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Virus del Nilo, paura a Houston: aereo contro le zanzare

A Dallas in Texas è stata proclamata l'emergenza sanitaria per l'alto numero di casi di West Nile virus. Il West Nile virus, oppure in italiano virus del Nilo occidentale, dall’inizio dell’anno ha già causato 17 morti in Texas, di cui dieci nella sola città di Dallas e il timore che la malattia possa diffondersi ulteriormente ha fatto sì che le autorità competenti dichiarassero l’emergenza sanitaria nel territorio cittadino.

Gli Stati Uniti non sono nuovi a recrudescenze endemiche di questo virus che fu scoperto nel 1937 in Uganda e che colpisce sia i cavalli che gli uomini, ma la situazione attuale fa temere che possa diffondersi ulteriormente. I casi registrati nel 2012 su tutto il territorio USA sono 693 e tra essi 26 si sono rivelati mortali, sono soprattutto le aree più calde del Paese quelle soggette a questo tipo di infezione che viene trasmessa dalle punture delle zanzare di diverse specie.

Il virus è giunto dall’Africa insieme agli uccelli migratori che ogni anno volano per migliaia di chilometri per raggiungere le zone temperate, questi, se punti da una zanzara, trasmettono la malattia all’uomo e agli equini.

All’inizio degli anni duemila negli USA si assistette a una vera e propria decimazione di cavalli (ne furono colpiti circa il 40%), ora però è stato preparato un adeguato vaccino, mentre per l’uomo non è invece efficace nessuna cura e si possono somministrare farmaci solo per alleviare i sintomi dell’infezione.

Il West Nile ha un’incubazione di circa cinque giorni, quindi si manifesta con febbre non troppo elevata, tosse, dolori articolari, diarrea ed eruzioni cutanee e il suo decorso è all’incirca di una settimana. Il virus presenta però numerose complicanze e nelle persone immunodepresse e negli anziani spesso degenera in malattie neurologiche quali encefalite e meningiti difficilmente curabili.

I numerosi casi texani di questo 2012, secondo gli esperti sono da imputarsi alle condizioni atmosferiche, infatti un inverno mite e una primavera molto piovosa hanno creato l’ambiente ideale perché le zanzare prosperassero.

Oltre un terzo dei bambini di Fukushima rischia di sviluppare un tumore

Oltre un terzo dei bambini della regione del Giappone di Fukushima potrebbe essere a rischio di sviluppare il cancro se medici non applicheranno uno sforzo maggiore nel trattamento delle loro ghiandole tiroidee insolitamente invase dallo iodio radioattivo e impegnarsi per chiedere supporto internazionale pianificando aiuti e consulenze, secondo un nuovo rapporto di questi giorni.

Il nuovo rapporto mostra che quasi il 36 per cento dei bambini della prefettura di Fukushima colpite dal disastro nucleare hanno crescite anomale della tiroide. Questo è un numero estremamente elevato di anomalie – alcuni dei quali, dicono gli esperti, comportano un rischio di diventare cancerose. Dopo aver esaminato più di 38.000 bambini dall'area, medici hanno trovano che più di 13.000 hanno cisti o noduli sulla loro tiroide, afferma la sesta relazione di Fukushima prefettura salute gestione Survey.

In confronto, un'analisi del 2001 dall'associazione tiroide Giappone trovato invece lo zero per cento dei bambini nella città di Nagasaki, che ha sofferto un attacco nucleare nell'agosto del 1945, aveva noduli, che solo 0,8 per cento ha avuto cisti sulla loro tiroide, riporta il Telegraph.

Radiazione entra nel corpo e viene distribuita attraverso i tessuti molli, soprattutto nei muscoli e quindi si accumula nella tiroide. È questo accumulo che potenzialmente può portare al cancro.

“Sì, 35,8 per cento dei bambini nello studio hanno noduli o cisti, ma questo non è cancro”, Dice Naomi Takagi, professore associato presso Fukushima University Medical School Hospital, che somministrato il test. “Questo è un test precoce, e vedremo veramente gli effetti dell'esposizione alle radiazioni dopo quattro o cinque anni”, ha aggiunto. Ma alcuni medici sono indignati che i risultati non sono stati sufficientemente pubblicizzati.

