MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Sciame sismico nei Campi Flegrei,avvertita una scossa di terremoto

7 settembre 2012 - Uno sciame sismico sta interessando l'area del super-vulcano dei Campi Flegrei,alle ore 09:34 e' stata avvertita una scossa di terremoto a Pozzuoli in particolare nella zona del lungomare,alle ore 11:00 sono state registrate altre scosse in vari punti della citta'.Questa sequenza sismica avviene pochi giorni dopo l'inizio delle trivellazioni nell'ex area industriale di Bagnoli che avevano la finalita' dello sfruttamento geotermico.


I Campi Flegrei sono una vasta area di di natura vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli; la parola "flegrei" deriva dal greco flègo che significa "brucio", "ardo". Nella zona sono tuttora riconoscibili almeno ventiquattro tra crateri ed edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive (area della Solfatara) o idrotermali (ad Agnano, Pozzuoli, Lucrino), nonché sono causa del fenomeno del bradisismo (molto riconoscibile per la sua entità nel passato nel cosiddetto tempio di Serapide a Pozzuoli). Geologicamente l'area dei campi flegrei è una grande caldera in stato di quiescenza con un diametro di 12–15 km nella parte principale, dove si trovano numerosi crateri, piccoli edifici vulcanici e zone soggette ad un vulcanismo di tipo secondario (fumarole, sorgenti termali, bradisismo...). In tutta la zona sono visibili importanti depositi di origine vulcanica come il Tufo Grigio Campano (o Ignimbrite Campana) o il Tufo giallo. Nella zona sono presenti dei laghi di origine vulcanica (Lago d'Averno), e laghi originatisi per sbarramento (Lago Fusaro, Lago di Lucrino e Lago Miseno).

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Terremoto in Cina magnitudo 5.7, almeno 43 vittime

Dopo la prima scoss potente sciame sismico con oltre 16 eventi tellurici molto forti.
Sono almeno 43 le vittime del potente terremoto che ha scosso stamattina due province nel sud ovest della Cina: alla prima scossa di magnitudo 5.7 è seguito uno sciame sismico con ben sedici scariche telluriche che superavano anche la magnitudo 5, lungo il confine tra le province dello Yunnan e del Guizhou.

continua su: http://www.fanpage.it/terrermoto-in-cina-magnitudo-5-7-almeno-43-morti/#ixzz25lxrOcW4

Clamoroso! L'Italia verra' salvata da chi la ha affossata!


Una notizia ANSA di queste ore potrebbe dare apparente sollievo ai milioni di italiani che da un anno ad oggi sono convinti che l’andamento dello spread determini il futuro dell’Italia. Infatti, l’agenzia di stampa riporta che:

Mario Draghi ottiene dal consiglio della Bce il via libera quasi unanime allo scudo anti-spread: l’Eurotower comprerà, senza fissare un limite, i titoli di Stato dei Paesi che richiedono l’assistenza finanziaria dell’Europa, mettendo di fatto in gioco le sue imponenti risorse finanziarie.
Di quali imponenti risorse finanziarie parla l’ANSA? Lo zio Paperone Mario Draghi si sarebbe deciso a sganciare molto generosamente un po’ di dobloni d’oro? La riserva aurea non esiste più dal 1971 e la BCE (come tutte le banche centrali) crea il denaro dal nulla, indebitando gli stati (attraverso le banche) del valore monetario creato. Ma andiamo avanti:

Ma per gli Stati che accedono all’intervento d’emergenza il prezzo da pagare sono condizioni rigorose: in assenza delle riforme concordate la Bce si riserva persino di interrompere i suoi acquisti.
Da buon Babbo Natale, Mario Draghi non può elargire regali indiscriminatamente, ma solo ai bambini meritevoli. Perciò manda in avanscoperta i suoi folletti (Merkel, Monti, Hollande, Rajoy) ad assicurarsi che i bambini (gli stati) facciano i loro compiti per casa. Cioè continuino la macelleria sociale e siano propensi a cedere del tutto la loro sovranità, che in teoria (ma solo in teoria!) dovrebbe appartenere al popolo. Infatti per Draghi

