto accurati, e ha fra i suoi clienti i più importanti fra hedge funds, banche, agenzie di brokeraggio e grandi possidenti plurimilionari – afferma che ci sarà «una grande guerra che comincerà a cavallo fra 2012 e 2013» che porterà l’indice Dow a 5.000 punti.
Perché questi guru economici stanno prevedendo guerra?
Per prima cosa, molte personalità influenti credono erroneamente che la guerra faccia bene all'economia. Per di più, già Jim Rogers (co-fondatore del Quantum Fund con George Soros, NdT) sosteneva:
«Se si trasforma in una guerra commerciale, è la cosa più importante del 2011», e aggiungeva: «Le guerre commerciali portano sempre a guerre. Nessuno vince le guerre commerciali, tranne il generale che finisce per combattere le guerre fisiche quando accadono. Questo è molto pericoloso».
Rogers inoltre spiega:
«Il proseguimento dei salvataggi in Europa potrebbe in ultima analisi innescare un'altra guerra mondiale […] Aggiungi il debito, la situazione peggiora, e alla fine semplicemente crolla. A quel punto ciascuno va a cercare capri espiatori. I politici danno la colpa agli stranieri, e ci troviamo nella seconda guerra mondiale o in una qualunque guerra mondiale».

E Marc Faber afferma che il governo americano inizierà nuove guerre in risposta alla crisi economica:
«"La prossima cosa che il governo farà per distrarre l'attenzione della gente sulle cattive condizioni economiche consisterà nel fatto che inizieremo una guerra da qualche parte."
- "Se l'economia globale non recupera, di solito la gente va in guerra".»
Faber ritiene che anche gli Stati Uniti, la Cina e la Russia potrebbero andare in guerra per il petrolio mediorientale.


Fonte: http://www.washingtonsblog.com/2012/11/top-economic-advisers-forecast-widespread-war.html
Traduzione per Megachip a cura di Pino Cabras.



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Stella Rinata Svela Il Futuro Del Sistema Solare

Gli astronomi hanno scoperte nuove prove sulla morte di una stella simile al Sole, che è brevemente tornata alla vita dopo la fusione i suoi gusci gassosi nello spazio, rappresentando il destino possibile del nostro Sistema Solare tra qualche miliardo di anni. Le immagini della nebulosa planetaria Abell 30, (aka A30), mostrano una delle più chiare vedute mai ottenute di una fase particolare dell'evoluzione di questi oggetti. L'immagine nel riquadro a destra è una vista ravvicinata di A30 mostrata a raggi X dal NASA Chandra X-ray Observatory in viola e dall 'Hubble Space Telescope (HST), nell'emissione ottica da ioni di ossigeno in arancione. A sinistra c'è una vista più grande che mostra i dati ottici e i raggi X dal Kitt Peak National Observatory e dell'ESA XMM-Newton. In questa immagine i dati ottici mostrano le emissioni di ossigeno (arancione) e di idrogeno (verde e blu) con le emissioni dei raggi X di colore porpora. Una nebulosa planetaria (così chiamata perché sembra un pianeta se vista con un piccolo telescopio) si è formata nella fase finale dell'evoluzione di una stella simile al Sole. Dopo aver costantemente prodotto energia per diversi miliardi di anni attraverso la fusione nucleare dall'idrogeno in elio nella sua regione centrale, o nucleo, la stella subisce una serie di crisi energetiche legate al depauperamento dell'idrogeno con la successiva contrazione del nucleo. Queste crisi culminano nella stella in una espansione di un centinaio di volte per diventare una gigante rossa. Alla fine, la busta esterna della gigante rossa viene espulsa e si allontana dalla stella ad una velocità relativamente tranquilla di meno di 100.000 miglia all'ora. La stella nel frattempo si trasforma da gigante fredda in una calda stella compatta che produce intensi raggi ultravioletti (UV) e un vento veloce di particelle che si muove a circa 6 milioni di miglia all'ora. L'interazione della radiazione UV e il veloce vento assieme alla busta espulsa dalla gigante rossa crea la nebulosa planetaria, dimostrata dalla grande conchiglia sferica presente nell'immagine. In rari casi, le reazioni di fusione nucleare nella regione circostante calore nucleo della stella la busta esterna della stella, tanto che diventa temporaneamente una gigante rossa di nuovo. La sequenza di eventi (espulsione della busta seguita da un veloce vento stellare) si ripete su una scala molto più veloce rispetto a prima e una piccola nebulosa planetaria viene creata all'interno dell'originale. In un certo senso, la nebulosa planetaria è rinata. La grande nebulosa vista nell'immagine più grande ha un'età di circa 12.500 anni e fu formata dall'interazione iniziale dei venti veloci e lenti. Il modello a nodi di quadrifoglio visti in entrambe le immagini, corrisponde al materiale recentemente espulso. Questi nodi sono stati prodotti più di recente, in quanto hanno un età di circa 850 anni, sulla base di osservazioni della loro espansione con l'HST. La diffusa emissione di raggi X vista nell'ingrandimento nella regione intorno alla sorgente centrale nell'inserto è causata da interazioni tra vento e dai nodi dalla stella del materiale espulso. I nodi sono riscaldati ed erosi da questa interazione, producendo emissione di raggi X. La causa delle emissioni puntiformi di raggi X dalla stella centrale è sconosciuta. Gli studi di A30 e di altre nebulose planetarie contribuiscono a migliorare la nostra comprensione dell'evoluzione di stelle simili al Sole man mano che si avviano verso la fine della loro vita. L'emissione di raggi X rivela come il materiale perso dalle stelle in diverse fasi evolutive interagisce uno con l'altro. Queste osservazioni di A30, situato a circa 5500 anni luce di distanza, forniscono un quadro del difficile ambiente in cui il Sistema Solare si evolverà tra diversi miliardi di anni, quando il forte vento stellare del Sole e la radiazione energetica faranno saltare quei pianeti che sono sopravvissuti alla precedente fase di gigante rossa di evoluzione stellare. Le strutture viste in A30 hanno originariamente ispirato l'idea della rinascita delle nebulose planetarie e solo tre altri esempi di questo fenomeno sono note. Un nuovo studio di A30, con gli osservatori di cui sopra, è stata riportato da un team internazionale di astronomi, il 20 Agosto 2012 sul The Astrophysical Journal. Foto In Alto Abell 30: nebulosa planetaria rinata. (Credit: Immagine del Chandra X-ray Observatory) A Cura Di Arthur McPaul Fonte: http://www.sciencedaily.com/releases/2012/11/121114083411.htm Ti potrebbero anche interessare:

Il nucleo



Chi si imbatte nell’operazione “biogeoingegneria clandestina ed illegale”, dopo aver considerato le varie sfaccettature del problema, si accorge che la risposta alla domanda cruciale che verte sullo scopo ultimo delle irrorazioni chimico-biologiche tende a rimanere senza risposta. Invero, gli obiettivi delle attività sono assimilabili alla sfera terrestre formata da vari strati e da un nucleo centrale. Così, per mantenere l’allegoria, l’obiettivo riconducibile alle modificazioni meteorologiche e climatiche è la litosfera; il controllo demografico è l’astenosfera; l’alterazione genetica è il mantello superiore e via discorrendo. Il nucleo dunque a quale finalità potrebbe corrispondere?

Gordon Duff, in un articolo del settembre 2012, scrive: “Il monitoraggio U.F.O. si è spostato da quello convenzionale alla nanotecnologia, con sensori microscopici usati per rilevare eventi come spaccature dimensionali e distorsioni temporali, cose discusse solo in serie televisive, come ‘Fringe’ ed ‘X Files’ (tutte della Fox, stranamente)”.[1]

Il breve stralcio riportato contiene dei ragguagli da prendere con le pinze ma interessanti: sono notizie che, tra l’altro, si collegano ad alcune rivelazioni provenienti da un militare italiano da noi contattato. Egli evidenziò che le operazioni in oggetto sono volte, in ultima istanza, ad intervenire sulle proprietà della materia-energia e dello spazio-tempo, sulla base di conoscenze inerenti ad elusivi fenomeni quantistici. Il pubblico è incredulo di fronte a scenari che coinvolgono le caratteristiche esotiche delle particelle subatomiche, caratteristiche che talvolta contraddicono le rassicuranti leggi del macrocosmo.

Eppure da decenni scienziati e tecnici compiono esperimenti ai confini dell’immaginabile e da cui sono scaturiti ritrovati divenuti appannaggio delle forze armate. Così gli studi e le esperienze sulla velocità superluminale, i sistemi antigravitazionali, la scomposizione e ricomposizione molecolare, persino applicazioni circa il controllo delle linee spazio-temporali sono sfociati in tecnologie belliche impiegate in contesti che l’uomo della strada neanche concepisce. La meta finale e fatale è il sovvertimento della natura umana ed il dominio delle leggi universali per opera di una una stirpe degenerata, dopo che tali leggi saranno state deviate e stravolte. E’ un’utopia e, come tutte le utopie, non solo irrealizzabile ma soprattutto perversa.

