MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Intensa e prolungata tempesta geomagnetica imperversa da 48 ore!

5 settembre 2012 - Il campo magnetico terrestre continua ad essere interessato da un intensa tempesta geomagnetica che dura da 2 giorni, scatenata  dell'impatto di un onda di protoni ad alta energia che sta perturbando le regioni polari scatenando intense aurore boreali.Un astronomo dilettante ha scattato questa foto nei pressi di Faskrudsfjordur in Islanda.La tempesta geomagnetica è un disturbo della magnetosfera terrestre, di carattere temporaneo, causato dall'attività solare. Durante una tempesta solare il Sole produce forti emissioni di materia dalla sua corona che generano un forte vento solare, le cui particelle ad alta energia vanno ad impattare il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all'emissione di massa coronale.

Guatemala: eruzione vulcanica per il Fuego e' allarme arancio

Il vulcano Fuego in Guatemala è entrato ieri in eruzione, espellendo lava e cenere, che ha raggiunto alcuni villaggi vicino al colosso di 3763 metri.

Secondo il cordinatore di Stato per la riduzione dei disastri (Conrad), il vulcano Fuego sta mantenendo ancora un’abbondante eruzione stromboliana con effusione di lava.


Secondo i rapporti, le scosse sismiche provocate dall’eruzione si sono fatte sentire fino a 10 km di distanza dal vulcano.

Il governatore di Chimaltenango, Roger Lam, ha elevato l’allarme arancione (rischio) perché la caduta di cenere ha ostacolato la visibilità nelle aree dei villaggi, dei borghi e della sede della contea di San Pedro Yepocapa.

Le esplosioni hanno raggiunto i 600 metri sopra il cratere. I flussi piroclastici hanno creato colonne di cenere alte 10 km in direzione sud e sud-ovest, che hanno colpito tre villaggi sulle pendici del cono e nella città di Santa Lucia Cotzumalguapa (sud).

L'Istituto Vulcanologico ha raccomandato alle autorità dell'aviazione civile di prendere precauzioni per il traffico aereo fino a circa 15 km dal colosso.

Microchip neurale: Italia, Germania e Israele in prima linea per il Nuovo Ordine Mondiale

Inarrestabile! Il progetto di impiantare un microchip nella nostra testa continua ad appassionare l'élite illuminata e l'impressione che se ne ricava è che costoro abbiano anche una certa fretta. Non c'è verso: prima o poi troveranno la scusa giusta per impiantarci questo benedetto - o maledetto - chip.
Non è una caso che per giustificare l'impianto del piccolo marchingegno vengano carezzate le corde più sensibili dell'animo umano: una volta è per tenere sotto controllo la salute, un'altra volta è per garantire la sicurezza e l'impegno scolastico degli studenti, un'altra volta ancora per consentirci di comunicare con una sorta di telefono cellulare impiantato nel nostro corpo.

Questa volta tocca di nuovo alla medicina. Come riportano i maggiori siti di informazione italiana (La Stampa, Ansa, Libero, ecc..), un consorzio tra scienziati italiani, israeliani e tedeschi coordinato da Stefano Vassanelli, neurofisiologo al Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Padova, ha ha sviluppato un microchip di silicio impiantabile nel cervello e capace di stabilire una comunicazione bi-direzionale e ad alta risoluzione con neuroni cerebrali - alquanto inquietante -.
Nelle intenzioni dichiarate dai ricercatori, la nuova tecnologia sviluppata in CyberRat rappresenta la base di partenza per lo sviluppo di nuovi sofisticati strumenti sperimentali utili a capire come le reti complesse che i neuroni creano nel cervello interconnettendosi sono in grado di elaborare le informazioni e, meraviglie delle meraviglie, in futuro l’applicazione di questa tecnologia sarà utilizzata per la creazione di neuroprotesi “intelligenti”, capaci di registrare l’attività cerebrale ad alta risoluzione, elaborare delle risposte mediante microelaboratori su chip e stimolare il cervello in un circuito ibrido neuro-elettronico (stronzate tecnicomediche, n.d.r.). Questo approccio sarà di grande aiuto per la terapia di malattie neurologiche, tra cui il Parkinson e l’epilessia.
Non è chiaro se l'impianto del microchip è definitivo o temporaneo. Non sono chiare le controindicazioni per una tecnologia così invasiva, che, come dichiarato dai ricercatori, è in grado di "stabilire una comunicazione bi-direzionale", cioè il chip è in grado sia di trasmettere dati che di riceverli. Ricevare dati per fare cosa? Manipolare le aree del cervello colpite dal Parkinson? E se fosse possibile manipolare le aree del cevello sane? Ai posteri l'ardua sentenza