“I dati devono essere resi disponibili. Ed essi dovrebbero essere letti insieme ad consulenza di esperti internazionali al più presto. tali malformazioni dovrebbero essere sottoposte a biopsia e se non sono sottoposti a biopsia, il che ultima analisi mediche presenta gravi irresponsabilità. Perché se alcuni di questi bambini hanno il cancro e non sono trattati sappiamo di certo, che andranno in contro a morte certa”, dice il pediatra Helen Caldecott, citato da Business Insider. L'organizzazione mondiale della sanità avverte che i giovani sono particolarmente a rischio di avvelenamento da radiazioni nella ghiandola tiroide. Bambini affrontano le conseguenze più atroci, come loro cellule si dividono a una velocità superiore.

I bambini che erano sotto 18 anni quando il disastro nucleare ha colpito lo scorso anno saranno soggetti a esami tiroidei continuo ogni due anni fino a raggiungere 20 anni di età e dopo di che questo avverrà ogni cinque anni per il resto della loro vita.

Si pensa anche che alcuni bambini sono stati esposti a dosi enormi di radiazioni sulle loro ghiandole tiroidee, dice un rapporto dal Giappone Istituto di Scienze radiologiche. Dal dramma dell'anno scorso, le autorità giapponesi e i funzionari TEPCO ripetutamente hanno affrontato le accuse che hanno trattenuto vitali informazioni circa i livelli di perdita di radiazione nella zona e ha minimizzato la scala reale del pericolo.

Né le conseguenze a lungo termine di diffusione di radiazione sono state stimate ancora. L'ultima ricerca suggerisce che nel giro di cinque anni, acqua altamente contaminata oceano dalla zona potrebbe raggiungere la costa ovest degli Stati Uniti.

Nota del Prigioniero: Il terrificante disastro di Fukushima se la prende con i più deboli e quelli che non hanno nessuna responsabilità ovvero i bambini, mentre ancora il Governo Giapponese e la TEPCO la solita corporation energetica insabbia e copre tutto. Ormai si rasenta la stupidità più palese e volgare. Ormai il danno è stato fatto, quand'è che il governo giapponese comincerà a chiedere supporto internazionale per questo disastro di proporzioni immani? Perché il popolo giapponese deve continuare a pagare le colpe di un governo incapace a gestire le emergenze e a sopportare altri insabbiamenti? Intanto la TEPCO, in modo molto "occidentale" si defila...

Misteriosi fasci di luce nei cieli giapponesi!

Centinaia di persone hanno assistito ad un fenomeno raro e spaventoso: decine di colonne di luce sono apparse nei cieli del Giappone. Secondo il racconto dei testimoni, il curioso fenomeno, durato alcuni minuti, è comparso dopo un temporale insolitamente forte.Nessuno aveva mai visto nulla di simile, prima d’ora. Anche sui forum dedicati si registra sconcerto.

Il video è stato montato da StephenHannardADGUK con fotografie scattate da due punti diffenti. Tutti sulla rete si stanno chiedendo se le foto sono autentiche. Dalle prime valutazioni, non sembra che le immagini siano taroccate. Uno dei primi a diffondere le immagini è stato un utente giapponese di Twitter.
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Il fenomeno ha richiamato alla mente di alcuni i fatti accaduti a Tunguska nel 1908, quando una intensa esplosione ad alta quota, colpi una vasta area della Siberia, nelle vicinanze del fiume Podkamennaja Tunguska, abbattendo 60 milioni di alberi su 2150 chilometri quadrati.
Il rumore dell’esplosione fu udito a 1000 chilometri di distanza. A 500 chilometri alcuni testimoni affermarono di avere udito un sordo scoppio e avere visto sollevarsi una nube di fumo all’orizzonte. A 65 chilometri il testimone Semen Semenov raccontò di aver visto in una prima fase il cielo spaccarsi in due, un grande fuoco coprire la foresta e in un secondo tempo notò che il cielo si era richiuso, udì un fragoroso boato e si sentì sollevare e spostare fino a qualche metro di distanza.
L’onda d’urto fece quasi deragliare alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana a 600 km dal punto di impatto. Si ritiene in base ai dati raccolti che la potenza dell’esplosione sia stata compresa tra 10 e 15 megatoni (40-60 petajoule). Altri effetti si percepirono persino a Londra, dove, in quel frangente, pur essendo mezzanotte il cielo era talmente chiaro e illuminato da poter leggere un giornale senza l’ausilio della luce artificiale. [Wikipedia].
Cronache dell’epoca, riportano la testimoniaza di molte persone che. prima della spaventosa esplosione, avvistarono delle giganti colonne di fuoco che si alzavano dalla terra al cielo. Molti Giapponesi temono che il misterioso fenomeno, simile a quello di Tunguska, possa essere il precursore di un pericolo grave per lo stato nipponico. Comunque, indaghiamo per ulteriori conferme sull’autenticità delle immagini. [Forum].
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Di ilnavigatorecurioso
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Birmania: eccezionali piogge monsoniche, inondazioni record!