Il disegno istituzionale originale dell’eurozona è rimasto al di sotto delle nostre aspettative. Abbiamo una politica monetaria, ma le politiche finanziaria ed economica sono ancora coordinate in maniera insufficiente, e “disegnare una nuova architettura è l’unica via d’uscita”
Che sia l’unica via d’uscita è un’opinione e, come tutte le opinioni, necessita di un confronto con la realtà prima di esser ritenuta universalmente valida. Infatti, già le norme vigenti avrebbero permesso agli Stati di finanziarsi attraverso la BCE, saltando a piè pari le banche e risolvendo il problema dello spread. L’articolo 123 del Trattato di Lisbona prevede, al paragrafo 2, la possibilità per gli stati di creare delle banche pubbliche con cui accederedirettamente ai prestiti della BCE, ad un tasso dell’1%. Incredibile che, ad oggi, quasi tutte le testate giornalistiche abbiano riportato, invece, l’impossibilità per gli stati di farlo (e la necessità di finanziarsi attraverso le banche) proprio…citando l’articolo 123. L’ipotesi più plausibile è che, per necessità di contenimento dei costi, molte redazioni abbiano sostituito i giornalisti con dei pappagalli, che ripetono fideisticamente quanto scrive l’Ansa. Nel frattempo, l’Italia s’indebita al 6% anziché all’1%, come potrebbe legalmente fare, avvicinandosi così alla bancarotta finanziaria. Facciamo un esempio pratico: fingiamo che dobbiate accedere ad un prestito in banca, ma per farlo nominiate una persona di fiducia che si rechi in banca al posto vostro. Questa persona, nominata a tutelare il vostro interesse, si reca dal direttore della banca, gli espone la vostra situazione e questi, ascoltatolo, gli presenta due proposte di finanziamento: una all’1% di interesse ed una al 6%. Voi quale delle due accettereste? Beh, il vostro amico sceglie la seconda, cioè di farvi pagare interessi almeno 6 volte maggiori. Bell’amico, vero? Poi scoprite che l’amico, in realtà, è un dipendente della banca e quindi ha scelto il finanziamento più vantaggioso per il suo datore di lavoro, non per voi. Dimenticavo: voi, in questo caso, siete il popolo (cioè i cittadini tutti), il vostro amico è Mario Monti e il direttore di banca è Mario Draghi (entrambi provenienti da Goldman Sachs).

Misteriosa strage di carpe nel Lago Erie in Canada!


6 settembre 2012 - Funzionari canadesi dicono che decine di migliaia di pesci morti  sono disseminati lungo le sponde del Lago Erie in Ontario,Canada.
Il portavoce del ministero dell'ambiente ha riferito che il fenomeno dura da una settimana e che probabilmente e' di origine naturale.Dai primi rilevamenti gli esperti non hanno rilevato nullo di insolito.Secondo gli esperti potrebbe essere stato causato dagli sbalzi termici delle acque, fenomeno che ne farebbe diminuire i livelli di ossigeno.Campioni di acqua e di pesci sono stati prelevati per accertare eventuali cause esterne.
http://online.wsj.com/article/AP93f5bba6794d42238d4e75ad475cc82e.html

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Continua la strage di pesci in ogni angolo del pianeta, fenomeno che ogni volta che si ripropone lascia sbigottite le autorita' che naturalmente tentano sempre di rassicurare l'opinione pubblica.


