MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Asteroide 2012 QG42: incontro ravvicinato il 14 settembre

Un asteroide relativamente grande, scoperto solo il 26 agosto scorso, transiterà oltre il sistema Terra-Luna il prossimo 14 Settembre a soli 2,8 milioni di chilometri di distanza (7,4 volte la distanza Terra-Luna). La roccia, denominata 2012 QG42, è grande quasi come tre campi di calcio. Un team italiano di astronomi dell’Osservatorio Remanzacco, particolarmente attivo nello studio dei piccoli corpi che vagano nel nostro sistema solare, sta monitorando costantemente la rotta della roccia cosmica. Dalle osservazioni degli astronomi italiani, pare che l’oggetto splenda nel cielo come una stella di magnitudine 15. L’asteroide è stato classificato come un PHA (Potentially Hazardous Asteroid – Asteroide potenzialmente pericoloso). Vengono classificati come PHA quei corpi celesti di dimensioni superiori ai 100 metri e che transitano nei pressi della Terra ad una distanza inferiore alle 0,05 UA (unità Astronomiche). Nessuno dei PHA noti è attualmente in rotta di collisione con la Terra, anche se gli astronomi di tutto il mondo ne scoprono continuamente di nuovi.   QG42 2012 è stato scoperto dal Catalina Sky Survey in Arizona e dal Virtual Telescope in Italia. I dati incrociati delle osservazioni hanno consentito di confermare nel giro di poche ore la natura e la rotta dell’asteroide. Durante il suo passaggio, QG42 2012 sarà abbastanza luminoso da poter essere osservato con telescopi di medie dimensioni. L’asteroide viaggia ad una velocità abbastanza sostenuta, circa 11 chilometri al secondo. I quasi 3 milioni di chilometri di distanza sono una distanza sicurezza, quindi non c’è davvero nulla da temere da questo incontro ravvicinato. L’asteroide rimarrà visibile nei nostri cieli per alcuni giorni, quindi può essere una buona occasione per un piacevole ed istruttiva osservazione astronomica. Il progetto italiano del Virtual Telescope offrirà la possibilità di osservare il passaggio dell’oggetto in tempo reale. L’evento live è previsto per il 12 settembre alle 22:00 alla pagina WebTV del Virtual Telescope. Sicuramente un’opportunità da non perdere.

Nuovo record teletrasporto,una particella di luce replicata alla distanza di 143 chilometri

Una particella di luce replicata alla distanza di 143 chilometri – Nuovo record di distanza per il teletrasporto: le caratteristiche di una particella di luce (fotone) sono state replicate a una distanza di 143 chilometri, pari all’incirca a quella che separa New York da Philadelphia. Il traguardo è stato raggiunto da un gruppo internazionale di ricercatori presso l’Optical Ground Station dell’Agenzia spaziale europea (Esa) alle Canarie.
L’esperimento, condotto in collaborazione con ricercatori di Austria, Canada, Germania e Norvegia, è descritto sulla rivista Nature Magazine. Il cosiddetto ‘teletrasporto quantistico’ ha consentito di trasferire le proprietà fisiche di un fotone su di un altro posto a 143 chilometri di distanza ma legato in una sorta di abbraccio virtuale che i fisici chiamano ‘entanglement’, per il quale gli elementi di una coppia, anche se separati, sono soggetti a una correlazione a distanza. Si è così creato un ‘ponte’ invisibile che ha unito il telescopio Jacobus Kapteyn, sull’isola di La Palma, con la stazione Esa a Tenerife.
A differenza di quanto si possa pensare, però, questo processo non consente di ‘fotocopiare’ letteralmente la particella, perché il trasferimento delle informazioni implica la distruzione dell’originale. ”Questo risultato apre la strada per le comunicazioni quantistiche su lunghe distanze”, spiega Eric Wille, responsabile del progetto per l’Esa. ”Il primo teletrasporto quantistico è avvenuto in condizioni di laboratorio.
La sfida qui – aggiunge – era quella di mantenere l’entanglement tra i due fotoni separati da 143 chilometri nonostante le interferenze dovute alle condizioni atmosferiche, in modo da poterlo utilizzare per il teletrasporto quantistico”. Per Rupert Ursin, dell’Accademia delle scienze austriaca, ”il prossimo passo sarà realizzare il teletrasporto quantistico verso un satellite in orbita per dimostrare la possibilità di avere una comunicazione quantistica su scala globale”.
fonte: ANSA

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Moneta elettronica: l’era del controllo di massa è alle porte!



Tutti i governi precedenti, da Prodi a Berlusconi, burattini del vero potere, hanno dato il loro contributo nella lotta liquido. In un brevissimo lasso di tempo la soglia dei pagamenti cash è scesa rapidamente da 12.500 euro agli attuali 1.000 euro, ultimo diktat dalla “bancocrazia Monti”.