Le eccezionali piogge monsoniche continuano a flagellare la Birmania,le piu' intense degli ultimi 54 anni,interi villaggi sono stati spazzati via,le acque hanno sommerso intere citta' che risultano ancora isolate,migliaia di ettari di terreno sono rimasti alluvionati distrutti i raccolti e le colture.Ci sarebbero numerose vittime e dispersi ma il bilancio e del tutto provvisorio.Le autorita' hanno decretato lo stato di calamita' naturale e sono impegnati alla ricerca di sopravvissuti.
http://poleshift.ning.com/profiles/blogs/7-of-10-indo-australian-plate-moving-and-tilt-in-floods-1ù














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Londra: non e' da escludere un attacco all'ambasciata dell'Equador per catturare Assange!

Di Noam Chomsky

e Jose Maria Leon

23 agosto 2012

L’intellettuale statunitense Noam Chomsky non scarta la possibilità che il Regno Unito potrebbe arrischiarsi a entrare nell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra per catturare il giornalista e fondatore di Wikileaks, Julian Assange.

In un ‘intervista concessa a Jose Maria Léon, del sito www.gkilcity.com, Chomsky espone la sua posizione sul ruolo dello stato riguardo al modo in cui tratta i mezzi di informazione e sulla probabile intenzione dell’Inghilterra di logorare Assange, in modo che egli – stanco e annoiato di stare in una modesta stanza – sarebbe costretto a lasciare la sede diplomatica.

Qui riportiamo una parte dell’intervista pubblicata sul sito già citato. Il documento completo si trova a questo indirizzo: http://bit/ly/OidZJ1.

Oggi il governo degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che questa faccenda è un problema tra i Britannici, gli Ecuadoriani, e gli Svedesi. Trova onesto questo argomento? Agli Stati Uniti  realmente non interessa la lealtà di Julian Assange?

Questa affermazione, non può proprio essere presa sul serio. L’ombra che incombe su tutta questa faccenda è la previsione che la Svezia manderebbe rapidamente Assange negli Stati Uniti, dove le probabilità che riceva un processo giusto sono praticamente nulle. Tutto questo è evidente dal trattamento brutale e illegale subito da Bradley Manning e dall’isterismo generale del governo e dei mezzi di informazione riguardo ad Assange. A parte questi fatti, secondo coloro che credono che i cittadini hanno il diritto di sapere che cosa programma e fa il loro governo – cioè secondo coloro che hanno un affetto tenace  per la democrazia, Assange non dovrebbe affrontare un processo, ma gli si dovrebbe piuttosto offrire una medaglia d’onore.

In un intervista con Amy Goodman, di Democracy Now!, Lei ha affermato che il principale motivo dei segreti dei governi è di proteggere i governi dal loro popolo. Per la prima volta nella storia, il mondo ha visto i reali colori della  diplomazia.

Chiunque esamini documenti declassificati  (documenti che non sono più classificati come segreti e che disponibili per consultazione, n.d.t.), si rende subito conto che la segretezza del governo è in gran parte uno sforzo per proteggere coloro che  definiscono le politiche,   dal controllo dei cittadini, non per proteggere il paese dai nemici. Indubbiamente la segretezza talvolta  ha delle giustificazioni, ma è raro che accada, e nel caso delle  rivelazioni  di Wikileaks, non ne ho visto neanche un esempio.