Il rapporto reperito sul sito ufficiale del governo statunitense e che sancisce l'accordo Italia-USA del 2002, convalida quanto scriviamo. Vi si legge tra l’altro: “I due paesi (Stati Uniti ed Italia, n.d.r) hanno confermato l'importanza delle nanotecnologie come cambiamento di paradigma. Le nanotecnologie saranno alla base di una nuova generazione di prodotti, soprattutto nel settore delle biotecnologie. I risultati di un incontro bilaterale tenutosi a Washington presso la National Science Foundation nel maggio 2002, valorizzano le collaborazioni tra le università degli Stati Uniti e gli istituti di ricerca ed i centri di eccellenza italiani. Le cooperazioni includono i seguenti àmbiti: il comportamento degli elettroni in sistemi a bassa dimensionalità, la comprensione della scala nanometrica, la nanoelettronica, la spintronica, l’ottica, l’optoelettronica, la fabbricazione di dispositivi molecolari in grado di autoassemblarsi”. [2]

Lo ribadiamo: certe spiegazioni possono sembrare inverosimili, ma la fisica quantistica e la nanotecnologia hanno spalancato prospettive che si comprendono solo se si superano visioni convenzionali. L’inquietante e singolare fenomeno dei boati in atmosfera, il parossismo delle attività anche quando non sono necessari interventi sulle condizioni atmosferiche, l’essenza strategica della Biogeoingegneria inducono a ritenere che si debba rispolverare l’aforisma di Eraclito: “La verità è inverosimile”.

La verità spesso poi è insostenibile ed oscura. Tuttavia, dopo un po’ di tempo, gli occhi accecati dalle tenebre, si abituano al buio per ricominciare a vedere.

[1] L'articolo si può leggere tradotto sul numero di ottobre della rivista X Times.

[2] La spintronica è l’elettronica fondata sullo spin. Come scienza, la spintronica studia le strutture elettroniche e di spin dei più svariati materiali. Intesa come tecnologia di memorizzazione ed elaborazione dell’informazione, essa si basa su una sinergia tra l'elettronica ed il magnetismo, proponendosi di affidare allo spin dei portatori la codifica binaria, invece che alla modulazione della carica elettrica. Lo spin dell'elettrone, essendo quantizzato ed avendo solo due configurazioni possibili ("up" o "down"), si presta all'implementazione del codice binario.

Sri Lanka, una misteriosa pioggia rosso sangue cade dal cielo!


Rovesci di pioggia rossa sono caduti per oltre 15 minuti  a Sewanagala, Monaragala, Manampitiya, Polonnaruwa, città dello Sri Lanka,  Secondo le fonti del Dipartimento di Meteorologia la pioggia rossa è caduta pesantemente in queste zone e la ragione non è stata ancora trovata. La pioggia rossa in Sewanagala e Manampitiya e' caduta lasciando sedimenti di brina rossa sulla terra. Questa è la prima volta che si è assistito ad un evento del genere in Sri Lanka. Il Ministero della Salute ha incaricato il Segretario del Medical Research Institute (MRI) Direttore Dott. Anil Samaranayake di condurre un indagine per scoprirne le ragioni prelevando campioni di acqua.I meteorologi solitamente attribuiscono alle tempeste di sabbia la genesi di questo fenomeno,ma lo Sri Lanka non e' mai stato colpito da tempeste di sabbia. L'India ha avuto pioggie rosse l'anno scorso e gli scienziati indiani scoprirono una varietà di microrganismi come causa della colorazione. Dalle analisi appurarono che questi microrganismi non avevano DNA,cosa che lascio' sconcertati gli scienziati. La risonanza magnetica sarà lo strumento di ricerca per trovare l'esatto motivo della pioggia rossa in Sri Lanka

Una serie rara e concomitante di eventi celesti


18 novembre 2012 - Una esplosione gigantesca e' avvenuta sul sole. Lo scorso 16 novembre, una serie di campi magnetici che si snodavano per metà nell'emisfero meridionale del sole hanno innescato una doppia deflagrazione, producendo una prominenza solare così grande,da non poter essere inquadrata a pieno dalle telecamere del Solar Dynamics Observatory (SDO) della Nasa: "I'anello di plasma rosso-incandescente costituito da  idrogeno surriscaldato ed elio elettricamente carico,e' risalito lungo una struttura aggrovigliata e contorta del campo magnetico solare generato dalla dinamo interna del sole. Una prominenza eruttiva si verifica quando tale struttura diventa instabile ed esplode verso l'esterno, rilasciando miliardi di particelle di plasma. "L'esplosione ha scagliato una espulsione di massa coronale CME nello spazio, ma la nube non sembra interessare direttamente  la Terra

Stiamo passando attraverso una serie rara e concomitante di eventi celesti: una eclisse totale di sole, il picco della pioggia meteorica delle Leonidi, e una grande esplosione solare,avvenuti a pochi giorni l'uno dall'altro. Questi eventi celesti stanno accadendo in un momento tragico di guerra intorno a Gerusalemme.
http://theextinctionprotocol.wordpress.com/


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