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Un modello da cambiare


Un modello da cambiare, prima che sia tardiDI GIANNI RALLO Il modello di vita occidentale, basato sul consumo e sullo spreco fine a se stessi, sta portando la stessa esistenza umana ad un punto di non ritorno. Non c’è scelta: o si cambia rotta, oppure…


Il tema a cui è dedicato il presente numero di Vulcano – quello dei rifiuti – va inscritto inevitabilmente in quello più generale del modello di vita occidentale. Tale modello, pare ovvio dirlo, è basato sul consumo continuo e crescente, cioè sullo spreco come sistema (ma 1 miliardo di euro di cibi scaduti se ne va in fumo mentre milioni di bambini muoiono di fame). Senza tale ingrediente il modello di vita occidentale crolla miseramente su se stesso: senza una domanda di beni ossessivamente stimolata e pilotata attraverso una pubblicità sempre più aggressiva e senza scrupoli, non avrebbe senso il tipo di produzione che caratterizza, da più di cent’anni, la nostra società: la produzione industriale su vasta scala.

Ma ora alcuni nodi stanno venendo al pettine. Il nodo rifiuti è quello più evidente e maleodorante: consumare significa infatti produrre rifiuti, sedurre attraverso gli artifizi del genio pubblicitario significa produrre imballaggi, carte, plastiche, polistirolo, adesivi, sacchetti, etc. di difficile smaltimento. I sacchetti di plastica, ad esempio, stanno soffocando la vita nei mari e sulla terra. Consumo irresponsabile (perché voluto tale da poteri pubblici irresponsabili) significa produzione e gestione irresponsabile di rifiuti, cioè inquinamento, altro nodo sul quale si potrebbe ragionare a lungo. Ma proseguiamo col nodo dello sfruttamento dei lavoratori.
La produzione di beni in grande quantità e a prezzi accessibili al maggior numero possibile di consumatori, richiede infatti costi di produzione bassi. Ciò avviene, nella grande maggioranza dei casi, tramite lo sfruttamento dei lavoratori: le lotte sindacali dei primi del Novecento, le condizioni di vita dei lavoratori dell’Est del mondo, la piaga del lavoro minorile, gli attuali tentativi (riusciti, pare) della Fiat di riportare indietro l’orologio della storia ci raccontano proprio questo rovescio della medaglia: il consumismo si basa sullo sfruttamento del lavoro dei più deboli, tanto più ricattabili quanto più deboli. Tanto più deboli tanto più disperati: vedi l’emblematico caso Tunisia: attenti signori della morte (altrui), la corda potrebbe rompersi….
Ma anche lo sfruttamento scriteriato delle risorse costituisce un nodo che non possiamo più ignorare. Le risorse naturali alle quali abbiamo fatto ricorso finora non sono inesauribili: l’acqua, il petrolio, l’aria pulita, una terra priva di infiltrazioni velenose di ogni tipo, la fauna marina e terrestre, le specie vegetali che stiamo alterando e portando all’estinzione costituiscono un patrimonio non rinnovabile a questo ritmo di distruzione. Stiamo quindi vivendo consumando il futuro. Le fonti di energia rinnovabili che conosciamo e sappiamo utilizzare (sole, vento, etc.) finiscono per costituire terreno di conquista delle mafie – in colletto bianco o armate di lupara – di tutto il mondo.
Anzi, tali mafie costituiscono un ulteriore nodo. Se consumare e guadagnare diventano gli unici obiettivi concepibili da un tal genere di società, perché stupirsi se ogni mezzo per raggiungere questo scopo pare lecito? Perché stupirsi se le regole, le leggi, i cosiddetti valori, il rispetto di qualcosa che non sia se stessi paiono ostacoli da rimuovere, attraverso iter parlamentari o attraverso minacce, ricatti e omicidi, fa lo stesso? La politica stessa, in molti casi, finisce per diventare delinquenza fattasi legge; le campagne elettorali condotte con i potenzi mezzi della persuasione pubblicitaria diventano il mezzo con cui i nuovi padroni del mondo tentano di far passare per consenso ciò che è solo ignoranza e mancanza di consapevolezza civile, quando non è ammirazione beota del più forte.
Questo tipo di politica non può che generare spinte egoistiche – una volta si chiamavano “nazionalistiche”, ora si dovrebbe dire, suppongo, “multinazionalistiche” – che non temono affatto di far ricorso alle armi per la realizzazione dei propri obiettivi, fondamentalmente legati alla conquista dei mercati più appetibili, delle materie prime, dei punti strategici della terra, delle fonti di energia. In questo senso l’America di Bush ha buttato il mondo in guerra per la questione del petrolio, la Russia di Putin sta minacciando l’Europa per il gas, la Cina sta facendo incetta di materie prime rare vietandone, anche, l’esportazione, tanto per fare degli esempi. 
Di un altro nodo converrebbe parlare diffusamente, mi riferisco al ruolo della pubblicità nell’indirizzare le nostre scelte: pochi, probabilmente, hanno reale nozione della scientificità con cui questo strumento del condizionamento di massa sta cambiando il mondo. Ci riserviamo di trattare questo argomento in modo specifico, più avanti. Anche su altri nodi converrebbe riflettere – su quali siano i veri obiettivi della ricerca scientifica, quale il senso della politica e delle religioni in questo contesto, quale il senso della vita umana, visto l’uragano di irresponsabili megaegoismi che sta mettendo in forse la dignità stessa dell’essere umano -, ma accontentiamoci, per ora, di renderci conto del fatto che è questo il quadro generale che ci vede tutti nel ruolo di piccoli schiavi al servizio del dio Consumismo; e del fatto che, per tutto quello che abbiamo detto, il piccolo gesto di buttare un sacchetto di rifiuti all’angolo di una strada o nel bel mezzo di un’aiola non è la semplice violazione di un regolamento, è, piuttosto, un atto di rinuncia all’unica dote che ci distingue dagli animali, il senso di responsabilità. Un atto che, se da una parte merita un profonda pietà intellettuale, dall’altra è anche pericolosissimo indice di una barbarie che va facendosi normalità e, per questo, degno della più dura delle repressioni. Sempre che da qualche parte noi si voglia davvero cominciare a riprenderci la nostra dignità di esseri pensanti e capaci di far valere i diritti (diritti, non concessioni di un qualche sovrano megalomane) che i nostri padri hanno conquistato col durissimo sacrificio e col sangue…