Questa, tuttavia, è assolutamente la prima volta che “i veri colori della diplomazia” sono stati rivelati da documenti pubblicati. Il caso dei  Pentagon Papers*  Ã¨ famoso. La verità della faccenda è che è costante. I resoconti rivelati perfino in documenti ufficialmente declassificati sono spesso molto sconvolgenti, ma sono raramente noti al grande pubblico, o anche alla maggior parte degli eruditi.

Sull’argomento specifico dell’asilo offerto dall’Ecuador ad Assange, si è sostenuto che il governo ecuadoriano ha mostrato ambiguità verso la libertà di stampa: da una parte continuano ad avere un costante confronto retorico (che è stato portato in tribunale, come è successo per la causa contro il giornale El Universo e i giornalisti  [ecuadoriani] Juan Carlos Calderón e Christian Zurita, autori del libro Big Brother) e dall’altra danno asilo a Julian Assange. Anche lei veda una contraddizione in questo? Oppure ne dà una diversa interpretazione?

Personalmente, penso che soltanto in circostanze estreme il potere dello stato dovrebbe essere usato per ridurre la libertà di stampa, indipendentemente da quanto possa essere vergognosa e corrotta   la condotta dei mezzi di informazione. E indubbiamente ci sono abusi molto gravi – per esempio quando le leggi  della Gran Bretagna sulla diffamazione sono state usate da un’importante azienda editoriale di mezzi di informazione per distruggere un piccolo giornale dissidente che aveva pubblicato una critica a una delle loro storie; è stato uno scandalo internazionale, accaduto pochi anni fa, senza destare quasi nessuna reazione critica. Il caso dell’Ecuador deve essere esaminato nei suoi meriti propri, ma qualunque sarà la conclusione, non avrà alcuna rilevanza  per la concessione dell’asilo ad Assange, proprio come la vergognosa soppressione della libertà di stampa in Gran Bretagna che ho appena citato,  non avrebbe alcuna rilevanza a proposito  della concessione da parte della Gran Bretagna del diritto di asilo a qualcuno che giustamente temeva di essere        perseguitato. Nessuno sosterrebbe mai il contrario, nel caso si trattasse di un potente stato occidentale.

E, dato che parliamo di ambiguità, si usano due pesi e due misure nell’applicazione della legge da parte dei Britannici, dall’epoca del caso di Pinochet a cui l’estradizione richiesta (dal giudice) Baltazar Garzón è stata negata?

La misura che vale ora è la subordinazione agli interessi del potere. C’è raramente una deviazione da questa regola.

Quale è, secondo lei, il futuro immediato del caso Assange? La polizia britannica assalterà l’ambasciata dell’Ecuador, Assange potrà lasciare il Regno Unito  e, in seguito, rimarrà in pericolo anche se riuscirà ad arrivare in Ecuador?

Non c’è praticamente alcuna possibilità che Assange lasci il Regno Unito o l’ambasciata. Dubiterei che la Gran Bretagna possa fare irruzione nell’ambasciata, una violazione radicale della legge internazionale, ma non si può escludere. Vale la pena, per esempio, ricordare l’assalto all’ambasciata del Vaticano fatto dalle forze statunitensi dopo che avevano invaso Panama, nel 1989. Le grandi potenze di solito si considerano immuni alla legge internazionale e le classi colte di solito proteggono questa posizione. La mia ipotesi è che la Gran Bretagna aspetterà fino a quando Assange non potrà più sopportare di essere confinato in una stanzetta dell’ambasciata che in realtà è un appartamento di proporzioni modeste.

Per parlare di un aspetto più ampio, e per finire questa intervista, Slavoj Zizek ha detto che non stiamo distruggendo il capitalismo, ma soltanto assistendo a come il sistema si sta auto distruggendo. I movimenti Occupy, la crisi finanziaria in Europa e negli Stati Uniti, l’ascesa dell’America Latina e di altre regioni che una volta erano ai margini e il caso Wikileaks sono segni della fine del sistema capitalista che si sta sbriciolando?