Il monte Fuji sotto pressione potrebbe esplodere in qualsiasi momento!

La pressione all’interno della camera magmatica del monte Fuji (富士山, Fuji-san) è più elevata di quella dell’ultima eruzione del vulcano avvenuta 300 anni fa. Gli spostamenti tettonici attivati dal terremoto di magnitudo 9.0 che lo scorso anno devastò il Giappone nord-orientale, hanno aumentato di 16 volte il livello minimo in cui è possibile un’eruzione.

Sono i risultati di uno studio condotto dall’Istituto Nazionale di Ricerca per le Scienze della Terra e la Prevenzione dei Disastri (防災科学技術研究所, Bōsai  Kagakugijutsu Kenkyūjo) volto ad analizzare i movimenti tettonici causati dal terremoto dell’11 marzo del 2011, e da quello di magnitudo 6.4 che quattro giorno dopo interessò il Giappone centrale.

Stando agli scienziati, la pressione interna alla camera magmatica del monte Fuji sarebbe al momento di 1,6 megapascal, pari a quella atmosferica di 15,8 kg per centimetro quadrato. Le eruzioni vulcaniche possono essere innescate da una pressione interna di 0,1 megapascal, e l’1,6 e “un dato significativo” secondo Fujita Eisuke, ricercatore dell’Istituto.

Il monte Fuji, uno dei simboli del Giappone, ha eruttato l’ultima volta il 16  dicembre 1707 (宝永大噴火 Hōei dai funka, Grande Eruzione dell’era Hōei) dopo che il grande Terremoto dell’era Hōei di magnitudo 8.6 sconvolse il 28 ottobre 1707 il Giappone sud-orientale provocando la morte di 5.000 persone. L’eruzione del Fuji durò fino al primo gennaio del 1708.

Considerando l’attuale pressione interna, gli scienziati ritengono che sia possibile che il Fuji erutti di nuovo entro i prossimi 12 mesi. Tuttavia la sola pressione interna non è necessaria affinché si verifichi un’eruzione. Gli scienziati infatti non hanno notato alcun segno di attività vulcanica, probabilmente perché la quantità di magma che si è accumulata non è sufficiente per provocare un’eruzione.

Stando ad un rapporto compilato nel 2004, un’eruzione del monte Fuji potrebbe causare danni per 2,5 trilioni di yen.

(articolo a cura di newsdalgiappone.com)

Cina, Lo Yangtze si tinge di rosso si cercano le cause

7 settembre 2012 - CINA - Per un fiume noto come il "corso d'acqua d'oro," il colore rosso è  strano da vedere. Eppure Il fiume Yangtze, il più lungo della Cina, si è tinto di rosso alla confluenza del Jialin nella città di Chongquing,e le cause restano ancora un mistero.L'insolita colorazione naturalmente ha attratto l'attenzione di numerosi curiosi che ne hanno prelevato alcuni campioni conservandoli in bottigliette.Secondo il Daily mail la comunita' sembra che abbia continuato la quotidiana attivita' normalmente compresa quella dei pescatori.

Il sisma in Costa Rica fa risvegliare un vulcano dormiente dal 50 a.c

8 SETTEMBRE 2012 - Nicaragua - Il vulcano Apoyeque, situato a nord-ovest della capitale,ha fatto registrare una serie di tremori vulcanici che hanno messo in allerta l'Istituto di geofisica nicaraguense  (INETER). Secondo il comunicato emesso tra giovedi e venerdi sono stati registrati 21 eventi spingendo il governo ad emettere un livello di allerta verde. L'attività sismica nei pressi del vulcano, situato a 10 chilometri a nord ovest di Managua, "si e' interrotta Venerdì mattina, ma non vuol dire che non possano verificare altri eventi.Il direttore dell'Istituto sismologico ha anche annunciato che un gruppo di esperti si recherà nei pressi del vulcano per indagare sulle cause dei terremoti. Le scosse vulcaniche sono seguite pochi giorni dopo il violento terremoto di M 7,6 che ha colpito il vicino Costa Rica Mercoledì scorso.
http://www.ticotimes.net/Current-Edition/News-Briefs/Nicaraguan-officials-on-alert-for-seismic-activity_Friday-September-07-2012

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Scossa di terremoto ai Castelli Romani

L’Italia torna a tremare. Una lieve scossa di terremoto pari a magnitudo 2.4 è stata registrata alle 2.04 della notte scorsa nella zona dei Castelli romani.

Secondo quanto rilevato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8,5 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa e Velletri.

Allo stato attuale non si registrano danni a cose o a persone.

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

 


Post più popolari

AddToAny