Pubblicato da caneliberonline 

Le armi psicotroniche fanno sentire le voci

L'esperienza di "Telepatia artificiale" non è poi così straordinaria. È semplice come la ricezione di un telefono cellulare in chiamata nella propria testa.

Infatti, la maggior parte della tecnologia utilizzata è esattamente identica a quella del telefono cellulare. Satelliti collegano il mittente e il destinatario. Un computer “multiplexer” indirizza il segnale vocale del mittente attraverso torri di microonde in una posizione molto specifica. Il “ricevitore” si trova monitorato con estrema precisione, ma il ricevitore non è un telefono cellulare è un cervello umano.

Dal nulla, una voce improvvisamente fiorisce nella mente della vittima. Il cranio umano non ha “firewall” e quindi non può chiudere la chiamata. Il ricevitore può sentire i pensieri verbali del mittente. Il mittente, a sua volta, può sentire tutti i pensieri del bersaglio, esattamente come se i pensieri fossero parole. Per questa ragione, l'esperienza potrebbe essere chiamata “sentire le voci”, ma è più propriamente descritto come “telepatia artificiale”.

Ora, se la telepatia artificiale fosse del tutto volontaria, come una conversazione tra amici seduti l’uno dall’altro ad una certa distanza, si potrebbe parlare avanti e indietro e lo scambio di pensieri somiglierebbe esattamente ad una conversazione telefonica, ma senza mai usare la propria voce o la bocca, ma completamente silenziosa, sublocale. Questa forma di discorso. (ad esempio ) tra amanti, sarebbe bellissima. Il problema è che la telepatia artificiale fornisce l'arma perfetta per le torture mentali e furto di informazioni, Essa fornisce un mezzo estremamente potente per lo sfruttamento, la molestia, il controllo, e possono violentare la mente di ogni persona sulla terra. Si apre la finestra per una quasi esperienza demoniaca di possesso dell'anima di un'altra persona.