Lungi da questo. La crisi finanziaria europea si potrebbe risolvere ma viene usata come  leva   per indebolire il contratto sociale europeo; è fondamentalmente un caso di  guerra di classe. Il rendiconto della Federal Reserve degli Stati Uniti (la Banca centrale) è migliore di quello della sua controparte europea, ma è ancora troppo limitato e ci sarebbero anche altre misure possibili per alleviare la grave crisi negli Stati Uniti, una crisi di disoccupazione, principalmente. Per tutta la popolazione la disoccupazione è la preoccupazione più grande, ma le istituzioni finanziarie, che hanno una posizione dominante nell’economia e nel sistema politico, sono più interessate a ridurre il deficit, e le loro preoccupazioni prevalgono sul resto. In generale, c’è un enorme differenza tra la volontà pubblica e la politica. Questo è soltanto un caso. L’ascesa dell’America Latina è un fenomeno di importanza storica ma certo non basta a scuotere il sistema capitalista statale. E mentre Wikileaks e i movimenti Occupy sono  un fastidio  per i potenti e una manna per la gente  – non sono certo una minaccia per i sistemi di potere in carica.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pentagon_Papers

 Noam Chomsky, nato negli Stati Uniti,  – linguista e filosofo – è una delle principali figure del ventesimo secolo, grazie alle sue opere di linguistica teorica e di scienza cognitiva. E’ anche famoso per il suo attivismo politico, caratterizzato da un atteggiamento critico severo verso il *capitalismo contemporaneo e la politica estera degli Stati Uniti.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://www.zcommunications.org/a-possible-assault-on-the-ecuadorian-embassy-in-london-should-not-be-discarded-by-noam-chomsky

Traduzione di Maria Chiara Starace

Siria: orrore della diplomazia italiana, Terzi annuncia invio equipaggiamenti a ribelli


Ora capite perche ci è stato imposto il governo Monti? ndr

ROMA – L’Italia non è più il paese che ripudia la guerra, è il paese che invia equipaggiamenti a frange di terroristi e mercenari stranieri che in Siria hanno scatenato una guerra civile.
Il titolare della Farnesina, Giulio Terzi, in un intervento su Repubblica ha riferito che l’Italia sta valutando “la fornitura all’opposizione” siriana di “strumenti di comunicazione” che sempre secondo quanto sostiene Terzi sarebbero “utili per poter prevenire attacchi contro civili”; un simile utilizzo dei sistemi di comunicazione è difficilmente acccettabile secondo quanto spiegano gli esperti militari. L’annuncio dell’Italia arriva inverosimilmente dopo che le settimane scorse i cosiddetti “ribelli” siriani hanno fatto rabbrividire i siriani stessi e l’opinione pubblica della regione diffondendo orrendi video sulle loro azioni, tipo quello sul taglio della gola di un sostenitore di Assad (http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/111677), l’assassinio di un civile con 100 spari(http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/111580) e l’assassinio di sostenitori del governo che venivano gettati nel vuoto dal tetto di un palazzo(http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/111579).
Tornando alle parole di colui che rappresenta il popolo italiano nel mondo, Terzi spiega che ci sarebbe “la necessità di accelerare i tempi per fermare il conflitto”; in altre parole, la conclusione a cui sarebbe giunta l’Italia sarebbe dare armi ed equipaggiamenti ai ribelli per “accellerare” una presunta, ma di fatto improbabile, caduta del governo siriano.
Anche se la dichiarazione, come sempre, potrebbe non fare notizia in Italia, è preoccupante che l’Italia, con un popolo amante della pace, sia rappresentato da un governo dichiaratamente guerrafondaio.

Le tempeste magnetiche influiscono sugli esseri umani oltre che sulle telecomunicazioni

dallo SchwartzReport del 21 agosto 2011
traduzione a cura della redazione di coscienza.org - Erica Dellago
YURI ZAITSEV - Space Daily / RIA Novosti del 29 maggio 2006
Da tempo è stato stabilito che le tempeste magnetiche non solo influiscono sulle prestazioni delle apparecchiature, disturbano le comunicazioni radio, oscurano i radar e distruggono i sistemi di radionavigazione, ma mettono anche in pericolo gli organismi viventi. Modificano il flusso sanguigno, soprattutto nei capillari, agiscono sulla pressione arteriosa, e aumentano l'adrenalina.
Ai giovani e alle persone in forma potrebbe non importare di meno, ma i più anziani possono avere problemi. Devono considerare lo stato della magnetosfera nei loro piani quotidiani. Prima, le persone erano incollate alle previsioni meteorologiche. Ora sono ossessionate dalla situazione geomagnetica.