Liberarsi dei titoli dei PIGS la priorita' di Francia e Germania

In Europa è scattata la sirena dell' "Ognuno per sé e l'euro per tutti". Le continue manovre, incontri istituzionali, vertici europei, nuove elezioni e rimozioni di primi ministri che si sono susseguiti in questi anni hanno avuto un primario, e non dichiarato obiettivo: diminuire il rischio di Francia e Germania verso i Paesi indebitati. Quindi verso Grecia, Spagna, Italia, Portogallo e Irlanda: i PiGS. In caso di default dell'Italia e della Spagna l'intero sistema economico europeo potrebbe infatti collassare. Persino la piccola Grecia, con un Pil del 3% rispetto a quello dell'intera UE, ha messo in pericolo la stabilità delle banche francesi. Banche e investitori esteri hanno venduto a piene mani i titoli dei maiali che sono stati comprati dalle banche dei maiali grazie al prestito di mille miliardi di euro erogato alle banche dalla BCE. Il debito sta ritornando al Paese di emissione, mentre gli investimenti dall'estero verso i PIGS si stanno prosciugando. Dalla crisi finanziaria del 2008 le banche tedesche si sono alleggerite di 301 miliardi di esposizione verso i PIGS, le banche francesi di 204 miliardi. Francia e Germania sono quindi a metà del guado. La Germania ha tagliato del 49,7% l'esposizione verso i Paesi mediterranei e l'Irlanda, e la Francia del 33,4%. Ancora due anni e per loro il rischio PIGS e, di conseguenza il rischio euro, saranno annullati. Forse, allora il loro interesse al mantenimento della moneta cosiddetta unica, cosiddetta in quanto adottata solo da alcuni Paesi europei, diminuirà. L'esposizione PIGS di Francia e Germania è scesa di circa 45 miliardi verso la Grecia, di170 verso l'Italia, 153 Spagna, 19, 5 Portogallo, 119 Irlanda. Un buon lavoro, indubbiamente, ottenuto però con la recessione dei PIGS e il loro continuo sprofondare nella disoccupazione e nella chiusura delle aziende. Il fenomeno della vendita di titoli dei PIGS sta accelerando. Solo nell'ultimo anno circa il 10% dei titoli pubblici in circolazione di Italia e Spagna sono stati venduti dalle banche estere e ricomprati dalle banche italiane e spagnole. Un altro prestito di 1.000 miliardi di euro della BCE alle banche dei PIGS, finanziato in gran parte proprio dai PIGS!, e il problema sarà risolto. Euro o non euro!

[Fonte: Financial Times; BIS]link



Anni di sacrifici di austerity anni di Monti Fornero solo per dare modo alla Francia e Germania di liberarsi dei titoli di Grecia Italia Spagna Portogallo, Questa è la verita' tutto il resto sono chiacchere per gli idioti.

Giornali e politici tutti ad appoggiare questi Infami il cui solo scopo é salvare le banche Francesi e Spagnole,ma si puo' essere piu'coglioni di cosi'?

Ivano Antar Raja

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Crisi Grecia: e ora l'ignobile Europa pretende che lavorino 6 giorni su 7


di Debora Billi
Beh, sapete che c'è? Io non voglio più far parte di questo disgustoso consesso di nazisti. Mi fa schifo l'idea di "stare in Europa", non è il mio Paese.
Non hanno fine le torture che vengono inflitte alla popolazione greca. Sono continuamente al lavoro le migliori menti criminali d'Europa per escogitare il prossimo tormento a cui sottoporre quell'infelice Paese. L'ultima ce la racconta il Guardian (foto:infophoto):

L'Eurozona chiede la settimana di sei giorni per i greci. I creditori vogliono che il governo ateniese introduca la settimana lavorativa di sei giorni come condizione per il secondo bailout. La richiesta è contenuta in una lettera dellatroika dei prestatori, ossia la Commissione Europea, La BCE e il Fondo Monetario. Nella lettera, si chiede l'adesione al pacchetto di austerity imposto, e si insiste sulla necessità di riforme radicali del lavoro, dai salari minimi agli straordinari all'orario flessibile.
Non è chiaro perché mai si pretenda che lavorino così tanto, se una buona parte dei greci è disoccupata, gli altri hanno perso gran parte del salario, e oltretutto nel Paese non c'è più praticamente un accidente da produrre. E' solo tortura.