Quando viene utilizzato come un sistema “non letale” d’arma, diventa un mezzo ideale per neutralizzare o screditare un avversario politico. Manifestazioni pacifiche, i giornalisti scomodi e i leader dei gruppi di opposizione, tutti possono essere storditi nel silenzio con questa arma.

La telepatia artificiale offre anche un mezzo ideale per l’invasione totale della privacy. Se tutti i pensieri possono essere letti, allora password, numeri PIN, ed i segreti personali semplicemente non possono essere protetti. Non si può essere soli in bagno o in doccia. Imbarazzanti momenti privati non possono essere nascosti: essi sono soggetti ad ogni sorta di commenti e osservazioni offensive. Prove possono essere raccolte per ricattare con facilità incredibile: tutti i torti o cadute morali del proprio passato sono oggetto di revisione.

Come un telefono chiamante perverso, una persona ostile con questa tecnologia in mano può chiamare a qualsiasi ora del giorno o tutto il giorno. Il sonno può essere disturbato, Le preghiere possono essere profanate, le convinzioni religiose derise, le riunioni di lavoro possono essere interrotte, i pensieri deragliati. L'amore può essere inquinato, pervertito, contorto, abusato. I sogni possono essere invasi, i ricordi cestinati.

L'attaccante non può essere visto o identificato, l'attacco non può essere fermato, e il danno psicologico è enorme.

Ma non ci sono danni fisici, non c’è un solo un segno lasciato sul corpo e non c'è assolutamente alcuna prova che qualsiasi reato o di qualsiasi violazione abbia mai avuto luogo! Tutto ciò che “accade” alla vittima, succede nella sua testa. Quali prove fisiche si possono dare alla polizia? Senza prove fisiche, come si può fotografare la “scena del crimine” o l’impronta digitale dello stalker? Non ci sono orme da immette dalla scena. Infatti, non c'è nessuna scena fisica, e nessuna prova che un attacco sia mai avvenuto.

La maggior parte delle persone che soffrono di questa forma abusiva di “telepatia artificiale” sentono come se la loro mente è stata violentata. Si ritrovano cacciati, pedinati, molestati e abusati da una o più persone che si rifiutano di dare i loro nomi, che contaminano la mente con la lingua più cattiva e perversa che si possa immaginare, e che si rifiutano di riagganciare o andare via. Il chiamante o chiamanti provano piacere nella tortura perversa e sadica che fanno subire ai loro obiettivi. Inoltre, si dilettano nel violare la privacy delle loro vittime con la lettura del pensiero del bersaglio e commentando tutto quello che pensa l'obiettivo.

I chiamanti agiscono insomma esattamente come stupratori o stalkers perversi. Immaginate che cosa un uomo può fare se dovesse trovare un “telefono cellulare magico” che gli permetta di comunicare con la testa ei pensieri privati di chiunque sulla terra. La tentazione di scegliere un bersaglio a caso e iniziare a spiare o abusare di quella persona sarebbe enorme, quasi irresistibile. Potrebbe diventare un hobby malato e contorto. Mettere nelle mani di una unità di polizia segreta, il potenziale criminale di tale tecnologia è ancora più agghiacciante.

Ora, la reazione naturale di una persona normale e intelligente, che subisce la terribile esperienza dello stupro della propria mente con questa tecnologia per la prima volta, naturalmente è quella di farsi prendere dal panico e di raggiungere un telefono vero e proprio. Chiamano la famiglia, contattano il proprio medico o la polizia facendo la bizzarra denuncia che “qualcuno sta irradiando voci nella mia testa”.

Ma se è proprio la polizia dietro l'abuso, le vittime non stanno andando a chiedere aiuto molto, vero? E se la polizia non sono gli autori, allora come potranno procedere all’arresto? È molto più comodo e facile da credere che la vittima sia un pazzo.

In breve tempo, la vittima di uno stupro mentale si ritrova solo con se stesso, subendo l’ulteriore umiliazione di essere portati in un reparto psichiatrico, spesso a farlo ricoverare involontariamente è una persona cara che lo fa “per il suo bene”.