Ma cos’è una tempesta magnetica?

Poco dopo il lancio dei primi satelliti, l'umanità scoprì il vento solare - un flusso continuo di plasma caldo dalla corona solare. A una distanza di 10-12 raggi terrestri in direzione del Sole, dove l'energia del vento solare è pari a quella del campo magnetico terrestre, le particelle di vento solare cambiano la loro direzione, e circolano intorno alla Terra, formando un vuoto di plasma simile a una cometa - la magnetosfera. Le dimensioni della sua struttura, sofisticata ma abbastanza stabile, dipendono dalla pressione del vento solare, e quindi, dall'attività solare.

La coda della magnetosfera, che si estende per centinaia di migliaia di chilometri in direzione opposta al Sole, accumula energia magnetica. Di tanto in tanto, essa viene rilasciata nelle esplosioni, che riscaldano il plasma, e creano potenti correnti elettriche (milioni di ampere). Quando tali esplosioni si susseguono, la magnetosfera si riempie fino a capienza di plasma caldo, mentre le sue correnti elettriche abbracciano l'intero spazio vicino alla Terra. Questi fenomeni sono indicati come tempeste magnetiche.

Il cuore e il sistema cardio-vascolare sono sempre stati considerati i principali bersagli biologici dell’attività geomagnetica. Tuttavia, è stato scoperto che i danni delle tempeste magnetiche sulla salute umana sono diversi. Gli esperti dell'Institute of Space Studies (Istituto di Studi Spaziali) dell'Accademia Russa delle Scienze (RAS), dell’Institute of Physics of the Earth (Istituto di Fisica della Terra) (RAS), e della Sechenov Moscow Medical Academy (Accademia Medica Sechenov di Mosca), hanno stabilito che il pericolo più grande scaturisce dalle micro variazioni del campo geomagnetico, che coincide con il battito cardiaco. Si verificano in circa la metà di tutte le tempeste magnetiche, e sono più tipiche nel preludio di una tempesta con variazioni insignificanti del campo geomagnetico (per lo più colpiscono ad alta quota), e nella fase di recupero, quando il campo geomagnetico sta tornando alla normalità.

Statistiche mediche di Mosca dimostrano che il 70% di tutte le micro variazioni causate da disturbi geomagnetici sono accompagnate da un aumento fuori dalla norma dell’incidenza di attacchi cardiaci (una crescita del 13% circa), e di ictus (crescita del 7,5%). I campi elettromagnetici a frequenza bassa e estremamente bassa destabilizzano il battito del cuore, portando ad una morte improvvisa o infarto. Gli esperti medici hanno finalmente spiegato il perché della forte incidenza degli attacchi cardiaci prima di una tempesta magnetica - perchè le micro variazioni iniziano 24 ore prima della tempesta.

“Abbiamo analizzato numerosi dati sul battito cardiaco dei cosmonauti di tutti gli equipaggi della Soyuz, e della maggior parte delle missioni verso la Stazione Mir e la International Space Station (Stazione Spaziale Internazionale)”, ha detto la Dottoressa Tamara Breus (Fisica e Matematica) dell’Istituto di Studi Spaziali dell'Accademia Russa delle Scienze, a capo di un gruppo di fisici e medici che studiano questo problema.
“Abbiamo sottoposto a esame 45 cosmonauti nelle fasi di atterraggio e di volo di durata diversa, mentre erano esposti a disturbi geomagnetici, e poi abbiamo esaminato gli stessi parametri in situazione neutra”, ha detto.

“L'influenza di una tempesta magnetica era evidente. Era evidente nel cambiamento di pulsazione e di pressione sanguigna, nei disturbi vegetativi, nella riduzione della variabilità del battito cardiaco e della potenza delle ondulazioni respiratorie, e nello schema più irregolare del battito cardiaco. Gli effetti variavano a seconda della durata del volo e della capacità dei cosmonauti di adattarsi al nuovo ambiente”.