E il sospetto, accusatemi di complottismo, un pochino viene: che la Grecia sia il Guinea pig del massacro europeo e che, piccola e poco potente, sia stata scelta persperimentare gli effetti concreti delle politiche di distruzione degli Stati. Ci si spinge ogni giorno un pochino più avanti, si tira ogni giorno un pochino la corda, per poi studiare col microscopio le conseguenze sulle formichine impazzite e disperate. 
Beh, sapete che c'è? Io non voglio più far parte di questo disgustoso consesso di nazisti. Mi fa schifo l'idea di "stare in Europa", non è il mio Paese. Non mi interessa continuare nellafinzione di far parte del tavolo dei ricchi, se il prezzo da pagare è la lordura della nostra coscienza.
Cos'è l'Europa, un posto dove si tortura il membro più debole per punirlo della sua debolezza? Sono questi i "valori europei" che devo insegnare a mio figlio? Siete sicuri che volete credere ancora in questa ignobile sozzura?
Io no. Io non voglio "stare in Europa" a queste condizioni. Alle prossime elezioni, qualsiasi partito ritenga l'Europa un "valore" non avrà il mio voto.

Aviano: arrivano nuove bombe atomiche Usa

(ASI) In Italia ci sono bombe atomiche. Sì lo sappiamo, è una storia vecchia e risaputa da tutti fuorchè dai nostri politici che pur di non emttersi contro l'amministrazione statunitese continua a negare questa evidenza. Attualmente sono una novantina le testate nucleari made in U.S.A.
custodite tra Ghedi ed Aviano, secondo la definizione del Pentagono sono bombe non strategiche ma pur sempre atomiche. 

A confermare che gli Usa non hanno intenzione di smobilitare l'arsenale di morte dislocato lungo la penisola il nuovo rapporto del Fas, Fedration of American scientist dove la parola riduzione non viene minimamente menzionata mentre si parla in modo molto generico ed ambiguo di "significativa moderrnizzazione" in riferimento al potenziamento in atto in seno agli armamenti Nato. 
la atomiche americane presenti in Europa sono sostanzialmente vecchie ed inoltre inadeguate al nuovo mondo, negli anni 60 i nemici della "democrazia statunitense" erano al confine con l'Italia, oggi la Nato ha praticamente accerchiato la rinata Russia di Putin. Ciò ha ovviamente reso necessario un ripensamento di questi armamenti, anche nella potenza e nelle dimensioni non a caso dal 2001 la Nato ed il Dipartimento della Difesa a stelle e strisce sonno mettendo a punto progetti ed operazioni per arrivare ad uniformare i quattro diversi modelli di bombe atomiche attualmente stoccate nel Vecchio continente.
Per il momento però tra guerre in corso e altre probabili, con la crisi economica che pesa anche sul bilancio della Nato, l'operazione di rinnovamento delle testate procederà molto al rilento, lo smantellamente inizierà solo nel 2016 e le prime teste nucleari create con il nuovo progetto non saranno pronte prima del 2019, in concreto saranno apportate milgiorie capaci di aumentare la precisione riducendo il fallout radioattivo conseguente all’esplosione, mentre la carica nucleare verrà riulizzata, con una potenza massima nell’ordine dei 50 chilotoni.
Nel frattempo però inizieranno gli addestramenti di nuove truppe specilizzate capaci di utilizzare questi ordigni, in Italia hanno queste facoltà solamente i militari statunitensi di stanza a Ghedi o Aviano, ai nostri soldati non è concesso l'uso di questi mezzi.

Mentre a Vicenza stanno per prendere il via i lavori al Site Pluto, con quelli che alla Ederle che si dovrebbero chiudere a breve, l'Italia quindi si continua a mostare una semplice Portaerei degli Usa, ovvero di quella nazione che ci invase nel lontano 1943, irportando in Sicilia quella mafia che il prefetto Mori aveva scacciato, e che continua a chiamare umanitarie tutte le sue guerre di conquista.
Fabrizio Di Ernesto Agenzia Stampa Italia

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