È avvilente non riuscire a dimostrare che la voce o le voci nella testa di sono “reali”, ed osservare i sorrisi dei medici, i quali gentilmente insistono sul fatto che tale tecnologia non esiste, che le voci non possono essere reali, e che si deve prendere un potente psicofarmaco e sdraiarsi per un buono e lungo riposo .

L'esperienza di “sentire voci” - soprattutto voci che sono una fonte di abuso negativo – finisce col destinare ad un ingresso automatico nella stanza di gomma. In effetti, sentire le voci è un classico esempio di schizofrenia. Se si sentono voci, si è per definizione pazzi.

Eppure, quando si viene rilasciati dal reparto psichiatrico con un rifornimento di medicinali costosi, gli “ascoltatori delle voci in questione” spesso scoprono che i farmaci sono inefficaci - esattamente come ci si aspetterebbe se il loro problema non avesse nulla a che fare con la chimica del cervello e tutto a che fare con la bio-elettronica, ossia attacchi da parte di stalker invisibili.

Gli ascoltatori vocali lasciano spesso perplessi gli psichiatri, perché molti di loro non si adattano al modello classico della schizofrenia, che di solito iniziano nei primi vent’anni. Le vittime di “telepatia artificiale” sono spesso ben oltre i trenta o quaranta anni, e molti non hanno alcuna storia pregressa di nessuna grave malattia mentale o abuso di droghe. Molti sembrano essere attenti, sani e razionali, pur insistendo sul fatto che essi possono sentire le voci.

Sono d'accordo con gli psichiatri che affermano che tali pazienti sono depressi, ma chi non sarebbe un po’ depresso in tali difficili circostanze essendo pedinato verbalmente con queste forme di bullismo ogni ora del giorno e della notte?

Le vittime di stupro mentale pertanto imparano presto a non discutere dei loro “problemi psicologici” con familiari e colleghi, infatti sarebbe imbarazzante, è bizzarro, poco simpatico e serve solo a spaventare la maggior parte delle persone. L’unico modo che ha un’altra persona di aiutare le vittime e quello di farle rivolgere ad uno psichiatra, che provvederà prontamente raddoppiare la propria dose di farmaci antidepressivi, mentre le molestie verbali continuano.

Il crescente numero di ascoltatori della voce nella nostra società è quindi ben mascherato. Coloro che continuano a insistere sul fatto che ci sia una “società segreta di persone che irradiano voci nelle nostre teste” fanno semplicemente ridere in silenzio, o sono etichettati come schizofrenici paranoidi. Essi sono completamente screditati. In realtà, molti ascoltatori della voce hanno interiorizzato l'idea che essi sono malati mentali, e lottano per capire come le loro “allucinazioni uditive” potrebbero continuare ad apparire in modo molto, molto reale.

Naturalmente, molti di questi ascoltatori della voce sono profondamente confusi. Si rivolgono a gruppi, tra cui queste comunità on-line, come gruppo di supporto gli ascoltatori Voice a Yahoo.com.

Chiunque dubiti che la “telepatia artificiale” esiste è sufficiente rivolgersi ad una comunità di ascoltatori Voice, dove si incontrano persone che continuano a insistere sul fatto che vengono infastiditi da persone reali che utilizzano una tecnologia sconosciuta o inspiegabile.

Sorprendentemente, vi è una enorme quantità di letteratura scientifica e le prove indiziarie per eseguire il backup di tali affermazioni.

Più avanti, esploreremo la storia della telepatia sintetica e impareremo i nomi degli scienziati che hanno sviluppato questa tecnologia sinistra. Ci sarà anche da individuare ed esaminare alcune delle agenzie governative che usano questa arma di tortura, contro civili innocenti.

Diventa sempre più chiaro che stiamo parlando di un moderno progetto Manhattan di oggi - un super-secret programma di ricerca più sinistro e potenzialmente più devastante - che lo sviluppo della bomba atomica.

Fonte: geeldon.wordpress.com / Traduzione e adattamento linguistico a cura di: Biagio Mastrorilli
Tratto da: http://www.ecplanet.com/node?

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Le banche scappano dalla Grecia portandosi via camion pieni di contante!