Secondo il parere della Dottoressa Breus, questi effetti erano la reazione del tono vascolare e del ritmo del battito cardiaco alle tempeste magnetiche.
E’ ovvio che la risposta di un sistema complesso come l'organismo umano ai fattori esterni dipende in gran parte dalle sue condizioni. Una tempesta magnetica non è pericolosa per le persone sane.

Ma i gruppi con condizioni biologiche instabili sono più a rischio.
Come le persone che soffrono di disturbi ischemici o di ipertensione, o i bambini con sistema di adattamento in processo di formazione. I neonati sono particolarmente a rischio.

“Pensiamo che prevedere solo e semplicemente le tempeste sia controproducente perché la conseguenza è che la gente si spaventa” ha detto la Dottoressa Breus. “Ma le micro variazioni costanti sono una cosa del tutto diversa. E’ su queste che dovremmo concentrarci nella previsione dei disturbi geomagnetici”.

A che punto siamo con le previsioni?

Grazie alla ricerca, condotta sotto il programma globale di Interbol, gli scienziati comprendono meglio la natura delle connessioni causa-effetto nello spazio vicino e lontano, e ciò li aiuta a sviluppare metodi di previsione del tempo spaziale, cioè le variazioni di distanza e tempo dei parametri spaziali causati dall’attività solare.

Dal 1994, la Russia sta implementando il suo programma KORONAS (Comprehensive Orbital Near-Earth Monitoring of Solar Activity) con una serie di veicoli spaziali. Il terzo satellite - KORONAS-Foton - sarà lanciato nell’ambito del programma nel 2007.
Il monitoraggio continuo del vento solare è fondamentale per le previsioni del tempo nello spazio. Nel prossimo futuro, i micro satelliti Chibis, sviluppati dall'Istituto di Studi Spaziali, lavoreranno a questo scopo nell’orbita bassa della ionosfera.

I veicoli spaziali di un altro progetto dell’Istituto - Resonans – effettueranno il monitoraggio nella magnetosfera interna e nelle fasce di radiazione. Un altro satellite - probabilmente il Chibis stesso - rimarrà in alto - nel cosiddetto “punto di librazione” a una distanza di circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra.

In quel punto, le forze gravitazionali della Terra e il Sole sono sostanzialmente in equilibrio, e per questo motivo un veicolo spaziale potrebbe soffermarsi per lungo tempo vicino alla linea Sole-Terra, lungo la quale si spostano le dannose espulsioni di massa coronale solare, comunicando tempestivamente l’emergere di pericolose esplosioni solari.

Per ricevere un avviso ancor prima, un veicolo spaziale potrebbe essere allontanato ancor di più dalla Terra. I ricercatori dell'Istituto di Studi Spaziali hanno sviluppato un progetto chiamato Klipper (da non confondersi con una nuova e riutilizzabile navicella spaziale pilotata russa), che prevede il posizionamento di micro satelliti a una distanza di 3 o 4 milioni di chilometri dalla Terra in direzione dell’esposizione del Sole.

Questa distanza è due volte più distante del punto di librazione. Una gravitazione “eccessiva” del Sole (rispetto al punto di librazione) sarà compensata dalla pressione della luce solare su una vela in fine rivestimento simil-metallico a bordo dei satelliti. In questo modo, i ricercatori saranno in grado di stabilizzare i satelliti in un certo punto nello spazio, o spostarli più vicino al Sole attraverso la gestione della vela riflettente.

In altre parole, manipoleranno i poteri riflettenti del materiale con cui è fatta. Per esempio, se una fibra di cristalli liquidi è installata tra una sorgente di luce (il Sole in questo caso) e la vela, è possibile modificare la trasparenza della fibra mettendola sotto tensione elettrica (o rimuovendola).
I suoi poteri riflettenti potrebbero essere modificati dalla riflessione speculare fino all’assorbimento totale. Questo influenzerà la pressione della luce sulla vela, provocando un cambiamento nella direzione e velocità del movimento del satellite nello spazio.

Per una prospettiva più ampia, è stato progettato un progetto di ricerca solare a una distanza più vicina – Intergeliozond. Renderà possibile osservare le zone polari del Sole, invisibili dalla Terra.

 


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