La Grecia è sull'orlo dell'uscita dall'euro, e le banche scappano portando via tonnellate di contante. Intanto in Alaska...
Sembra una di quelle notizie catastrofiste, allarmiste, con scarso fondamento, che ispirano i commentatori ad invocare “Le fonti? Le fonti?”. Beh, la fonte stavolta è RaiNews24 che cita il New York Times. Ecco qua:
Le aziende americane si stanno preparando per quello che tempo fa era impensabile: al fatto che la Grecia possa essere presto costretta a lasciare l'eurozona. (...) Le filiali diBank America e Merrill Lynch stanno preparando piani per riempiere camion di contante da mandare fuori da confini della Grecia.
Heirner Leistein, della Boston Consulting Group di Colonia che, come altre società di analisti, ha stimato che l'annuncio di un eventuale uscita dall'euro di Atene potrebbeavvenire di venerdì notte, quando i mercati globali sono

chiusi.

Uh beh. Le banche scappano dalla Grecia portandosi via camion pieni di contante (si, quello che noi invece non possiamo usare perché è peccaminoso), e probabilmente lasciando sguarniti di contante gli sportelli greci e di conseguenza i cittadini del Paese. A cui toccherà un corralito, ovvero la limitazione dei prelievi: d'altronde voci di corridoio narrano che già quest'estate i cittadini greci riscontravano grosse difficoltà a prelevare contanti dai bancomat. (foto:infophoto)
Insomma, malgrado i proclami dei leader europei, si stanno preparando tutti all'uscita della Grecia dall'euro e al ritorno alla dracma o quel che sarà. D'altronde, noi fessi preferiamo credere alle tranquillizzanti promesse, ma banche e imprese internazionali non sono così sprovvedute da aspettare e lasciarsi cogliere impreparate.
Intanto, sempre per la serie “notizie catastrofiche incredibili”, ne arriva un'altra dall'Alaska. La fonte è Bloomberg-Business Week, quindi non prendetevela con me. Il governatore dello Stato USA più a nord ha deciso di creare enormi capannoni per lostoccaggio di cibo per la popolazione. Lo stoccaggio comincerà a dicembre, e l'obiettivo è avere alimenti di scorta per sfamare almeno 40 mila persone. Il motivo? Potrebbero accadere catastrofi quali terremoti o eruzioni vulcaniche, e l'Alaska si trova in una posizione fragile in quanto lontana dai rifornimenti.
Chissà come mai il governatore se ne è accorto solo ora. Eppure, la cartina geografica è la stessa da diverse migliaia di anni.

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Scoperti archeobatteri “Marziani” nel deserto cileno di Atacama

I ricercatori del Centro di Astrobiologia di Madrid e della Catholic University of the North in Cile hanno recentemente scoperto, nel deserto di Atacama, in Cile, una oasi popolata da forme di vita molto primitive, appartenenti al regno degli archeobatteri.

Questi esseri primitivi abitano nel deserto ad una profondità di circa 2 metri e sono simili ad altri microrganismi che vivono in aree diverse del pianeta. Essi però hanno la capacità di riuscire a sopravvivere in assenza di ossigeno e di luce. Sono dei microrganismi che vivono in quello che si può definire il luogo più arido della terra. Questo è il motivo per cui gli scienziati considerano questi archeobatteri dei “Marziani”.

I promotori della ricerca hanno fatto questa importante scoperta grazie al supporto di avanzate tecnologie. Essi hanno utilizzato SOLID (Signs Of Life Detector), un particolare strumento messo a punto per la ricerca della vita su altri pianeti. SOLID è dotato di un microchip contenente 450 anticorpi capaci di individuare molecole biologiche complesse, come l'acido desossiribonucleico, gli zuccheri e le proteine, componenti fondamentali di ogni organismo vivente.

Secondo la NASA l'ambiente in cui sono stati individuati gli archeobatteri, ovvero l'inospitale deserto di Atacama, è stato paragonato abbastanza simile a alcuni ambienti localizzati sul suolo di Marte. La sonda Phoenix ha immortalato in alcune fotografie, sul suolo situato al Polo Nord di Marte, depositi salini che si possono paragonare a quelli originati dall'attività metabolica degli archeobatteri. I microrganismi in questione sono stati rinvenuti in un luogo caratterizzato da incrostazioni marine, un l'habitat ideale che garantisce la presenza continua di acqua di condensa, elemento essenziale per la sopravvivenza in un ambiente eternamente buio freddo.

 


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